19 giugno 2004

Blindarte, una nuova galleria d’arte contemporanea a Napoli

 

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In un quartiere nuovo agli insediamenti artistici (ma avvezzo agli spazi industriali) nasce una nuova galleria d’arte. Blindarte germina dall’esperienza di una società di servizi (caveau per collezionisti) che è diventata da qualche anno casa d’aste. Conosciamo, in quest’ampia intervista, il giovane direttore Memmo Grilli…

Da quali esperienze professionali e personali nasce la nuova galleria?
Nel 1979 viene fondata la Blindhouse, società dotata di ambienti blindati e condizionati, adatti alla custodia specializzata di beni preziosi. Dopo circa 20 anni, per offrire maggiori servizi ai clienti, nasce la Blindarte casa d’aste, unica del Sud Italia ad essere riconosciuta dalle associazioni nazionali ed internazionali del settore. E il 23 giugno apriamo la galleria d’arte contemporanea.E’ una società in continua evoluzione. La galleria è la risposta privata ad una sempre crescente domanda di spazi espositivi capaci di accogliere e supportare nella propria carriera artistica i giovani. Un laboratorio di confronto, non troppo legato alle regole di mercato. Personalmente sono da sempre un appassionato d’arte, di linguaggi, di comunicazione.

Siete a Napoli a Fuorigrotta, in una zona anomala per le gallerie d’arte, quali sono i vantaggi e le caratteristiche di questa scelta?
Credo che Fuorigrotta sia attualmente il quartiere più adatto per accogliere una nuova galleria d’arte contemporanea. E’ una zona in continuo sviluppo, che già ospita importanti strutture di aggregazione e di ricerca: Città della Scienza, le facoltà di ingegneria ed economia, ma anche il San Paolo, la mostra d’oltremare, il multicinema e l’Arena Flegrea. Inoltre sono in cantiere numerose iniziative private e statali di grande importanza per la città, come il recupero della vastissima area ex-Italsider.
Ciò nonostante è priva di spazi dedicati in maniera permanente alla ricerca artistica. E’ un quartiere giovane, “nuovo”: la maggior parte delle costruzioni hanno meno di 50 anni. Requisito fondamentale ai fini di una possibile riqualificazione urbana dell’area. Credo sia la “valvola di sfogo” della città che, oppressa da un giustificato, ma avvolte eccessivo, rispetto per l’antico non riesce ancora ad accogliere con strutture adeguate l’offerta sempre crescente di produzioni artistiche contemporanee locali ed internazionali.

Che caratteristiche ha lo spazio espositivo?
Lo spazio si trova su una strada di grande scorrimento, Via Caio Duilio, nello stesso edificio si trovano anche il caveau e la casa d’aste.Lo spazio è composto di due ambienti di circa 30 mq ognuno.
Caratteristica peculiare della galleria sono le due grandi vetrine fronte strada. Pur rappresentando una anomalia rispetto agli altri spazi cittadini, di solito legati ad una idea di galleria-casa privata, la galleria-negozio è già stata sperimentata con successo da alcuni dei più importanti spazi espositivi a livello internazionale. Internamente l’ambiente si presenta privo di particolari caratteristiche architettoniche, pareti bianche, pavimento uniforme di colore neutro.

Iniziate con una mostra di artisti napoletani e giovanissimi. E’ un po’ un manifesto ed una dichiarazione d’intenti per il futuro?
Abbiamo voluto iniziare la nostra ricerca artistica da Napoli per diversi motivi. Personalmente sono napoletano, ed anche se ho avuto numerose esperienze in altre città (Londra, New York, Berlino), sono sempre tornato. Questa mostra non è spinta da motivi campanilistici, ma semplice consapevolezza del fatto che per poter fare una buona indagine a livello internazionale è necessario prima raggiungere dei risultati a livello locale. Risultati che ci auguriamo di perseguire con NAPOLilopan , il titolo della mostra inaugurale.
Lo scopo è proporre un maggior dialogo tra quelle diverse culture fortemente radicate nei centri cittadini che, nonostante presentino caratteristiche proprie, a mio parere molto interessanti, finiscono per stagnare se non si aprono a confronti. Crak e Lucia Dovere sono da questo punto di vista i rappresentanti di due delle culture che in questo momento storico reputo più significative nel nostro panorama cittadino.
In ogni modo la mostra ambisce ad uscire al di fuori dei confini locali, fungendo da esempio per gli altri centri culturali sensibili al tema.
Napoli quindi è solo l’inizio di una ricerca artistica volta a seguire un percorso di respiro sicuramente internazionale. Ma è anche una scelta che dichiara la nostra disponibilità a valutare senza alcun pregiudizio le produzioni locali alla stregua di quelle straniere.

La situazione a Napoli è magmatica e vivace. Aprono nuove gallerie in continuazione (in questa primavera c’è stata la project di Changing Role, voi per i giovani e la galleria Fonti per gli artisti internazionali) e sembrano bene avviati i lavori di almeno due nuovi centro d’arte contemporanea, uno comunale ed uno regionale. Quale è il tuo giudizio di gallerista su questo panorama?
Credo sia un momento davvero positivo per l’arte contemporanea in città. L’interesse del grande pubblico è sempre più sensibile. I collezionisti, per lo più piccoli, aumentano e gli spazi si adeguano.
Sicuramente parte del merito spetta alla nostra giunta regionale che da tempo si è attivata per organizzare eventi, anche di rilevanza internazionale. Le esposizioni al Museo Archeologico, le installazioni natalizie a Piazza del Plebiscito, l’apertura del Museo di Capodimonte all’arte contemporanea, e così dei tre Castelli cittadini…
Ma anche i galleristi ed i collezionisti, entrambi sempre più numerosi, hanno fatto la loro. Sono tutte iniziative che, appoggiate dagli influenti media locali e nazionali, nel corso degli ultimi anni hanno favorito un cambiamento dell’opinione pubblica nei confronti delle nuove iniziative artistiche.
Anche per questo sempre più spesso Napoli viene scelta dai giovani artisti, e non solo, come rifugio e luogo di ispirazione. Credo che presenti delle caratteristiche proprie che ben si conciliano con le loro esigenze. I forti contrasti urbani, degrado-ricchezza, caos-tranquillità, trasgressione-bigottismo, rendono la nostra città varia e disponibile ad ospitare le più disparate tendenze contemporanee.
Non posso far altro che vedere positivamente l’apertura di tanti spazi espositivi, quasi tutti diretti da amici capaci ed esperti. Insieme, ognuno con la propria ricerca, riusciremo a dare alla nostra città un ruolo sempre più prestigioso nel panorama artistico internazionale.


Crak / Lucia Dovere – Napolilopan
Napoli
BLINDARTE CONTEMPORANEA
Via Caio Duilio 4d (80125)
+39 0812395261
info@blindarte.it 
www.blindarte.it
orario: dal martedì al venerdì dalle 15,30 alle 19,00 o su appuntamento. chiuso il mese di agosto
biglietti: ingresso libero
vernissage: 23 giugno 2004. ore 20


[exibart]

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