21 maggio 2010

fino al 25.VII.2010 Utopia Matters Venezia, Guggenheim

 
Un decennio fa, in Laguna, era una Stazione. Perché non è mica vero che l’utopia è morta con la caduta del Muro di Berlino. In casa di Peggy Guggenheim si ribadisce il concetto...

di

Utopia Matters prova a ricostruire la storia di tutti quei gruppi di
artisti che, dalla fine del Settecento fino a poco prima dello scoppio della
Seconda guerra mondiale, provarono a consociarsi e a lavorare insieme, spesso
identificando arte e vita, alla ricerca dell’“opera d’arte totale”. Per questo
motivo in mostra sono presenti non solo quadri e sculture, ma anche
interessanti manufatti – come quelli dell’Arts & Crafts – e stampe e
disegni.
La struttura dell’esposizione viaggia per piani molto
semplici – una stanza per movimento – senza strizzare particolarmente l’occhio
ai capolavori di artisti famosi, piuttosto selezionando quadri meno celebri di
grandi nomi della storia dell’arte, come il delicatissimo Roman de la Rose di Dante Gabriel Rossetti. Quella che emerge è la volontà
da parte del curatore Vivien Greene di proporre una sorta di spaccato sociale per ciascun
gruppo di artisti, una scatola temporale che fa uno scatto in avanti di sala in
sala.
La proposta appare in potenza molto interessante a livello
di didattica, anche se non affonda mai particolarmente nei movimenti
analizzati, spesso suggerendo senza approfondire, lasciando così il visitatore
sulla soglia della comprensione profonda di ciascun fenomeno analizzato.
Vasily Kandinsky - Blaues Bild - 1924 - olio su tela montato su tavola - cm 50,6x49,5 - Solomon R. Guggenheim Museum, New York
Il problema della mostra è tuttavia l’ambiziosa scelta di
provare a riunire in poche e piccole sale quasi 150 anni di movimenti
artistici. Per sopperire a tale carenza endemica di spazio sono state proposte
riviste e fascicoli editi da ciascun gruppo. È il caso, ad esempio, del movimento
preraffaellita, del quale viene esposta la rivista The Germ, o del Bauhaus, di cui si
mostrano – un poco sacrificate sotto teca, in un passetto tra due sale – le
pagine delle pubblicazioni con i progetti di Walter Gropius e soci.
Interessante e meno nota in Italia, la sezione sul
Costruttivismo russo, che presenta una selezione di riviste e progetti, ed è
correttamente inserita all’interno della stessa stanza dedicata a Kandinski e Gerrit Rietveld e al loro lavoro all’interno del
Bauhaus.
Gerrit Rietveld - Rood-blauwe leunstoel - 1918 - legno e vernice - cm 88x60x84 - Centraal Museum, Utrecht
Il nuovo corso curatoriale del Guggenheim da un lato
soddisfa, rilevando il fatto che si sta tentando un ritorno alla
sistematizzazione di una storia dell’arte per movimenti spesso interconnessi;
ma dall’altro si constata quanto questo spazio funzioni assai meglio con mostre
“personali” (una per tutte, quella su Carlo Cardazzo) per le quali la galleria
appare senz’altro più adatta a esaurire un unico, approfondito argomento.

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chiara di stefano
mostra visitata il 30 aprile 2010


dal 30 aprile al 25 luglio 2010
Utopia
matters. Dalle confraternite al Bauhaus
a cura di Vivien Greene
Collezione Peggy Guggenheim – Palazzo
Venier dei Leoni
Dorsoduro 701 (zona Accademia) – 30123 Venezia
Orario: da mercoledì a lunedì ore 10-18
Ingresso: intero € 12; ridotti € 10/7
Catalogo Guggenheim Museum Publications
Info: tel. +39 0412405411; fax +39 0415206885;
info@guggenheim-venice.it; www.guggenheim-venice.it

[exibart]


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