10 aprile 2015

Fino al 17.V.2015 Astrazione Oggettiva. Oltre la teoria, il colore Galleria Civica, Trento

 

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La Galleria Civica di Trento porta avanti il suo impegno artistico cercando ancora una volta il dialogo tra l’arte contemporanea e il contesto locale e lo fa, questa volta, con la mostra collettiva “Astrazione Oggettiva. Oltre la teoria, il colore”, dedicata agli artisti Aldo Schmid (Trento, 1935 – Monzuno (BO), 1978), Luigi Senesi (Pergine (TN), 1938 – Bologna, 1978), Mauro Cappelletti (Trento, 1948), Diego Mazzonelli (Terlago (TN), 1943 – Trento, 2014), Gianni Pellegrini (Riva del Garda (TN), 1953) e Giuseppe Wenter Marini (Merano (BZ), 1944). I sei artisti, riuniti per la prima volta in un museo, sottoscrissero nel 1976 il Manifesto di Astrazione Oggettiva, che segnò l’inizio di uno dei più importanti movimenti artistici trentini. Il manifesto poneva alla base della pratica artistica la pittura, riportando l’attenzione sugli elementi compositivi del fare: il segno, il supporto e, soprattutto, il colore; nessun segno grafico, né figure, né riferimenti ma solo il colore, controllato e modulato secondo il rigoroso metodo, quasi “scientifico”, definito secondo le regole formali dell’Astrazione Oggettiva. Nei quadri non c’è spontaneità né traduzione dell’immediata visione, ma uno studio meditato e profondo degli elementi base costitutivi della pratica pittorica. 
Nonostante le regole espresse nel testo del manifesto, esso si pone come linea guida, come traccia libera da seguire ognuno secondo la propria singolare visione: è per questo che i dipinti dei 6 artisti esplorano peculiarità diverse del colore. Ognuno di essi ha, infatti, potuto trovare una propria cifra distintiva, autonoma dalle indagini degli altri membri del gruppo, pur restando tutti fedeli al comune intento di porre in relazione luce e colore. 
Astrazione oggettiva, vista della mostra
Le sale della Galleria Civica ospitano un centinaio di dipinti, il cui elemento fondante e soggetto tematico è il colore pieno, sfumato nelle serigrafie di Schmid, segnico e delimitante nei dipinti di Cappelletti. Il soggetto è assente, non traspare alcuna emozione: questo era l’atteggiamento di rifiuto dell’estetica fine a se stessa che caratterizzava la cultura italiana degli anni ’70. L’artista aveva un impegno morale che poteva influenzare il contesto politico sociale. La ricerca dell’Astrazione Oggettiva si amalgamava perfettamente alle altre manifestazioni artistiche presenti in quegli anni in Italia e, quindi, al rifiuto della commercializzazione dell’opera nell’Arte Povera, all’astrattismo degli artisti romani, al movimento concretista. L’indagine del gruppo trentino si conclude con la morte improvvisa di Senesi e Schmid nel 1978. La curatrice della mostra, Giovanna Nicoletti, ha potuto idealmente riunire i firmatari del manifesto grazie alla collaborazione delle famiglie degli artisti e di molti collezionisti locali che si sono resi disponibili a realizzare questo progetto. La stagione dell’Astrazione Oggettiva fu breve ma intensa: in pochi anni essa seppe influenzare la pratica artistica dei decenni successivi in territorio trentino e non solo. Le opere esposte alla Galleria Civica di Trento mostrano chiaramente la forza e l’energia che hanno permesso il deciso affermarsi di questi artisti locali nelle collezioni di importanti collezionisti.
Sara Candidi
mostra visitata il 13 febbraio 2015
Dal 14 febbraio al 17 maggio 2015
Astrazione Oggettiva. Oltre la teoria, il colore
Galleria Civica
Via Belenzani, 14 – 38122, Trento
Orario: da martedì a domenica ore 10-13/14-18
Info: tel. 800397760; www.mart.tn.it

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