15 ottobre 2003

fino al 26.X.2003 Trentino. Viaggio fotografico di Gabriele Basilico Rovereto, Mart

 
Non solo le grandi metropoli. L’occhio impassibile del grande fotografo paesaggista questa volta si è posato sul territorio alpino. Forse c’è un Trentino da buttare, oppure, da modificare…

di

E’ uno dei più importanti fotografi di questa fine-inizio Millennio. Dedica il proprio lavoro al paesaggio urbanizzato e alla metropoli nelle loro infinite trasformazioni. E questa volta il suo obiettivo è venuto a posarsi sul Trentino, nello specifico sui cambiamenti nella morfologia di questo territorio.
Abbinando ineccepibile tecnica e sottile visione, Gabriele Basilico, nato a Milano nel ’44, ci presenta uno screening che porta a risultati spesso impietosi nei confronti dei modellatori del paesaggio per eccellenza, le amministrazioni locali, ree di autorizzare, spesso perfino promuovere, il dis-gusto del territorio. Il paesaggio del fotografo, i suoi scorci, hanno poco della poesia e dell’incanto di un Atget, di un Bresson, di un Brassaї; hanno “l’obiettività nell’obiettivo”, il gusto dell’osservazione indistinta, senza innamoramenti, in parte perfino critica nella sua totale franchezza. Gabriele Basilico Trento loc Centochiavi 2003
Il suo occhio si muove, cogliendo ora le naturalia del verdeggiante paesaggio (come ad esempio in Lago di Sorga, o Drena, veduta verso Dro, oppure ancora Passo Rolle), ora le mirabilia architettoniche di quell’opera unica che sono i centri storici dei piccoli borghi (in particolare in Villa Lagarina, oppure Ala), ora –ed è prova di grande onestà intellettuale se pensiamo che il lavoro è stato promosso dalla pubblica amministrazione-, le forme orribili di certa edilizia moderna, fatta di cattivo gusto, interessi clientelari, cattiva considerazione dell’umano. Scontato il riferimento a certa edilizia abitativa, blocchi di casermoni geometricamente ineccepibili che cozzano invece con una visione ancora umanizzata dell’esistente, ripresi magistralmente da Basilico –si osservino in particolare Trento, loc. Centochiavi o Trento, loc. Ghiaie– nel loro trionfo post(anti?)-human.
L’analisi di Basilico del paesaggio trentino tocca però i punti più critici negli scatti dedicati a luoghi del consumo turistico, trasformati dalle amministrazioni locali in meta-luoghi disneyani, fiction che evoca situazioni inesistenti, grand-hotel per golfisti dellaGabriele Basilico Ala 2003 domenica trasformati in taroccati allestimenti pseudo-alpini. Che se da una parte possono accontentare le masse di turisti beceri, dall’altra imbrattano irreversibilmente il paesaggio e la cultura locale con la loro prepotenza visiva e chiassosa. Di questi luoghi, dove in sala stube non è raro incontrare Heidi giocare alla Playstation con Ronald McDonald, Basilico ci offre un’impressionante carrellata, spostandosi da Canazei a Madonna di Campiglio.
Basilico ci offre così un’analisi completa del paesaggio trentino, della quale in mostra v’è solo una piccola testimonianza rispetto all’intero lavoro svolto, sufficiente comunque per apprezzare i rari punti di simbiosi tra il lavoro dell’uomo e il corso della natura e meditare invece sui forti squilibri a danno del paesaggio.

articoli correlati
Basilico alla GAM di Torino
Il paesaggio contemporaneo di Basilico e Salvo
Il paesaggio italiano del Novecento in fotografia

duccio dogheria
mostra visitata il 3 ottobre 2003


Trentino. Viaggio fotografico di Gabriele Basilico
fino al 26 ottobre 2003
MartRovereto
Corso Bettini, 43
38068 Rovereto (Trento)
Infoline 800 – 397760
Tel 0464 438887
www.mart.trento.it 
Orari:
martedì – mercoledì – giovedì dalle 10:00 alle 18:00
venerdì – sabato – domenica dalle 10.00 alle 21:00
Chiuso il lunedì
Ingresso: Intero 8 € – Ridotto 5 €


[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui