22 novembre 2001

video.zoom Giacomo Verde. Solo limoni Documentazione video-poetica sull’anti-G8 di Genova Lucca, agosto 2001

 
Immagini acide come succo di limone, per lenire gli effetti dei lacrimogeni e riuscire a tenere gli occhi aperti...

di

E’ da agosto che il video di Giacomo Verde sugli episodi di Genova anima i dibattiti nei CSOA, nelle mailinglists tematiche, nei siti di contro-informazione.
Merito di inVideo, rassegna milanese di video d’arte e di ricerca, averlo presentato in un contesto artistico e non politico, di “videoarte”, e non di militanza. L’attenzione si sposta dall’evento alla modalità di racconto, dalla realtà al linguaggio. Ma la sostanza non cambia. Anzi. Forse si tocca il cuore del problema. Infatti “il linguaggio è una questione
politica”. L’intenzione del video è raccontare dei fatti di Genova quello che i mezzi di informazione non riescono a mostrare perché imprigionati nelle regole della comunicazione-spettacolo e dello scoop. Il fumo che impedisce la vista non è solo quello dei lacrimogeni della polizia, ma è anche quello di un eccesso di immagini (le telecamere onnipresenti, il flusso televisivo, le dirette interminabili) prodotte da un’informazione omologata e cieca. Occorrono quindi i limoni contro i lacrimogeni, bruciore contro bruciore, per riuscire ad aprire gli occhi. Un superamento per capovolgimento, che ricorda il metodo di Bataille per risvegliarsi dall’hegelismo e riuscire a pensare diversamente, a pensare finalmente. Il riferimento ai temi estremi di Bataille, la morte, l’amore, il sacrificio inutile, non-economico, il baratro del non-senso, mi sembra particolarmente opportuno, purtroppo… Il succo di limone è la poesia (Montale). E la poesia è la verità del documentario, lo spessore del tempo presente, non un suo abbellimento, un suo incensamento, una facile redenzione. Il lavoro di Verde ricorda gli esperimenti di video-informazione antagonista degli anni ’70 (le esperienze americane di guerrilla television, ma anche quelle italiane di Grifi). Ma ci sono due importanti novità. Nelle riprese delle immagini, effettuate da una pluralità di videomaker indipendenti e non coordinati dal regista. E l’intervento di post produzione, che potremmo chiamare l’effetto-Verde: selezione del materiale strutturato in episodi, per interrompere il flusso televisivo e costruire un ragionamento; la manipolazione elettronica delle immagini, con sovraimpressioni, rallenty, velocity; la colonna sonora e il commento poetico. Il risultato è un documentario di poesia, dove il linguaggio elettronico è il vero protagonista. Il video è infatti la storia di un conflitto non concluso tra due ritmi contrapposti: un ritmo molecolare del movimento anti-global, movimento tout court di immagini colorate, stratificate, sovraimpresse, complesso, plurale, anarchico. E un ritmo molare delle violenze della polizia e dei blackblocker, stasi di immagini nere, univoche, allucinate. Proprio perché si tratta di due tipi di movimenti, due personaggi elettronici, non devono semplicisticamente essere identificati con buoni e cattivi. La struttura ricorda molto un certo modo di procedere delle composizioni di Luigi Nono (nella colonna sonora è presente un suo coro, distorto elettronicamente). Da questo deriva anche il carattere aperto del video, che sembra non concludersi, ma additare un nuovo inizio, di lotta e forse di speranza.

Guarda il video:
(under construction)
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Link correlati:
Il sito di Giacomo Verde
Titoli, frames, episodi e testi del video
Informazione indipendente:
http://www.italy.indymedia.org
http://www.carta.org
http://www.genoa-g8.org
http://www.ecn.org
http://www.retelilliput.org
http://www.decoder.it


Lavinia Garulli



Giacomo Verde, “Solo limoni”. Documentazione video-poetica in 13 episodi
sull’anti-G8 di Genova. Italia, 2001, 45′.
Regia: Giacomo Verde.
Composizione video di: Mauro Lupone, Uliano Paolozzi Balestrini, Elena
Recchia, Giacomo Verde, Lello Voce.
Riprese video di: Giacomo Verde (giac), Teresa Paoli (ze)
– Italy.IndyMedia –
Uliano Paolozzi Balestrini, Pulika Calzini, Luca Tomassini, Tiziano,Lorenzo,
Edoardo, Philippe, Vincent, Florence etc.
– SocialPlus, Fluid video crew, Digipresse –
Elena Recchia (bobò), Umberto Sebastiano, Francesco Villa
– D.INK –
Musiche originali di Mauro Lupone.
Commento poetico di Lello Voce.
Testi di: Giacomo Verde, Lello Voce, Patrick Chamoiseaux, Miguel Cervantes
de S., Elio Pagliarani, Bertold Brecht, Piero Jahier, Roque Dalton, Elemire
Zolla.
Voci fuori campo: Giacomo Verde, Lello Voce.
Realizzazione di: Reset, SeStessi Video, Shake edizioni underground.
Il video può essere richiesto a Giacomo Verde: info@verdegiac.org
con un contributo per le spese di spedizione.


[exibart]

6 Commenti

  1. Alberto Grifi (giustamente citato dall’autrice dell’articolo) co-dirige nel 1972 “Anna”, il primo film girato in Video in Italia: io ce l’ho (grazie a Enrico…); se a qualcuno fa piacere averne una copia in VHS contattatemi.
    Cost.

  2. Cara Lavinia,
    i tuoi articoli sono sempre belli e interessanti con le notizie che ci fanno conoscere le varie parti del mondo.
    Ho sempre amato viaggiare e conoscere usanze e costumi, avvicinare persone con esperienze diverse dalle nostre, ciò contribuisce ad aprire la mente e a rispettare tutte le idee, perchè frutto di conoscenze diverse dalle nostre, di genere di vita diverso, di storie diverse.
    TU ci porti a spasso per il mondo ed io viaggio con te, mia carissima.
    Ti abbraccio.
    Maria

  3. ma a genova ci sei stata???????
    li hai mai sentiti i lacrimogeni che bruciano sulla tua pelle???altrimenti parlare di “solo limoni” così è solo noia intellettualistica.

  4. Paola,
    ti sei ripresa dal delirio? … bene.
    Ora mettiti d’impegno, da brava, e rileggi questo articolo.
    Non solo, forse, finalmente, riuscirai a capirlo.
    Ma credo che potrai anche imparare qualcosa.

    Il pezzo qui sopra di Lavinia Garulli è, in una parola: impeccabile.
    Complimenti.
    Ciao, Biz.

  5. la scortesia, Biz, caratterizza il vosto modo di comunicare e si commenta già da sola.
    a mi interesso all’argomento e questa garulli io non l”ho mai sentita.
    exibart sta diventando sempre più noioso e autoreferenziale.non penso che continuerò a perdere il mio tempo con voi.

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