11 febbraio 2011

fino al 19.II.2011 Benassi + Frassinelli / Camoni Firenze, Museo Marino Marini

 
Aree espositive che vengono a contatto in una lunga striscia centrale. Tre artisti danno vita a un meccanismo composito. Lo spazio, il tempo e il linguaggio si aprono a una serie di elaborazioni singolari...

di

La nuova e doppia esposizione
al Museo Marini conferma in modo deciso, con la complessità concettuale e con
la tendenza a indagare le categorie spazio-temporali, la linea sviluppata dalla
direzione artistica di Alberto Salvadori, e probabilmente non è un caso che sia
un evento così “denso” a segnare l’inizio del terzo anno dalla sua nomina.

La prima parte, Attimi
Fondamentali
, si
delinea come un rapporto analogico tra due esperienze artistiche diverse. La
base, rivelatrice del gioco di parole del titolo, sono gli Atti Fondamentali
ideati dal gruppo di architetti “radicali” Superstudio: terminata l’esperienza comune nel
corso degli anni ‘80, Piero Frassinelli (Firenze, 1939) ha realizzato
nel 2010 le parti mancanti Educazione, Amore e Morte. I
video, in perfetta sintonia con i fotomontaggi di immagini passate e presenti,
esprimono un forte senso critico e sarcastico nei confronti di quel grande
“genere” che è stato il modernismo architettonico; soprattutto per le idee, non
importa se derivate dalla critica o dal consenso al sistema capitalistico, che
hanno limitato gli edifici a rappresentare un solo elemento – la forma, la
funzione, l’utilità, il modello sociale, l’estetica e così via – invece di un’armonia
complessiva.

E poiché tale problema sembra
nella sostanza irrisolto, i Superstudio e le altre aggregazioni similari
restano attuali nella denuncia di una crisi delle costruzioni, quale
corrispettivo di una crisi umanistica.

Riccardo Bennassi (Cremona
1982; vive a Berlino), appartenente a tutt’altra generazione, pone l’accento su
uno degli aspetti centrali del discorso, cioè sull’inadeguatezza dello spazio e
del tempo quotidiani. Il Ripetititititive Space, un feltro che
attraversa l’ambiente e che tenta di ridefinirlo tramite la diffusione di
effetti sonori in loop, segnala soprattutto l’arbitrarietà del rapporto tra i
nostri sensi e le coordinate di riferimento.

Nell’ordine del discorso di Chiara
Camoni
(Piacenza 1974; vive a Lucca e Milano) ha un valore più prettamente
linguistico, riguardando la definizione dell’arte attraverso l’indagine dei
ruoli che le sono connessi. L’autore viene proposto sia come agente che come
contenitore; si riferiscono appunto al secondo aspetto la serie dei Capolavori
copie elementari di pitture disegnate dalla nonna dell’artista – e le
sculture-installazioni che rientrano nella tipologia degli objet trouvé.

La messa in discussione
comprende anche il rapporto tra creazione e critica, un argomento centrale di
questi ultimi anni, con il ricorso a Un vero falso dialogo: Luca
Bertolo
e Chris Sharp discutono leggendo un testo già scritto,
affinché sia l’eccesso di determinismo delle posizioni a suggerire la natura e
le necessità delle stesse.

Nella difficoltà, e in parte
confusione, che l’esposizione genera per sovrabbondanza di riferimenti, si
evidenzia anche un involontario stacco tra gli artisti coinvolti. Perché se
l’attività di Frassinelli conferma tuttora l’originalità e la forza delle
intuizioni, le proposte di Benassi e di Camoni appaiono come soluzioni
intelligenti ma di maniera, piuttosto accomodanti verso un sistema artistico
ben consolidato.

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Camoni – Nell’ordine del discorso

a cura
di Alberto Salvadori

Museo Marino Marini

Piazza San Pancrazio – 50123 Firenze

Orario: lunedì e da mercoledì a sabato ore 10-17

Ingresso: intero € 4; ridotto € 2

Info: tel. +39 055219432; fax +39 055289510; info@museomarinomarini.it; www.museomarinomarini.it

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