30 marzo 2010

fino al 30.III.2010 Margherita Moscardini Pistoia, SpazioA

 
Trasferire i processi metamorfici del paesaggio a un ambiente interno. Verificare con un preciso intervento le possibilità di una struttura. Con la trasformazione di due pareti in scultura...

di

Il titolo una stanza/fuori luogo è da intendersi letteralmente, quale tentativo di
trasporre, negli interni di un diverso spazio, l’ambiente di una precedente
installazione. Margherita Moscardini (Piombino, Livorno, 1981; vive
a Bologna e Cecina, Livorno) nel 2008 presentò Terza Stanza, una parete fittizia sulla cui
strombatura poggiava una lampada accesa verso l’esterno: opera che era insieme
punto d’esplorazione e stimolo d’indagine sulle possibili definizioni del
paesaggio. Adesso, per la Galleria SpazioA, step seguente a Uscita Pistoia, l’artista recupera le forme del
passato intervento e le ri-attualizza, togliendo grosse porzioni a due delle
pareti in cartongesso appartenenti al luogo espositivo e componendo le stesse
in una struttura d’intricata geometria.
In entrambi i casi è stato modificato lo spazio con un
intervento che, sebbene denso di conseguenze, tende a nascondersi: per ogni
nuovo visitatore la prima versione di Terza Stanza poteva corrispondere alla vera
conformazione della sala; la seconda versione, invece, può ora significare la
naturale evoluzione dell’architettura ospitante. 
Margherita Moscardini - una stanza/fuori luogo - 2010 - veduta della mostra presso lo SpazioA, Pistoia 2010 - courtesy l'artista
Volendo portare al limite
un’analogia che l’autrice riferisce al proprio agire, cioè il parallelo tra
permanenza e scomparsa, si sconfina nell’ambito delle forze naturali: un foro
tra il dentro e il fuori è erosione, una parete spostata e soprammessa è vento.
Tale coerenza espressiva, confermata dall’intenzione
futura di progettare nello stesso luogo un nuovo e permanente ordinamento
dell’installazione – che diverrebbe quindi un fattore a disposizione di ogni
artista esposto – chiarifica il metodo deduttivo messo in atto da Moscardini:
non un insieme di opere eterogenee ricondotte successivamente a unità,
piuttosto un forte assunto di base che trova, nella variabilità delle
coordinate, declinazioni differenti. Come una formula matematica o fisica, che
contempla risultati mutevoli in conseguenza delle assegnazioni alle variabili,
senza per ciò mutare la propria intima struttura. Un elemento deciso, questo
rigore, che mai condiziona negativamente il risultato: la lucidità delle opere
ha finora sopravanzato ogni rischio di tautologia o monotonia.
Margherita Moscardini - una stanza/fuori luogo - 2010 - veduta della mostra presso lo SpazioA, Pistoia 2010 - courtesy l'artista
Note di maggior vaghezza le si riscontrano, ancora, nell’uso
della luce a integrazione dei lavori; tant’è che potremmo supporre una più
precisa definizione di essa quale componente centrale dei prossimi sviluppi.
Sarà assolutamente interessante assistere alla prosecuzione di questo discorso
che, caratteristica odierna rara, concilia con estrema naturalezza componenti
concettuali ed emotive.

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dal 6 marzo al 30
aprile 2010

Margherita Moscardini – una
stanza/fuori luogo
a cura di Roberto Daolio
SpazioA
ContemporaneArte
Via Amati, 13 (centro storico) – 51100 Pistoia
Orario: da martedi a sabato ore 15.30-19.30
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0573977354; info@spazioa.it;
www.spazioa.it

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