04 agosto 2004

fino al 31.X.2004 Il mondo di Zandomeneghi Castiglioncello (li), Castello Pasquini

 
Né dee, né femmine. Ma signore e signorine. Magari di buona famiglia. È l’universo di Federico Zandomeneghi, italiano a Parigi, amico di Macchiaioli ed Impressionisti. Pittore della vita moderna pure lui, raccontata con una pennellata spumeggiante e leggera…

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Artista amato e amabile Federico Zandomeneghi è tra i pittori italiani dell’Ottocento che hanno goduto di maggiore fortuna: amico dei Macchiaioli e degli Impressionisti, Italien de Paris ante litteram, pittore di successo. Rampollo di una famiglia di artisti, Zandomeneghi si misura con il realismo analogico dei Macchiaioli, rimane affascinato da Silvestro Lega (molto efficace in questo senso il confronto fra le tele de I fidanzati) ma subisce anche il fascino di un realismo di più forte impatto, come quello di Michele Cammarano che nei suoi toni cupi e drammatici e nella pastosità del colore evoca la pittura caravaggesca o quella spagnola.
La seconda sala annuncia il cambiamento e l’incontro con il mondo parigino: qui si ritrovavano a vario titolo numerosi artisti e critici italiani, in primis Giuseppe de Nittis –rappresentato in mostra da un Sulla panchina al Bois delizioso- e soprattutto Diego Martelli che cercherà poi di favorire la conoscenza dell’impressionismo in Italia e che fornì a Zandomeneghi un appoggio fondamentale per farsi conoscere.
E sarà proprio Diego Martelli ad acquistare nel 1878 A letto, rimasto invenduto all’Esposizione fiorentina, e soprattutto criticato per la volgarità e per l’eccessivo realismo, laddove proprio la diagonale è un espediente per coinvolgere lo spettatore e la scena coi suoi colori si presenta come “un magico ventaglio di pennellate” capace di unire le radici veneziane alla moda giapponese.
federico zandomeneghi
Le Moulin de la Galette
e Caffè Nouvelles Athènes sono opere che attestano una prima maturità e che delineano i futuri sviluppi della pittura di Zandomeneghi: la vita moderna, i caffè e le strade, le nuove donne… Proprio questa sensibilità verso l’universo femminile diventa la sua cifra distintiva: una produzione vastissima che coniuga compostezza formale, raffinatezza cromatica e eleganza. La familiarità con Degas e Lautrec –che ne condividono l’appassionata descrizione dell’universo muliebre- lo rende disponibile a tagli compositivi inusuali e movimentati. Tra le opere presenti in mostra – riflesso di una produzione vastissima grazie al contratto che lo lega al mercante Durand Ruel – segnaliamo Colloquio al tramonto, una descrizione di confidenze femminili che ha degli accostamenti di colore ancora una volta squisiti, e la Bambina dai capelli rossi, assorta nella lettura come quella fanciulla in abito bianco dipinta quasi quaranta anni prima in Toscana. Esempi entrambe –a distanza di tempo- di una femminilità borghese, educata, che ancora oggi non smette di sedurre.

silvia bonacini
mostra visitata il 20 luglio 2004


Il mondo di Zandomeneghi
Castello Pasquini, Piazza della Vittoria, Castiglioncello
Orario e giorni di chiusura Dal 18 luglio al 5 settembre 16-24: dal 7 settembre al 31 ottobre 10-19.Chiuso il lunedì
Biglietto € 6/4
http://www.comunw.rosignano.livorno.it
Telefono Ufficio cultura 0586724287
Servizi Visite guidate su prenotazione
Catalogo Saggi di F. Dini, C. Ceccutti e schede di R. Campana – Polistampa € 33,00


[exibart]

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