09 dicembre 2003

fino all’ 1.II.2004 Gabriele Basilico- Beirut 1991 (2003) Treviso, Spazio Antonino Paraggi

 
La torn metropolis di Beirut nelle immagini che più ne hanno testimoniato lo scempio e l’oltraggio. Ma, anche, la speranza della rinascita. In occasione della riedizione del libro, Treviso ospita alcune grandi immagini della campagna del ’91. E una inedita curiosità…

di

Nel ’91, la scrittrice libanese Dominique Eddé propone a sei grandi fotografi internazionali una campagna –che darà vita al volume Beyrouth Centre Ville e a una mostra itinerante- per testimoniare i quindici anni di guerra civile che hanno straziato la più colta, ricca e cosmopolita capitale del Medio Oriente. Per il vasto pubblico quell’esperienza reca la cifra, sommessa e inconfondibile, dello sguardo di Gabriele Basilico (Milano, 1944).
Un approccio, estetico ed emotivo, che ha mantenuto nel tempo uno straordinario Gabriele Basilico - Rue Gouraud - Beirut 1991 potere di coinvolgimento e di evocazione, confermati dall’affollatissimo vernissage trevigiano e dalla conferenza che, il 27 novembre, lo stesso Basilico ha tenuto a Palazzo Bomben insieme allo studioso dell’Islam contemporaneo Renzo Guolo . A cui si deve l’inserimento di quest’esperienza nel complesso contesto, storico e sociologico, della capitale asiatica.
Per volontà dell’autore, lo Spazio Paraggi propone solo alcune grandi immagini della campagna del ’91, tralasciando il serrato confronto con la contestatissima ricostruzione attuale che invece caratterizza la recentissima riedizione di questo lavoro. Ma regala anche, nel contesto più privato di una piccola saletta, la sorpresa di una sequenza di inedite immagini a colori che, esposte a Treviso per la prima volta, accentuano il carattere fisico e materico dell’abbandono e della lacerazione. “Sporcando” lo straordinario nitore del bianco e nero con la grana, densa e drammatica, della realtà.
Basilico, del resto, non ha mai nascosto la sua volontà di ”non lasciarsi coinvolgere dalla fotogenia della distruzione. Mi sono sforzato, piuttosto, di pensare alla cittàGabriele Basilico - Inedito a colori - Beirut 1991 nella sua forma originaria e pronta per ricominciare a vivere”. Rifiutando, come sempre, ”un approccio concettuale. (…) Si trattava soprattutto di combattere il sentimento di dolore che avevo provato non appena entrato in questa città, la cui bellezza era tanto impressionante quanto la sua distruzione”.
Un messaggio, quindi, anche di grande speranza per la invincibile energia vitale di questa metropoli antichissima e sfortunata. Ma che il confronto – così diretto, l’anno scorso, al GAM di Torino- con la morbida e “naturale” decadenza delle rovine romane, in tutto differente dagli scheletri urbani crivellati dalla violenza umana di questa Beirut distrutta, crudamente interveniva a smentire.

articoli correlati
Gabriele Basilico al GAM di Torino
Intervista a Catherine Davis alla Biennale di Venezia 2003
links correlati
Un ritratto di Gabriele Basilico
L’unico portale italiano interamente dedicato a Beirut, la Bosnia e la Tunisia

elena franzoia
mostra visitata il 15 novembre 2003


Gabriele Basilico- Beirut 1991 (2003)
Fino all’ 1.II.2004
Spazio Antonino Paraggi
Via Pescatori, 23
Treviso
Orari: mercoledì-domenica ore 16.00-20.00. Chiuso lunedì e martedì.
Ingresso libero.
Tel. O422-56657
e-mail: info@antoninoparaggi.it
Web site: www.antoninoparaggi.it
Il volume “Gabriele Basilico- Beirut 1991 (2003)” è edito da Baldini Castoldi Dalai, a cura di: Filippo Maggia e Gabriele Basilico, Art Director: Mara Scanavino, testi: F.Bonami, D. Eddé, Verona 2003


[exibart]

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui