21 settembre 2001

Il Metropolitan fringe festival a Firenze

 
E’ in svolgimento a Firenze il grande laboratorio di creatività contemporanea: musica, teatro, performance, design, incontri, internet, danza, arte. In autunno la seconda parte...

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E’ decollato. E’ decollato Artport, laboratorio della creatività contemporanea nei vari campi dell’arte. E’ decollato nonostante l’indisponibilità della Manifattura Tabacchi, spazio dei più suggestivi che avrebbe dovuto essere suggellato dal recente Boom quale luogo deputato all’espressività dei giorni nostri a Firenze. Il cambiamento di sede ha costretto gli organizzatori a suddividere il complesso programma in due parti, l’una, dal 13 al 22 settembre, in corso al piazzale delle Cascine, l’altra prevista per il prossimo autunno. Alexandro Ladaga I drammatici accadimenti internazionali hanno cancellato l’inaugurazione fra piazza Signoria e l’aeroporto, l’inusitata inclemenza di questo rigido settembre non invoglia agli spazi all’aperto, ma ciononostante Artoprt è decollato e il pubblico non fa certo mancare la sua coinvolta partecipazione ai tanti, significativi appuntamenti del ricco e stimolante cartellone.
Cinque gates: 01 Musica (dalle ore 23 al piazzale delle Cascine); fra i tanti nomi Funkstörung, già remixatori di Biörk, Gak Sato, direttore artistico di Temposphere, una serata dedicata al club-etichetta berlinese Tresor e la conclusione, da Londra, con Academy Session, una delle più importanti università per d.j.
Il gate 02: Teatro (ore 21 Metastasio e Fabbricone a Prato, Teatro Studio a Scandicci, Museo Trans-Unto) con numerose prime nazionali fra cui l’atteso ultimo spettacolo di Remondi e Caporossi, numi del teatro di ricerca italiano, Aion (il corso della vita dell’uomo) al Fabbricone di Prato dal 3 al 7 ottobre.
Gate 03: Arti visive, Design, Fashion, segna un recupero della Manifattura Tabacchi ad opera del prestigioso Studio Azzurro, con un workshop per giovani videomakers che si concretizzerà in un video sulla storia dell’edificio e di chi vi ha lavorato, ideale anello di congiunzione fra un passato di produzione industriale e un futuro, ci auguriamo tutti, di centro di cultura contemporanea. Altro elemento qualificante della manifestazione, la video-installazione della promessa dell’arte italiana multimediale Alexandro Ladaga; già collaboratore di Giorgio Barberio Corsetti, fonda nel 1998 con Silvia Mantenga Elastic, gruppo di ricerca artistica produttore anche di quest’opera, creata appositamente per il festival insieme alla Mantenga stessa. Il portico degli ex-granai lorenensi è stato trasformato in creatura multimediale che con enormi occhi elettronici sempre in movimento scandaglia lo spazio davanti a sé, avviluppa nel suo sguardo magnetico, passionale, inquietante, il povero spettatore spettacolo per l’inquieta, profonda entità che ci scruta dalle volte del portico. Eye/I recorder zap simulacre, questo il titolo della video-installazione, l’occhio rivelazione di un io interiore, specchio di un inconscio desideroso di un’architettura extroversa. Urban styles in motion è invece lo spazio dedicato al design, un salotto da vivere frutto della collaborazione delle aziende riunite dal sito www.owo.it, uno spazio da fruire con oggetti e arredi da utilizzare e non semplicemente esposti. Per il fashion creazioni di giovani stilisti con materiali di recupero, oggetto di una sfilata la sera del 21 settembre nel cortile dei Granai Lorenensi.
Gate 04: Parole e voci (ore 21 piazzale delle Cascine). Pivano e Veronesi Dall’incontro con Corrado Roi, uno dei disegnatori storici di Dylan Dog a quello con Studio Azzurro, attraverso le serate della Fandango Libri, anomala esperienza di casa di produzione cinematografica indipendente (La stazione, Radiofreccia, L’ultimo bacio) che dall’interesse per il romanzo in versi La maschera di scimmia, non ancora film e soprattutto non ancora edito in Italia, allarga la sua attività a casa editrice, secondo la testimonianza di Domenico Procacci, presidente della casa di produzione cinematografica. Nasce così la collana Mine Vaganti, la cui direzione è affidata al giovane scrittore Sandro Veronesi, recente vincitore del Campiello, allo scopo di pubblicare opere rimaste, chissà perché, impubblicate in Italia; non opere minori, anzi, spesso opere fondamentali, recuperate così da un ingiusto oblio della cultura nazionale. Ne è un esempio Jack’s Book, la biografia di Jack Keruac frutto dell’opera di Barry Gifford, che raccoglie le testimonianze di chi Keruac lo ha vissuto e conosciuto in prima persona, sorta di Rashomon della beat generation. Accanto a Veronesi, a presentare il libro, quella Fernanda Pivano che con il suo ricordo appassionato incanta il folto uditorio accorso numeroso ad ascoltarla. Non solo le profonde riflessioni letterarie, ma le preziose testimonianze di vita e i gustosi episodi (dalle avances di Corso alla tirannia della terribile madre sul povero Keruac) a illuminarci su quel momento irripetibile.
Gate 05: Under 18, a sua volta diviso in sezione musica, arti visive, design e teatro.
Artport si espande anche nella rete, con il suo sito interattivo www.artport.tv , con la prima web tv in Toscana Tvision www.tvision.it, con KeyOne, che vuole porsi come radio della grande rete www.keyone.it . Artport significa uno staff di 50 persone, 3 uffici stampa, più di 200 professionisti e tecnici, 25.000 mq. di spazi, 8 dislocazioni in città, 5 teatri, 2 installazioni, oltre 100 artisti, 29 sponsor.
Per vivere Artport in tempo reale e per tutti i particolari dei programmi presenti e futuri: www.artport.tv

Valeria Ronzani

[exibart]

2 Commenti

  1. N otizia e stata scrita da uno che non si intende ne di letteratura , ne di correnti della bit generation . A me personalmente dispiace leggere cretinate non molto inspirate, vuote, senza senso e sopratutto stupide. PS. scusate per ,la, che dovevo mettere al inizio mi sono dimenticata.E perdonabile, sono Croata.

  2. Che significa? Mi sembra che questo articolo non abbia particolari velleità critiche e sia soprattutto l’esposizione di un programma. Oppure criticavi l’evento?

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