19 gennaio 2009

fino al 31.I.2009 Italian Contemporary Painting(s) #1 Rovereto (tn), Paolo Maria Danesi

 
Dear Sir and Madam, we are delighted to invite you to the first act of... Inglese per titolo e sottotitoli, ma la fuga di pennelli non viene da NYC. La collettiva arriva da casa Deanesi e gli artisti sono tutti italiani, giovani e promettenti. Notizie da Rovereto City...

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La mostra di fine/inizio anno indaga le diverse sfaccettature del fare pittura: partecipano undici giovani artisti che rivelano, a tutto campo, il dinamismo e la vivacità di questa espressione artistica. L’iniziativa, libera da un tema curatoriale prescritto, è dedicata esclusivamente alla disciplina pittorica made in italy, in tutte le sue manifestazioni (esterofilia benvoluta solo nel gergo). L’esposizione ricuce linguaggi figurativi e intuizioni astratte; paesaggi irreali, interni apparenti, ritratti di cose, tempi e figure; opere per ogni gusto, apparecchiate su misura per il metabolismo natalizio. A Natale puoi…: il jingle, gratificato dal corpus di opere generoso e ben rappresentativo degli artisti, non si smentisce.
Da il là un acrilico di Laura Pugno, raffigurazione di un’incredibile ferita della Terra. Non c’entra la Spiral Jetty. Diavik Mine è un’enorme miniera di diamanti e ghiaccio nel nord del Canada. L’ombra dipinta, indicatrice del solco profondo, è scura, la sagoma è netta, la prospettiva d’insieme è contratta. Intorno al buco, fluidi pittorici si miscelano come lava: mare piatto e terra sintetica dai toni rosati. Campiture espanse di colore truccano, senza ripristinare, l’immagine di questi luoghi silenziosi, alterati da invasivi insediamenti di attività umane.
La bambolina di Paola Sala esce dal mondo delle fiabe, intriso di macabro e simboli criptici. Si pensa alle icone sottili del rinascimento nordico, ma anche a Mark Ryden, alle bambole glamour di Hi-fructose magazine, alle Bratz, alle visioni crepuscolari nostrane di Danilo Buccella, meno lascive delle signorine di Currin. Opposte figurativamente, vicine per lo sguardo, forse consapevole, verso un unico immaginario mass-mediatico, scandito da immagini variegate in cui realtà e finzione sono mondi conciliabili.
Veduta parziale della mostra Italian Contemporary Painting(s) - Act 1 presso la Paolo Maria Deanesi Gallery, Rovereto 2008
In mostra altra Vitamina P con le post-produzioni di oggetti griffati Antonio De Pascale, le intuizioni creative di Ivan Malerba, le narrazioni enigmatiche di Lorenza Boisi, l’esuberante Wunderkammer di Alessandro Roma, i sovraffollamenti pastosi di Manuele Cerruti, il fumetto in bilico di Marco Fantini, l’ordito introspettivo di Debora Romei.
Energica la determinatezza inflitta all’ampia e bella tela di Federico Pietrella. Un painting in black in cui l’artista per forza di (mettere o) levare rincorre, attraverso astrusi luoghi, i propri processi di formalizzazione, fisica e temporale.
Oscar Wilde diceva che una maschera dice di più d’una faccia. Gabriele di Matteo non ne fa una, ma due. Ritrae Marcel Duchamp sorridente che fa capolino da un passepartout nero e poi, sulla falsariga di Baselitz, capovolge il tutto. L’outsider tedesco o il genio che montò la ruota della bicicletta al contrario? Comunque, un rovescio con stile, dell’oggetto e dell’arte.
Veduta parziale della mostra Italian Contemporary Painting(s) - Act 1 presso la Paolo Maria Deanesi Gallery, Rovereto 2008
Alberto Zanchetta, curatore della mostra, riprende il rimprovero di Duane Michals: “Non cercate di essere artisti, cercate di essere veri”. Diritto o rovescio? Questions without answers.

federica bianconi
mostra visitata il 19 dicembre 2008


dal 22 novembre 2008 al 31 gennaio 2009
Italian Contemporary Painting(s) – Act 1
a cura di Alberto Zanchetta
Paolo Maria Deanesi Gallery
Via San Giovanni Bosco, 9 – 38068 Rovereto (TN)
Orario: da giovedì a sabato ore 16-19.30
Ingresso libero
Info: tel. +39 0464439834; fax +39 0464428921; info@paolomariadeanesi.it; www.paolomariadeanesi.it

[exibart]

7 Commenti

  1. Mostra dal titolo pretenzioso e dalla scelta degli artisti altrettanto pretenziosa.
    Come si fa fare il punto della pittura italiana con degli artisti (alcuni) mai sentiti prima?
    a parte alcune scelte.. direi al curatore di abbassare il tiro nelle intenzioni.

  2. Da comunicato stampa..
    “”Non cercate di essere artisti, cercate di essere veri” era il rimprovero che Duane Michals”
    .. che mi significa che mi si cita un fotografo in un simile contesto?
    Si vede che è una cosa raffazzonata all’ultimo momento! Ma suvvia che panoramica della vivace pittura italiana..
    mostre simili sono solo un deterrente per l’arte italiana contemporanea.. senza contare che alcuni di questi artisti manco sanno cos’è l’arte contemporanea.. illustrazione? decorazione? ma chi si vuol prendere in giro????

  3. Già. Se questa è arte… io sono Salvador Dalì…
    Dove sono finiti i bei tempi dove l’arte demoliva tutto?
    Questa è sleep-art…
    Da appendere in salotto sopra al divano. Mmmm… si intonerà col tappeto?

  4. A parte Alessandro Roma, Manuele Cerruti, Lorenza Boisi, Ivan Malerba e Laura Pugno.. il resto solo della gran fuffa!
    Voglio l’intervento di Morimura.. ma sicuro che non si abbassa a tanto!

  5. Basta citare sempre (a sproposito) Mark Ryden quando si parla del lavoro della Sala. Citiamo l’artista a cui lei aspira maggiormente: Nicoletta Ceccoli, eccellente e tecnicamente abilissima ILLUSTRATRICE.

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