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Video.tecno.logia Libera pubblicazione per il DeCSS, il codice di decrittazione dei DVD California, Usa
visualia
Storico pronunciamento di una corte d'appello in California: un software per crackare i dvd è "puro discorso" e come tale protetto dal primo emendamento, che garantisce la libertà di parola e di espressione.
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di redazione
Vittoria storica per libertari e attivisti della cyber-freedom. La corte di Appello della California si è pronunciata a favore del web master Andrew Banner, al quale era stato proibito di pubblicare sul suo sito internet il codice sorgente del DeCSS, un programma per decriptare e copiare i dvd. I dvd infatti sono protetti da un codice di crittazione, il CSS, the Content Scrambling System, che ne impedisce la copia illegale, magari per essere pubblicata e diffusa sul web.Originariamente creato dal programmatore norvegese quindicenne Jon Johensen per consentire al sistema operativo Linux di leggere i dvd pensati per win, il DeCSS è ormai divenuto una cause célèbre del world wide web, che vede schierati su opposti fronti il DVDCCA, ovvero DVD Copy Control Association, il cartello degli studios hollywoodiani produttori di dvd, e le associazioni dei difensori dei diritti civili e dei libertari, le liste di hacktivisme, i singoli hacker e cracker. La questione non è dissimile da quella nata con il caso Napster e la libera circolazione in rete di MP3. Ma come sempre accade,il mondo delle immagini è più lento di quello della musica a innovarsi, a rompere le limitazioni e a trasformarsi in un flusso libero, aperto,accessibile a tutti, quale dovrebbe essere. Ecco perché la questione del codice di crittazione dei dvd è un problema estetico e politico insieme, un “problema di videoarte”. Particolarmente interessante il pronunciamento della corte d’appello californiana, che equipara il codice sorgente di un programma a “puro discorso”, espressione di pensiero, e come tale garantita dal Primo Emendamento. Nella schiera di avvocati in difesa di Andrew Banner,ci sono anche Cindy Cohn e Robin Gross, poeti del diritto,
attivisti di EFF, The Electronic Frontier Foundation, una organizzazione che lavora per proteggere i diritti civili nel mondo digitale. E David Greene e James Wheaton del FAP,The First Amendment Project, organizzazione non-profit di avvocati tesa a promuovere e tutelare la libertà di espressione e di informazione.Nella stessa direzione di pensiero, l’iniziativa di David S.Touretzky, docente del dipartimento di Computer Science presso la Carnegie Mellon University.
La geniale iniziativa di Touretzky si chiama The Gallery of CSS Descramblers. Si tratta di una galleria on-line, ospitata dal server dell’università, che invece di esporre opere d’arte, espone i modi creativi per pubblicare e diffondere il codice sorgente del DeCSS. Il codice viene trasformato in un poema haiku, in una maglietta, in disegni animati in javascript o vbscript, in un brano musicale in mp3 o midi, in un brano teatrale, in una greeting card di yahoo, in un film con un’animazione mpeg.
Link correlati:
L’arte di crackare:The Gallery of CSS Descramblers. Curator David S. Touretzky, Computer,Science Department, Carnegie Mellon University
La questione politica:EFF The Electronic Frontier Foundation
FAP The First Amendment Project
Come acquistare la maglietta da Copyleft.net
La questione teorica:Source vs. Object Code: A False Dichotomy, saggio di David S.Touretzky, Computer Science Department, Carnegie Mellon University
Lavinia Garulli
[exibart]