20 maggio 2002

Caldo Trentino Contemporaneo

 
di Mariella Rossi

La partenza della nuova redazione trento/bolzano di Exibart diventa una validissima occasione per dare uno sguardo al Trentino Alto Adige, presente e, ancor di più, futura, zona calda per l’arte contemporanea. La caporedattrice di Exibart-trento/bolzano ci accompagna...

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Nel dare il via alla nuova redazione di exibart-trento/bolzano è indispensabile porre l’attenzione sulle tante e interessantissime strutture e situazioni dedicate all’arte contemporanea presenti nel Trentino Alto Adige, che si svela come una sorpresa inaspettata visto il suo essere lontano dal fragore delle grandi metropoli. Per fare questa panoramica abbiamo scelto un percorso simbolico che sottolinea l’apertura verso l’esterno come caratteristica naturale di questa realtà. Siamo partiti da nord: non abbiamo seguito il tragitto che compie il Veduta degli spazi di Merano artecritico o l’appassionato che arriva da un’altra città d’Italia, ma siamo entrati in contatto con questa regione come se venissimo da una capitale europea.
Cominciamo quindi da Merano che l’autunno scorso ha inaugurato kunsthaus Meran–Merano arte, nuovo spazio situato nel centro storico della cittadina. I tre piani dell’edificio, restaurato attraverso l’utilizzo del legno tradizionale, dell’acciaio e del vetro, costituiscono una superficie espositiva di 500 metri quadrati alla quale si aggiunge uno shop, un caffè e, in linea con gli esempi d’oltralpe, un appartamento-atelier che permette di invitare a lavorare qui artisti come artist in residence. Il prossimo evento del 15 giugno di Merano arte sarà la Biennale d’Arte DNArt dedicata ai giovani artisti contemporanei europei che si confrontano con il mezzo tecnologico: tema della prima edizione curata da Valerio Dehò è la GEN.ETICA.
Anche a Bolzano l’aria che si respira è quella mitteleuropea. Rispecchia idealmente questo atteggiamento la forma che assumerà una volta realizzata la nuova sede del Museion, Museo di Arte Moderna e Contemporanea, progettata da un gruppo di architetti berlinesi: si tratta di un tunnel, un passaggio tra la città e l’esterno, tra l’Italia e l’Europa. Esempio tangibile di questo guardare a nord è invece Straniamenti a cura di Letizia Ragaglia, un progetto di scambio tra le città di Amburgo e Bolzano, ospitato dalla Galleria Civica, dalla Galleria Museo e dalla Galleria Prisma. Questa non è comunque la sola occasione in cui la città di Bolzano ha visto un unico evento dislocarsi in diversi spazi, anche non abitualmente espositivi. Tra gli eventi che si sono svolti fuori dagli spazi convenzionali ricordiamo Transit_Art promosso da Artlink che ha portato l’arte sugli autobus. In occasione della sua personale Rudolf Stingel, veduta dell’installazione al Mart di Trento, 2001dello scorso autunno presso il Museion Matt Mullican ha collocato venti sue bandiere sui palazzi e lungo le vie della città. Nell’inverno 2001 il comune di Bolzano ha promosso la manifestazione Ponti d’artista-Kunstlerbrueken che ha visto l’arte contemporanea entrare in stretto contatto con il tessuto urbano e con la popolazione. In febbraio di quest’anno a cura di Giacinto Di Pietrantonio è partita Guida, non una semplice mostra ma un vero e proprio itinerario in tre fasi che vede le opere degli artisti contemporanei internazionali collocate nei diversi musei della città e dell’intera provincia accanto agli altri oggetti, documenti e reperti. Fino al 16 giugno è in corso a cura di Paola Tognon musicaxocchi/ augenmusik/ eyemusic che ha coinvolto il Conservatorio e realtà private differenti dalle gallerie d’arte. Il 28 maggio la Galleria Museo Ar/ge Kunst inaugurerà To Actuality, un progetto espositivo che porterà l’arte contemporanea in numerose sedi della quotidianità urbana.
Non meno contemporanea è l’aria che si respira camminando per le vie di Trento. Il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, presso la sede del Palazzo delle Albere, dopo la fortunata serie di mostre dal titolo Contemporanea che ha visto succedersi le personali di Eva Marisaldi, Ryan Mendoza, Richard Long, Stefano Cagol, John Baldessari, Rudolf Stingel, sta attendendo l’apertura del nuovo polo museale di Rovereto. Non aspetta invece la Galleria Civica di Arte Contemporanea con la direzione di Fabio Cavallucci. L’arrivo del nuovo direttore ha portato l’interessante novità della pubblicazione della rivista a diffusione internazionale Work. Art in progress. Fino a metà giugno è in corso la collettiva Parole parole parole con la curatela sua e di Alesandra Borgogelli presso la sede della galleria e presso il Castello del Buonconsiglio. Questa non è l’unica volta in cui la galleria è uscita dai suoi spazi: in occasione dei periodici eventi dal titolo ViaPal, ricchi di performance di giovani artisti contemporanei e di arte non solo visiva, l’organizzazione si sposta in altre realtà non solo cittadine. Ma il più grosso merito di Fabio Cavallucci sta nel far convogliare a Trento la vita contemporanea: mai si erano visti a Trento tutti assieme Ragazzi, Ryan Mendoza, Trentonomi come Francesco Bonami, Giancarlo Politi, Renato Barilli, Amnon Barzel, arrivati ad esempio per partecipare al convegno Necessità di relazione. E, per concludere sul neo-direttore di Trento, c’è da sottolineare come sia stato fondamentale il suo intervento, in aiuto di Massimiliano Tonelli direttore di questo sito, nel promuovere la nascita a Trento dell’ultima nuova redazione di Exibart. Oltre a questi spazi pubblici dedicati all’arte contemporanea, Trento gode anche della presenza dello Studio D’Arte Raffaelli, galleria privata che si è saputa imporre a livello nazionale: pensiamo alle ultime mostre di Donald Baechler e di Ross Bleckner.
Alla fine del nostro viaggio incontriamo Rovereto che sta provocando una grossa aspettativa in questo momento nel mondo dell’arte. In dicembre di quest’anno verrà inaugurata la nuova sede progettata da Mario Botta del Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, diretto da Gabriella Belli e tutti si chiedono se questo grandioso spazio espositivo di 12.000 metri quadrati funzionerà. Le uniche cose certe sono che Giorgio Verzotti si occuperà dell’arte contemporanea e che nella città di Depero, l’unico futurista a sbarcare a New York, di certo sarà significativa la presenza di artisti storici. Per quanto riguarda il resto non è trapelato nulla, si devono quindi attendere gli eventi in questo caldo Trentino contemporaneo.

Mariella Rossi
caporedattore exibart trento/bolzano

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[exibart]

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