08 luglio 2009

fino al 16.VIII.2009 Serse Arco (tn), Galleria Civica

 
Un realismo tanto reale da diventare astrazione. Attraverso un bianco e nero pittorico che guarda alla maestosità infinita della natura. Sbirciando dal buco della serratura del dettaglio...

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La personale di Serse Roma (San Polo di Piave, Treviso, 1952; vive a Trieste), allestita a pochi passi dal Lago di Garda, presenta una lettura fresca e peculiare del paesaggio naturale, in una regione dove il paesaggio è principe.
Attraverso una selezione di lavori più o meno recenti, ha riempito lo spazio con atmosfere vibranti dal forte impatto visivo, ma al tempo stesso cariche d’innumerevoli spunti e suggestioni meditative. La sua voce risuona infatti solitaria nel panorama pittorico contemporaneo: risulta a metà fra pittura e disegno, ma anche tra figurazione e astrazione.
Al primo sguardo, i grandi pannelli in bianco e nero di alluminio possono confondere, tanto è forte la loro somiglianza a ingrandimenti fotografici, a quell’iperrealismo tipico della fotografia digitale. I riflessi di un canneto sulle placide acque d’un lago sono resi con dovizia estrema di particolari, così come la schiuma delle onde di un mare agitato o il fusto imponente di un albero. Quest’analisi minuziosa contrasta fortemente con il formato e il taglio dell’immagine: i dettagli messi a fuoco coprono l’intera superficie, risultando soffocati dallo spazio della superficie pittorica.
Serse - Vortici Assenzio - 2008 - grafite su carta su alluminio - cm 70x100 - courtesy Galleria Continua, San Gimignano-Beijing-Le Moulin
Il soggetto naturale, estremizzato nella sua forma, si trasforma in oggetto inanimato, diventa astrazione, nella convinzione dello stesso artista “di vivere un paradosso: disegno un paesaggio analitico, scientifico fin nei dettagli, tirato fino al limite delle possibilità descrittive che arriva fino all’estensione più lontana dei piani prospettici e contemporaneamente affermo la sua irrappresentabilità, la sua incoerente negazione”.
I suoi frammenti di natura agiscono quindi come tramiti attraverso i quali si compie un tentativo di rappresentazione perfetta del dato naturale, mentre allo stesso tempo si afferma l’impossibilità di giungere a tale risultato.
Serse - Notti bianche - 1994 - grafite su carta - cm 65x100 - courtesy Galleria Continua, San Gimignano-Beijing-Le Moulin
I lavori di Serse non si esauriscono nella dimensione del quadro, che piuttosto inglobano, rendendolo oggetto reale. Nella sensazione di spiazzamento che generano, i pannelli rimandano a una situazione senza tempo, in cui ogni coordinata è persa; con una sosta, sospendono dal ritmo caotico della società contemporanea, aprendo uno spiraglio sull’idea d’infinito che si nasconde nel particolare, nel banale, nelle piccole cose.

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mostra visitata il 24 giugno 2009


dal 23 maggio al 16 agosto 2009
Serse – Paesaggi a vapore
a cura di Giovanna Nicoletti
Galleria Civica Giovanni Segantini – Palazzo Panni
Via Segantini, 9 – 38062 Arco (TN)
Orario: da martedì a domenica ore 15.30-22
Ingresso libero
Info: tel. +39 0464583653; fax +39 0464583615; galleriacivica@comune.arco.tn.it; www.galleriacivica-arco.it

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