15 luglio 2010

fino al 9.I.2011 Caravaggio e caravaggeschi Firenze, sedi varie

 
Prosegue il turbine caravaggesco lungo lo Stivale. Ora tocca a Firenze. Che scende in campo con Uffizi e Palazzo Pitti. E pure con la Fondazione Longhi, in una villa da non dimenticare...

di

Una contrapposizione evidente è quella fra la mostra
romana alle Scuderie e quella fiorentina, più critica e variegata. A Firenze,
infatti, la mostra dedicata a Caravaggio (Milano, 1571 – Porto Ercole, Grosseto, 1610) presenta
sostanzialmente i quadri che fanno parte del percorso museale degli Uffizi e di
Palazzo Pitti, cercando di metterli in nuova luce e riportando il discorso su
attribuzioni e documenti, lasciando poi lo spazio maggiore a seguaci e
imitatori più o meno consapevoli di un successo che durò ben oltre la morte del
pittore.

I Caravaggio indiscussi in mostra sono cinque, di cui solo
la Medusa
rimane stabile agli Uffizi, mentre a Pitti spiccano l’Amore Dormiente, il Bacco, il Sacrificio di Isacco, il Ritratto del cavaliere di
Malta
,
sufficienti a coprire in istantanee le varie fasi della pittura caravaggesca e
i suoi leitmotiv. Accanto a loro però vengono presentate nuove attribuzioni e
opere più incerte e dibattute dai critici: dal Cavadenti, proposto come quadro fondante la
pittura di genere, al Ritratto di Maffeo Barberini, che dopo un restauro ha rivelato
qualità altissima e analogie caravaggesche, sino ai quadri della Fondazione
Longhi, come il Ragazzo morso dal Ramarro.

Si tratta di un approccio molto più problematico e aperto
ai vari filoni di studi che vedono da sempre gli esperti in lotta fra restrizionisti
e espansionisti. Così come nel catalogo viene fatto il punto delle ricerche sui
documenti relativi a Caravaggio e viene proposto un nuovo itinerario per il suo
ultimo viaggio che lo doveva portare verso Livorno e la corte, aperta e
cosmopolita, dei Medici. “Il Caravaggio quand’era nei pressi di Porto Ercole,
s’apprestava forse a venire a Firenze. O magari a tornarci
”. Così Antonio Natali sceglie fra le opere fiorentine
quelle che idealmente avrebbero potuto attrarre un pittore vocato al “naturale”.

Tuttavia, la vera occasione consiste nello scoprire
l’enorme portato che Caravaggio fu capace di lasciare intorno e dietro di sé,
pure in una città conservatrice come la Firenze del primo Seicento, dove i
Medici – in particolare Cosimo II – ammassarono opere di gusto caravaggesco a
date precoci, senza però riuscire a infiammare i pittori toscani, che in mostra
sono episodici, come lo fu per loro il modello caravaggesco.

Una sala è dedicata ad Artemisia Gentileschi, che a Firenze trascorse quasi
dieci anni e che è ampiamente rappresentata da quadri d’impatto, così come tra
Pitti e Villa Bardini i vecchi rugosi e le carni cadenti di Ribera ottengono un risalto maggiore di
quello a loro abitualmente riservato. La collocazione felice premia anche la
qualità di quadri come l’Amore vincitore di Orazio Riminaldi o La Negazione di Pietro di Valentin.

Interessante storicamente anche il tentativo di
ricostruire la genesi della cappella Guicciardini in Santa Felicita, mai
realizzata ma documentata e ampiamente studiata, con gli apporti di Cecco
del Caravaggio
,
che di Caravaggio era stato modello e forse amante, di Gherardo delle Notti, con l’Adorazione ormai ridotta a frammento
evocativo ma con suggestive scene a lume di notte, e dello Spadarino.

Un tentativo di innovazione che finiva per apparire troppo
avanguardistico e anticonvenzionale e che non venne mai posto in opera, coi
quadri venduti o dispersi come le storie dei loro autori, faticosamente
ricostruite per restituirle alla nostra attenzione e per istigarci a una
curiosità intellettuale che comprenda, oltre a Caravaggio, anche i
caravaggeschi.

 

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mostra visitata il 22-23 maggio 2010


dal 22 maggio 2010 al 9 gennaio 2011

Caravaggio
e caravaggeschi a Firenze

a cura di Stefano Casciu, Antonio
Natali e Gianni Papi

Galleria degli Uffizi

Piazzale degli Uffizi – 50122 Firenze

Palazzo Pitti – Galleria Palatina

Piazza dei Pitti – 50125 Firenze

Villa Bardini

Costa San Giorgio, 2 – 50125 Firenze

Orario: da martedì a domenica ore 8.15-18.50 (Villa Bardini ore10-18)

Ingresso (valido per le tre mostre): intero € 25;ridotto € 14,50

Catalogo Giunti-Sillabe

Info: tel. +39 055290112; www.unannoadarte.it

 

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