13 novembre 2003

fino al 15.XI.2003 Olimpio Cari Bolzano, Piccola Galleria

 
Non esiste solo l’arte pubblicata e riconosciuta. Ecco il naive, l’arte folk con i materiali utilizzati da sempre, vetro, ferro, qualche chiodo, radici. E l’oggetto trovato si vivifica. Parla una lingua distinta, di altri tempi, quella degli zingari, dei Rom e dei Sinti…

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In mostra vetri dipinti dal retro. Città fantastiche, conglomerati urbani perfettamente inseriti nella natura dove un albero domina e protegge infinite casette collegate da stradine tortuose, nessuna resta sola in questi passaggi comunicativi. Ma sono soprattutto le sculture ad emergere nella Piccola Galleria nella parte antica di Bolzano. Sono pezzi di legno che, con un supporto in ferro e qualche inserto d’ottone, si trasformano in oggetti artistici. Olimpo Cari - scultura
Parlano dell’inventiva dell’autore, della sua capacità di osservare, di vedere, quella stessa sensibilità che fa scegliere al fotografo uno scorcio: il pezzo viene distinto tra la ramaglia nei boschi, raccolto e reso unico. Olimpio Cari scrive nelle sue poesie: Gli alberi e i sassi /mi insegnavano storie antiche, /saggezza degli avi. /E il vento sussurrava /melodie lontane /di musiche zingare. /Amo il bosco /amo la strada /amo la liberta. Un’ingenuità che forse fa sorridere, ma che conserva dei punti ai quali siamo in segreto strettamente allacciati e che nutrono sostanzialmente il nostro mondo, quello maggiormente emotivo, il più terreno.
Questi suoi lavori parlano un linguaggio lontano dai contesti estetici e filosofici, regnano invece nel silenzio e sono rivestiti di un’aura propria, fatta di antichità, di dolore, diOlimpo Cari - vetro metamorfosi, di un lungo lavoro introspettivo e solitario, di un presente che è passato e che di continuo vive e rivive nel ricordo degli affetti che accompagnano l’infanzia e le successive età dell’uomo. L’omologazione qui non esiste, la politica o l’excursus estenuante degli yuppies sono cose mai sentite. All’inaugurazione Cari si presenta con il suo cappello da cowboy, nel suo orgoglio di esistere; piove da giorni, le notti hanno divorato le brevi ore diurne, ma qui in galleria, sotto gli archi, nei passaggi stretti a cunicolo che allacciano le stradine centrali, le favole continuano. Gliene siamo grati.

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anny ballardini


Olimpio Cari – pitture e sculture
fino al 15 novembre
Piccola Galleria
Via Streiter, 25 Bolzano
lun-sab 10-12 / 16-19 dom chiuso
ingresso libero


[exibart]

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