28 marzo 2008

fino al 10.V.2008 Andrea Facco Verona, Boxart Gallery

 
La nuova Pechino ritratta con una pittura mimetica e concettuale. Scorci anonimi, ripresi da scatti fotografici e frame video. Per una riflessione sullo spazio e il tempo. E i saluti dalla Cina in una cartolina molto particolare...

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L’imminente avvio dei Giochi olimpici in Cina s’inserisce nel frenetico sviluppo generale del Paese, accelerando ulteriormente il rinnovamento edilizio di Pechino. La capitale cinese si sta infatti avvicinando a grandi passi alle tipologie urbanistiche delle metropoli occidentali. Nel contempo, la trasformazione è assecondata da enormi cartelloni, che riempiono le strade con vedute fittizie di panorami ideali. Prefigurazioni di un futuro molto prossimo. In questo scenario ha vissuto per qualche mese Andrea Facco (Verona, 1973), fruitore, l’anno scorso, di un soggiorno nella residenza per artisti New York Arts Beijing.
Prendendo le mosse da fotografie o da frame video, la sua intenzione pittorica è diretta verso una riproduzione mimetica di tali immagini, anche se a un’analisi ravvicinata appaiono alcuni dettagli trattati più semplicemente. Si potrebbe dire, usando una similitudine attinente all’immagine digitale, che la risoluzione pittorica impostata non abbia volutamente un numero di pixel tale da ottenere immagini troppo definite.
I dipinti e gli acquarelli in mostra hanno come soggetto scorci anonimi della città, e in molti casi i cartelloni convivono con gli elementi urbani circostanti. Il muro o la struttura di supporto sottostanti parzialmente visibili, un cantiere lavorativo sullo sfondo, semplici passanti che sfilano dinnanzi si fondono a questi scenari “ideali”, formando un mix di vecchio e nuovo, realtà e finzione. Il passaggio dal medium fotografico o video a quello pittorico rende però tutti gli elementi omogenei e appiattisce lo spazio, creando in chi guarda un iniziale cortocircuito percettivo.
Andrea Facco - Senza titolo - 2007 - tecnica mista su tela - cm 115x190
Diversamente dall’aspetto narrativo è quindi il versante concettuale a rappresentare il fulcro, nonché la chiave di lettura meno superficiale di questa serie di dipinti. La riflessione di Facco si rivolge a due componenti quali lo spazio e il tempo. A partire già dal titolo, ciò appare più evidente nel polittico Mercoledì h 16:23, che è la simulazione pittorica di una schermata di controllo video a circuito chiuso. Lo compongono numerosi pannelli corrispondenti ai frame visualizzati sui singoli schermi, affiancati da una veduta dell’intera postazione. C’è poi la cartolina artigianale che Facco ha prodotto e spedito alla galleria veronese da Pechino.
Tra i vari significati, piace sottolineare lo sberleffo simbolico che allude al rigido controllo del governo cinese. Qui brillantemente (r)aggirato con un finto francobollo, da lui ideato e dipinto sulla cartolina.

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dal primo marzo al 10 maggio 2008
Andrea Facco – Waiting for Beijing
a cura di Luca Beatrice
Boxart Gallery
Via dei Mutilati 7/a – 37122 Verona
Orario: da martedì a sabato 10-12.30 e 15.30-19.30
Ingresso libero
Catalogo con testo del curatore
Info: tel. +39 0458000176; fax +39 045593426; info@boxartgallery.com; www.boxartgallery.com

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