14 maggio 2003

fino al 31.V.2003 Angelo Bellobono – Extrasistole e Pacemaker Livorno, Dag Art Gallery

 
Extrasistole e Pacemaker esemplificati a livello emozionale. Un lavoro concettualmente concentrato sulla fatica fisica, sullo sforzo cardiaco-muscolare. Che diviene paradigma esemplificativo della condizione umana…

di

Un paradigma contraddittorio nei confronti di quella che è la normale situazione dell’uomo contemporaneo, che non ha bisogno di esercitare quasi nessuno sforzo per procurarsi quello che gli occorre per la sopravvivenza. La fatica sportiva, diviene così una sublimazione, ma anche un residuo tangibile delle capacità di sopravvivere nel mondo grazie alla nostra velocità, forza e abilità.Angelo Bellobono - sistema
Determinante nel contesto è l’esperienza diretta che Angelo Bellobono (Nettuno 1964 – vive a Roma) ha della fatica fisica, essendo lui stesso un atleta, uno sciatore. Una vita passata sulle piste in montagna e in palestra, a studiare fisiologia e meccanica del corpo umano. Scoprire i propri limiti e raggiungerli, se possibile superarli. Questo è il percorso di un atleta. Bellobono cerca di disvelare queste dinamiche dall’interno. La sua osservazione è infatti guidata dall’esperienza, grazie alla quale dirime la sequenzialità fisica e temporale dello sforzo arrivando ad isolarlo come topos espressivo dell’atleta.
La sua pittura – come scrive nella presentazione Raffaele Gavarro, curatore della mostra – è caratterizzata da decise zone monocrome, quasi astratte, in cui un particolare, o poco più, di un volto emergono ai margini della tela.
Partito da esperienze di tipo installativo e fotografico, AngeloAngelo Bellobono - massimale arriva alla pittura ritrovando quella fisicità con cui ha dimestichezza. Una dimensione che controlla sempre di più, accentuando l’aspetto elaborativo e concettuale a sfavore della semplice formulazione dell’immagine. Risultato che ottiene anche nel video realizzato per questa mostra. Una sequenza con camera fissa, in cui si vede un tapis roulant vuoto che scorre, mentre il sonoro è costituito da un battito cardiaco rallentato. Pittura e video intrecciano riferimenti e funzioni. Una sorta di mutuo assistenzialismo di senso. In cui la presenza umana nella pittura completa l’immagine video, mentre la realtà di quest’ultimo fornisce un preciso dimensionamento all’umanità raffigurata nei quadri.

articoli correlati
Salotti capitolini, ‘Aria Compressa’ di Angelo Bellobono da Ludovico Pratesi

cristina olivieri
mostra vista il 3 maggio 2003


Angelo Bellobono “Extrasistole e Pacemaker”
Dag art gallery Via Fagiuoli 30, 57125 Livorno –
Dal 03 al 31 MAGGIO Orari di galleria – tutti i giorni 16.30 – 20.00
Tel. – 0586 211045. Catalogo in galleria
A cura di Raffaele Gavarro
E-MAIL – info@dagartgallery.com
HTTP – www.dagartgallery.com


[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui