11 settembre 2003

Tv, l’arte non abita qui. Alle prefinali di Miss Italia l’artista viene invitato e poi censurato

 

di

Stefano CagolCome volevasi dimostrare l’arte in Tv non ci può stare. E’ scomoda, non fa ascolti, è troppo critica e troppo impegnativa. Così Rai Uno passa le Prefinali di Miss Italia a San Benedetto del Tronto, ma taglia l’arte contemporanea. “Una serata alternativa, dall’impatto forte” dice l’ideatore della scenografia. Ma evidentemente l’impatto creato da Stefano Cagol con i simboli di pericolo batteriologico addosso alle miss non era solo forte. Probabilmente avrebbe provocato un effetto dirompente nei tranquilli equilibri della manifestazione creata da Enzo Mirigliani 50 anni orsono. Quindi prima hanno fatto partire l’invito ufficiale ad intervenire, forse spinti dal desiderio di inserire qualcosa di esotico nel palinsesto. Ma non avevano tenuto conto che Stefano Cagol è un artista d’arte contemporanea… e di quelli abbastanza seri. E allora, quando ormai la performace volgeva al termine sul palco di San Benedetto del Tronto, una morsa deve aver preso alla gola gli organizzatori. E la parola d’ordine diventava censura!
Peccato! E’ stata persa un’ottima occasione per scrollarsi di dosso -almeno per un istante- quella patina di buonismo e di superficialità ad ogni costo.

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8 Commenti

  1. Scusate, con tutto il rispetto che posso avere per Cagol, ma il suo intervento vi sembra veramente una di quelle cose che cambia il senso della giornata di uno spettatore tipo di Miss Italia?

    Possono ignorarci e “tagliarci” tranquillamente perché nel mondo reale le nostre opere non contano un cazzo, se ai miei amici di buona cultura: architetti, biologi, dottori, chiedo di cattelan, beecroft, o qualunque altro nome delle top 100 di politi dicono candidamente di non saperne niente.
    E quando cerco di spiegargli il lavoro che fanno mi ridono in faccia, per loro sono cazzate, solo cazzate.

    Ci sono artisti che vedo star male per non essere usciti su quel numero della rivista o per non essere stati invitati a una mostra, se solo riuscissero a mettere il naso fuori da questo piccolo ecosistema asfittico capirebbero che l’arte sganciata dalla vita, fine a se stessa, non interessa a nessuno di quelli che camminano per strada.

    E allora, se ci piace l’arte, se è tutto per noi, teniamocela pure così com’è, noi artisti, galleristi, curatori, critici, collezionisti ed editori, però finiamola con l’avere pretese sulla vita, quella vera.

  2. Scusate, con tutto il rispetto che posso avere per Cagol,
    – ma stai scherzando? ah ecco… –

    ma il suo intervento vi sembra veramente una di quelle cose che cambia il senso della giornata di uno spettatore tipo di Miss Italia? Possono ignorarci e “tagliarci” tranquillamente perché nel mondo reale le nostre opere non contano un cazzo, se ai miei amici di buona cultura: architetti, biologi, dottori,
    – sono solamente questi gli amici che hai? pensi che solamente queste categorie siano portatrici sane di cultura ??? ma basta con gli architetti. che uno se è architetto è figo e viene sempre accettato e non importa se è autore di ediliza popolare immonda, no? è sempre architetto! ma un operaio o più semplicemente un economista, loro no? non sono degni! –

    chiedo di cattelan, beecroft, o qualunque altro nome delle top 100 di politi dicono candidamente di non saperne niente. E quando cerco di spiegargli il lavoro che fanno mi ridono in faccia, per loro sono cazzate, solo cazzate.
    – appunto. dimmi con chi vai ti dirò chi sei.
    cambia amicizie o trovati un lavoro!!! –

    Ci sono artisti che vedo star male per non essere usciti su quel numero della rivista o per non essere stati invitati a una mostra, se solo riuscissero a mettere il naso fuori da questo piccolo ecosistema asfittico capirebbero che l’arte sganciata dalla vita, fine a se stessa, non interessa a nessuno di quelli che camminano per strada.
    – ma quanta retorica. ripassati il fluxus! –

    E allora, se ci piace l’arte, se è tutto per noi, teniamocela pure così com’è, noi artisti, galleristi, curatori, critici, collezionisti ed editori, però finiamola con l’avere pretese sulla vita, quella vera.
    – ma cosa vai dicendo !!? –

  3. Antonio mi sembra di vederti: sono le 8 del mattino, chiama il tuo amico operaio che ti sveglia per parlarti dell’ultimo lavoro che ha visto della Marisaldi, tu trasognato al posto di mandarlo affanculo gli rispondi dicendogli che in questo periodo preferisci i riflessi sulle perline della tesi, li trovi mozzafiato!

    Poi a pranzo ti incontri con il tuo amico economista e giù a parlare della mezzaqui, del filo rosso della cariello contrapposto alla leggera tensione che suscita il nastro rosso di maloberti.

    A cena stai dai tuoi e subito si innesca la discussione sul lavoro che ha portato in biennale gabellone, tua madre, mentre porta la pasta a tavola, dice che era meglio il sacco di tanti anni fa, tuo fratello la zittisce perchè l’intervento di quest’anno lo trova un segno inequivocabile della sua maturazione.

    Poi, tutti zitti, c’è la provocazione di cagol alla TV…

  4. gerusalemma, facci vedere cosa sei capace di fare che ci sbiascichiamo un pò dalle risate!
    sarai di sicuro un grande artista.
    e se non lo sai te lo dico io!

  5. Me ne frega un bel niente della presunta censura dell’artista in una manifestazione di delirio emostatico qual è “Miss…”I-talia”. Ma che la televisione di Stato(?)abbia eliminato RaiSat Art mi dispiace moltissimo. E’ la palese dimostrazione di come in Italia si tutela e valorizza il patrimonio culturale: distruggendone anche la memoria!E’ un autentico massacro da parte della Televisione “di Stato”. Si vergogni il Presidente della Rai!

  6. Perchè censura? Il contrario! Lo sgarbo crea interesse intorno ad un avento che altrimenti sarebbe passato inosservato (come meriterebbe!)… l’intervento artistico in questione è banale e retorico… delle questione ambientali e batteriologiche non disinforma già abbastanza la RAI stessa?

  7. … A mio avviso…. la contaminazione di dress the risk, performata da Stefano Cagol durante la serata del 30 agosto per la prefinale di Miss Italia è un’operazione geniale!!!!! Io l’ho vista!!!
    Immaginate un intervento leggero… veloce.. incisivo… elegante… e sopratutto IRONICO.
    In altre condizioni forse non avrebbe avuto il peso che ha!!! Non so come un’altro artista avrebbe potuto fare meglio…
    Mai prima di quel momento, penso nella storia di Miss Italia, le ragazze si erano trasformate in un vero elemento di rottura critica, rispetto a tutto il CIRCO che ruotava attorno a loro.
    Una cosa incredibile.
    Comunque si puo capire l’impossibilità della RAI di trasmettere una cosa simile. Ma mi rimane un po di amaro in bocca poi non aver rivisto in TV il tutto… sarebbe stata una bomba.

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