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Spesso capita di sorprendersi osservando come il mezzogiorno d’Italia si stia affrancando da una secolare arretratezza e immobilità intellettuale (per quanto riguarda le classi medie, non certo i nobili che al sud sono sempre stati còlti). Altre volte capita di sorprendersi del contrario.
E’ quello che succede ascoltando una brutta storia che per vie traverse ci arriva da Palermo. Nella capitale siciliana ha inaugurato l’ennesima edizione de Il Genio di Palermo, manifestazione per i giovani creativi. L’artista Adalberto Abbate ha presentato, come gli altri invitati, la sua opera che dovrà, alla fine della rassegna, essere giudicata dalla giuria internazionale. Ma a due giorni dall’inizio della kermesse gli organizzatori impediscono all’opera (peraltro già pubblicata in catalogo e parzialmente visibile nel sito) di essere esposta. Perché? Per “ovvia propaganda al nazismo”, naturalmente. No, non è uno scherzo. Sono bastate insomma due svastiche ironicamente e beffardamente inserite dal giovane Abbate (chi ne conosce la ricerca saprà il suo gusto per il paradosso, per la provocazione sottile e ironica) per far gridare all’apologia del nazismo. Ed a far censurare l’opera.
L’assurdità del provvedimento non meriterebbe commento, tuttavia vogliamo dare uno spunto agli organizzatori del ‘Genio’ che evidentemente, intenti all’organizzazione, hanno smarrito quella almen flebile memoria storica che tutti dovrebbero conservare.
Basta infatti tornare indietro di due anni e mezzo (marzo 2001) per ricordarsi come l’artista romana Bruna Esposito trionfò al “Premio per la Giovane Arte”. Esposito espose allora un enorme mandala raffigurante una croce uncinata realizzata, a terra, con migliaia di cereali. Ancora: il premio era organizzato e finanziato dal Governo e il premier, all’epoca, non era neppure Berlusconi.
Dunque chi fa apologia del nazismo? Chi ne utilizza gli stilemi per ridicolizzarli e per scimmiottare la contemporaneità o chi ne prende in prestito il metodo della censura?
[exibart]














Essendo una delle tre curatrici, insieme a ida parlavecchio ed emilia valenza, della manifestazione Il genio di Palermo, tengo a fare una precisazione. Conosciamo bene il lavoro di adalberto da molti anni,la sua scelta di lavorare sul simbolo ci è sempre sembrata interessante e sarcastica,e chi ha un po’ di memoria, ricorderà che nella scorsa edizione del Genio, abbate ha esposto una grande opere composta da piccole tele con simboli, tra i quali la svastica. Quindi il punto non è la presenza di questa,ma le motivazioni che sono state improvvisamente- e con nostra grande sorpresa- poste alla base di questa scelta. Una posizione di revisionismo storico rispetto al nazismo che lo staff del genio non ritiene di appoggiare. E di questo ne è fiero. paola nicita
comment!
Nicita, avresti censurato anche Him di M. Cattelan se lo avessi avuto in una mostra?
Spesso capita di sorprendersi osservando come il mezzogiorno d’Italia si stia affrancando da una secolare arretratezza e immobilità intellettuale. Il tono usato all’inizio di questo articolo mi fa sentire male! Un commento cosi distante e freddo!
Per quanto riguarda le classi medie, non certo i nobili che al sud sono sempre stati còlti. Cosa significa? Non mi sembra certo molto PC.
Parlare e commentare a proposito del sud e del nord di Italia mi sembra un concetto cosi vecchio e sorpassato e sono veramente sorpreso di scoprirlo in un contesto che teoricamente dovrebbe essere di fonte intelletuale e progressista come quello di Exibart.
Londra
25/09/2003
La presenza in catalogo dell’opera intitolata ” Erziehungs-Entwicklungsprozess” (Processo educativo evolutivo) dimostra quanto l’invito a partecipare alla rassegna Il Genio di Palermo, rivolto ad Adalberto Abbate, fosse legato alla valutazione della cifra ironica che lo ha sempre attraversato e del gusto beffardo che ne ha, in passato, connotato i contenuti.
Ma questo atteggiamento non è sotteso alle successive immagini che compongono l’intera serie fotografica, a tutt’oggi ancora in fase di completamento. Una lunghissima discussione con l’artista – in verità piuttosto confuso – ha messo in luce il vero messaggio di cui Abbate, per sua stessa ammissione, intende farsi promotore: un omaggio alla “grandezza e forza” del nazismo, quale strategia politica che “più limpidamente” ha promosso il suo disegno di intervento sociale.
In un clima di facili boutades, dove la goliardia confina con il cattivo gusto e i peggiori drammi storici vengono ufficialmente riletti in chiave vignettistica, preferiamo sostituire “alla flebile memoria” di un’ operazione artistica come quella della Esposito – che abbiamo apprezzato e ovviamente letto in chiave antinazista – una memoria dal più importante peso morale e storico.
Quanto alle prime righe di commento sul “Mezzogiorno d’Italia”, preferiamo decisamente non pronunciarci.
Direzione e cura della V edizione del Genio di Palermo
Eva di Stefano, Paola Nicita, Ida Parlavecchio, Emilia Valenza
Girandola di luce
Dagli antichi significati
Legati al sole, alla buona sorte,
alla energia, alla forza,
trasse la sua potenza simbolica.
Venti nefasti la mossero altrove,
spegnendo la sua luce
portandola lontano, lontanissimo
dal suo significato primordiale:
SVA STI KA
Dall’sacchetto omaggio che Bruna Esposito mi regalo quando vinse il premio d’arte giovane a Roma – significativo!!
E TI PAREVA CHE NON TIRAVAN FUORI IL BERLUSCONI
se c’era la falce e martello gli facevate l’interrogatorio per sapere se era stalinista?
cose dell’altro mondo…
IO CONOSCO MOLTO BENE ADALBERTO IL SUO LAVORO !!ABBIAMO PARLATO ANCHE MOLTO DI QUEST’ULTIMA INSTALLAZIONE!!
CAPISCO CHE E’INNATO IN LUI L’ISTINTO PROVOCATORE MA SE QUESTO NON E STATO CAPITO TROVO OFFENSIVO CHE LO ABBIATE INVITATO NELLA VOSTRA MANIFESTAZIONE!!
DI DUBBIA OSO DIRE APERTURA CULTURALE!!
PROCESSO EDUCATIVO EVOLUTIVO.
L’opera dal titolo “ erziehungs-entwicklungsprozess”, in italiano “processo educativo evolutivo” contiene immagini inquinate dalla presenza ricorrente della svastica!
Questo simbolo non è presente per inneggiare al nazismo, bensì a denunciare lo stato sociale attuale, quelli precedenti e quelli futuri, l’idiozia e la galoppante indifferenza!
La svastica è un marchio riconoscibile ed indicatore dell’orrore di uno specifico periodo storico che io tutt’oggi trovo inutile continuare ad attaccare!
Preferisco invece riutilizzare o meglio riciclare la svastica come moderna etichetta
d’attenzione sul marciume che tutt’oggi si nasconde e che oggi rispetto a
prima riesce sapientemente a nascondere le proprie magagne ed i propri orrori!
E’ facile additare i nazisti del tempo che furono e i nuovi discepoli
nostalgici, però è difficile per molti accettare di far parte oggi di un sistema
che si abbuffa alle spalle di altri, che miete vittime, che nasconde i resti
e che cancella la coscienza!
Oggi i simboli dell’orrore del potere sono cambiati o molte volte non esistono neanche per far sì che il gioco del mimetismo funzioni.
E non si sa più chi è il buono e il cattivo perché semplicemente non ci interessa!
Tornando all’opera, e’ buffo sentirsi dire di aver realizzato un’opera naz-propagandistica!
Erziehungs-entwicklungsprozess, è un’opera che non si schiera con nessun fronte ma che addita tutti come colpevoli e vittime!
Ho spiegato il mio lavoro affermando che sono veramente stanco di vedere attorno
a me persone crollare sotto il peso di questo nuovo ordine globale sono
stanco di vedere delle reazioni che non possono cambiare assolutamente nulla!
Mi sento di vivere in una società dove o sì e sottomessi o si deve reagire e chi reagisce
il più delle volte se la prende nel culo!
Una società dove ci divoriamo tra disperati ! sappiamo che qualcuno sta permettendo
o ha causato questo e quell’altro…ma chi?
Insisto con il dire e affermare che la svastica andrebbe attribuita al nostro tempo, la dovremmo cucire ovunque anche su noi stessi, perché ci troviamo in un’evoluzione
di quell’antico orrore e, chissà come, continuerà ad evolversi in assurdo!
Ripeto che il nazismo, è stata una fase e noi apparteniamo ad un’altra di quel processo che io definisco educativo ed evolutivo che porterà al totale sfacelo!
Sono anche convinto che se avessi messo altri simboli al posto della svastica ci sarebbe
stato lo stesso da discutere forse anche di più!
Concludo con il dire che sta a tutti noi esaminare la situazione che vediamo muoversi attorno provare a capirla e a trovare le soluzioni.
Sta a tutti noi non impedire agli altri di fare lo stesso!
ADALBERTO ABBATE
Ma… lo hanno fatto davvero? Veramente?!
Ma dai! Lo hanno censurato per le svastiche sulle tette, ho letto bene? Che cervelli che ci sono in giro ragazzi!
e i chapman li dimentichiamo?
curatori curatevi!!
piena solidarietà al mio amico adalberto, anche valoroso ex studente all’epoca dell’accademia di palermo. anzi, propongo di esporre quell’opera altrove, magari a Torino. PS i soloni del PC (politically correct o partito comunista?) non si ricorderanno la maglietta con la svastica del grande Syd
Ho visto Adalberto confuso in amore, alla Standa, davanti un film porno….mai quando mi doveva spiegare un suo nuovo lavoro o una ricerca che stava per intraprendere. Il problema e` che qualcuno dalla Sicilia si aspetta i nuovi Guttuso, Scianna, Sciascia che per fortuna sono morti e sepolti nella polvere del passato che rappresentano. Niente piu` polvere nei nuovi Siciliani e ben venga la svastica sulle tette se come uno straccio ripulisce il gusto decadente e patetico dei nuovi Guttuso, Sianna, Sciascia….
Le immagini, sono per loro statuto,semanticamente “ambigue”, di contro,il pensiero di chi li produce (il più delle volte un artista)dovrebbe, sempre,essere:chiaro ,univoco,consapevole e di conseguenza schierato filosoficamente ed eticamente.in parole povere,si è quel che si pensa e se non si pensa non si è. Se poi si pensa male,diventa tutto un casino.
Caro Antonio Arévalo, la tua lezione sul primordiale significato della SVA STI KA è davvero illuminante!Grazie di cuore! Non potevi istruirlo prima Adalberto? Così, Tu non non saresti risultato patetico e, noi tutti, avremmo potuto fruire qualche “opera” supportata una volta tanto di un MINIMO di contenuto. Non sarebbe stoto il massimo, ma com’è che si dice? Meglio di niente!
un civile saluto a:
Adalberto,Antonio Arévalo,Luca Beatrice,a quella/o che non ci credeva,all’autore/i che si firma/no EXIBART.
La presenza in catalogo dell’opera intitolata ” Erziehungs-Entwicklungsprozess” (Processo educativo evolutivo) dimostra quanto l’invito a partecipare alla rassegna Il Genio di Palermo, rivolto ad Adalberto Abbate, fosse legato alla valutazione della cifra ironica che lo ha sempre attraversato e del gusto beffardo che ne ha, in passato, connotato i contenuti.
Ma questo atteggiamento non è sotteso alle successive immagini che compongono l’intera serie fotografica, a tutt’oggi ancora in fase di completamento. Una lunghissima discussione con l’artista – in verità piuttosto confuso – ha messo in luce il vero messaggio di cui Abbate, per sua stessa ammissione, intende farsi promotore: un omaggio alla “grandezza e forza” del nazismo, quale strategia politica che “più limpidamente” ha promosso il suo disegno di intervento sociale.
In un clima di facili boutades, dove la goliardia confina con il cattivo gusto e i peggiori drammi storici vengono ufficialmente riletti in chiave vignettistica, preferiamo sostituire “alla flebile memoria” di un’ operazione artistica come quella della Esposito – che abbiamo apprezzato e ovviamente letto in chiave antinazista – una memoria dal più importante peso morale e storico.
Quanto alle prime righe di commento sul “Mezzogiorno d’Italia”, preferiamo decisamente non pronunciarci.
in-censurato quello che cacci pa’ vocca tu l’aviss ‘a caccia pi culo!!
piu attaccate l’operato dell’artista,sotto una forma di etica!!
e piu’ mi sembrate bigotti!!
prendetevi la responsabilita’ dellevostre idee limitate e costrette !!
fate altri mestieri chesso’ andate ad insegnare !!ma non usate le vostre manine per alzare la sacra bandiera della comunicazione!!
non innalzatevi sul piedistallo della cultura perche si rischia di cadere e voi siete cascate rovinosamente!!
liberta’ e liberta’ di dire ogni cosa , di infastidire, di pensare e dire!! dire cose buone e pessime !!dire verita e bugie!!
dire stronzate!!
dittatura e nazismo si nascondono in chi non si lascia provocare, in chi vieta di dire ogni cosa o in chi decide il cosa dirsi e il cosa non dirsi !!
dubito sempre dei benpensanti !! e voi?
Chiedo venia per queste quattro povere curatrici! così evidentemente sguarnite! ma come avete fatto a fidarvi delle parole di Adalberto e della sua dichiarazione d’intenti? se anzichè dirvi che la sua opera voleva essere “un omaggio alla grandezza e forza del nazismo”, vi avesse confessato che si trattava di “un omaggio a quella santa donna di mia nonna” avreste un tantino diffidato e quantomeno supposto uno scherzetto? o vi sareste ugualmente fidate, magari prendendolo per pazzo, con la stessa ingenuità con la quale vi fidate del significato dei simboli! il paradosso del critico ingenuo, fra tutti i paradossi, è uno dei più tragicamente divertenti… e voi che fate? ci rimanete incastrate! Visto che, Adalberto, non hai palesemente bisogno di nessuno che ti difenda, mi permetti di spezzare una lancia in favore delle tue vittime?
Purtroppo commento tardi questo episodio perché ho avuto problemi di connessione: ho esposto (e pubblicato in catalogo) la “microscultura” ‘Seta’ di Adalberto Abbate, che presentava una svastica, in occasione della mostra da me curata “Nel corpo dell’immagine” (XXXVI Premio Vasto) e non mi è sembrato affatto un’opera che esaltasse il nazismo, ma ritengo invece che voglia svelare la raggelante “normalità” delle donne che stendono panni sui quali è ricamata una svastica, una costruzione che mostra in tutta la sua inquietante evidenza come, nella Germania della Seconda Guerra Mondiale, la quotidianità potesse mantenere intatti i suoi rituali mentre a pochi passi si consumava una delle più spaventose tragedie della storia.
Tra l’altro, come spesso si ripete oggi, va bene la conoscenza dell’attualità, va bene il giusto occhio “rapido” e giornalistico sul presente, ma la conoscenza della storia dell’arte (anche e soprattutto contemporanea) eviterebbe qualche brutta figura: la svastica è stata usata nelle opere di Fabio Mauri (che concettualmente mi pare l’artista a cui Abbate, nelle opere palermitane, si avvicina di più),… e si può continuare con Gian Marco Montesano, con Enzo Mari con, ad esempio, la sua opera “La responsabilità è individuale” del 2000 esposta ai Mercati di Traiano di Roma in occasione della mostra “Novecento. Arte e storia in Italia” dove dei frammenti di specchio che costruivano una svastica volevano alludere al fatto che l’indifferenza rende tutti colpevoli di fronte alle tragedie della storia…e senza dimenticare Gerhard Richter, Anselm Kiefer,… e poi Antonio Riello,…e anche mio padre (scusate, non lo nomino mai, ma in questo caso non posso farne a meno): Bruno Canova, nato a Bologna nel 1925 e che vive a Roma dal 1949, un artista che negli anni Settanta ha realizzato una grande mostra contro la guerra dal titolo “L’arte della guerra” dove molte opere presentavano delle svastiche, in questi lavori nessuno ha mai trovato elementi di apologia del nazismo, e sarebbe stato anche un po’ difficile visto che Bruno Canova dal 1944 al 1945 è stato imprigionato in un campo di concentramento tedesco: se ve lo dice lui fidatevi…
Ma non potremmo fare finta che sia un lavoro del cazzo, in una mostra insignificante nell’economia dell’arte italiana e internazionale, curata da persone brave, simpatiche, oneste, ma che possiamo tranquillamente ignorare?
20 commenti (e con il mio 21) per un lavoro così compiaciuto e inutile mi sembrano francamente troppi.
State dando, secondo me, un tono epico e a tratti da libro cuore ad una vicenda fin troppo banale.
E’ impossibile schierarsi così nettamente. Di certo risulta assurdo che l’opera di Adalberto sia stata messa in catalogo e poi censurata. Prendersela con le curatrici è comunque troppo facile. Penso che per trattare, o anche solo sfiorare, un argomento così delicato ci sia bisogno di assoluta chiarezza. Mi chiedo se le motivazioni dell’artista siano state convincenti o meno.
Capisco che può essere difficile per chi non è predisposto mettere da parte i pregiudizi, azzerare le proprie conoscenze, anche riguardo al nazismo, e dare ad una svastica la stessa funzione che può avere una pistola giocattolo agli occhi vergini di un bambino: può suscitare pensieri buoni o, se si ha il coraggio di ammetterlo, cattivi. Il bambino può distruggerla sotto i piedi o raccoglierla e simulare l’uccisione del padre. Quest’apertura mentale possono averla soltanto i bambini e le persone intelligenti, e le curatrici non sono più tanto giovani.
Adalberto, per essere liberi occorre coraggio, tu ne hai una dose e spero che continuerai ad averne.
La corona del genio la vincerà il più “buono” e farà una statua di carta riciclata a piazza politeama accanto al carro di santa rosalia, per poi bruciarla per san giuseppe.
VITTIME
Ancora una volta il nazismo miete delle vittime:
-adalberto abbate, depredato della propria identità e libertà d’espressione;
-le curatrici del genio, depredate del proprio potere di censura.
Leggo: “Adalberto Abbate represso per aver utilizzato un simbolo nazista…”
Sono un pò confusa, in questa faccenda chi sono i nazisti? Chi sono i buoni? chi sono i cattivi?
La società impone delle regole, dobbiamo assolutamente scoprirlo!
Vorrei prima esprimere la mia solidarieta’ ad Adalberto,artista che ho avuto il piacere di conoscere durante un’esibizione Romana…
Avrei voglia di dire molte cose sull’accaduto,di difendere la sua opera dalla censura,di affrontare e denunciare la situazione di totale ignoranza e qualunquismo della nostra epoca etc….
Ma in realta’ credo che l’opera di Adalberto abbia gia’ compiuto una sua “missione”….,cioe’ smascherare tutti i limiti,le contraddizioni e l’ipocrisia di un’oranizzazione”giudicante” che i valori dei simboli che ha censurato ricorda e riutilizza!
questa notizia bella o brutta che sia dovrebbe anche uscire su exibart on paper se non in copertina!!!
luca e antonio invece dovrebbero fare qualcosa !!!
il lavoro deve uscire da palermo “non lo meritano”!!un saluto e aspetto di vedere !!
Onori ad ADALBERTO ABBATE
Che ha avuto il coraggio di farsi promotore di un omaggio alla “grandezza e forza” del nazismo, quale strategia politica che “più limpidamente” ha promosso il suo disegno di intervento sociale, come afferma lo staff direttivo e curatoriale della rassegna palermitana.
Basta con questa cultura in mano alla sinistra, che in questo caso sfrutta il denaro pubblico di un’amministrazione di Destra per negare poi la fruizione di opere che si allontanano dalla moda e del mollicciume imperante.
Abbate ha avuto il coraggio di non camuffarsi dietro il sarcasmo il gusto beffardo o quant’altro ma di uscire allo scoperto sapendo di rischiare l’esclusione delle sue opere ad opera di una censura che guarda caso non colpisce mai a sinistra.
Per gli amministratori di Palermo: Togliete l’incarico a queste 4 donne e incaricate un Uomo che rispecchi meglio i valori di una cultura sana.
Per la redazione di Exibart: sarebbe meglio ingrandire le immagini dei lavori di Abbate, non potete criticare la censura e poi impedire di vedere bene le opere “incriminate”(a parte un Hitler sbiadito e due svastiche sulle tette, di cui una in senso opposto alla norma, non si vede un granché).
veramente non cera bisogno di questo dibattito per che io facessi vedere il lavoro de adalberto.
1) A gennaio ha partecipato alla mostra “autori/tratti/Italiani” curata da Aurora Fonda e da me a Pirano in Slovenia;
2) il 18 ottobre partecipa a “Italia & Cile”, artisti emergenti, galleria Comunale delle Arti contemporanee di Caserta e a gennaio presso l’Istituto Italo-Latino Americano a Roma. Forse allora Luca dovrebbe fare qualcosa con lui verso nord e perche no Massimiliano Tonelli dargli la copertita di exibar on paper -anche questa è un’idea -no?
VOLEVO DIRE LA COPERTINA DE EXIBART ON PAPER,
sorry
Complimenti a Marco che a differenza di qualcuno ha il coraggio di dichiare quello che è. Prima o poi i veri fascistelli si scoprono. A proposito come mai avete tolto così tempestivamente il mio secondo commento? Tonelli che fai? alla faccia della libertà di opinione! Liberi di dire, di fare, ecc..!anche di censurare così subdolamente? Nessuno mai ti ha insegnato che la furbizia è il surrogato dell’intelligenza? Saluti a tutti, belli e brutti!
Gentile lettore,
come vedi i commenti sono più di trenta ed hanno occupato ben quattro pagine. Nulla è stato censurato -nonostante qualcosa, come le tue idiozie, lo meriterebbero- ma semplicemente i commenti più vecchi sono rintracciabili nelle pagine succesive.
La censura è una cosa grave e spero che la prossima volta che ne sentirò parlare sia per bocca di una persona seria, dunque non per bocca tua.
Ho letto la notizia ed anche i commenti, in qualche caso affrettati.
Io ho avuto la possibilità di vedere il Genio quest’anno come nelle passate edizioni e c’è qualcosa che non mi quadra.
Nel catalogo del Genio di quest’ultima edizione è presente un’opera di Abbate (una delle foto visibili nel sito)con tanto di svastiche, come del resto nell’edizione precedente degli studi aperti in catalogo c’era un’opera con tanto di svastica.
Anche quest’anno come nel 2000 Abbate esponeva una tela con la svastica, unica differenza che nella precedente edizione nella terrazza del luogo dove esponeva le proprie opere sventolava una bandiera rosa sempre con lo stesso simbolo.
Se avessero veramente voluto censurare Abbate perchè mai aspettare tre anni? E poi perchè invitarlo per non fare esporre un’opera già scelta per il catalogo?
Ricordo anche di avere visto, in un’altra edizione, un quadro di un’altro autore in cui era presente Hitler che schiaffeggiava Gandhi, non mi sembra che l’opera sia incappata in censure di nessun genere.
Capisco che leggendo la parola censura d’istinto si tenda a solidarizzare con il censurato e non certo col censore. Ma siamo sicuri che sia andata proprio così? O che Adalberto non abbia colto la palla al balzo per farsi un pò di pubblicità? O che altre storie a noi sconosciute siano dietro tutto questo bailamme.
Il dubbio che entrambe le parti non abbiano detto chiaramente e tutto fino in fondo rimane.
L’idea di Marco di poter vedere meglio le opere non mi sembra malvagia (forse è l’unica).
Per terminare perchè non c’è traccia su Exibart del resto della manifestazione? Magarai c’è qualcosa di meglio da commentare.
Ciao caro Tonelli, noto che finalmente ti stai accalorando. Ti chiedo scusa per la mia idiozia, è colpa sua se non riesco a comprendere quello strano “sistema” che lascia i commenti datati 25.09.03 ed elimina quello del 27.09.03 . Ma lasciamo stare queste dispute sulla relatività del tempo, perchè nè tu, nè io ne saremmo all’altezza. Visto che finalmente ho l’onore di dibattere direttamente con te, volevo suggerirti una PICCOLA cosa. Che ne diresti di dedicare la copertina di EXIBART ON PAPER a te stesso, anziche ad Abbate, così come tanti suoi sostenitori ti suggeriscono? Come? Semplicemente pubblicando a caratteri cubitali il PERIODO che fa da incipit al tuo articolo del 24 settembre 2003 che cito testualmente:”Spesso capita di sorprendersi osservando come il mezzogiorno d’Italia si stia affrancando da una secolare arretratezza e immobilità intellettuale……” .Io non mi sento neanche di commentarla! Ti invito, prima di congedarmi, a non approfittare della mia idiozia per tacciare i mie conterranei(sono del sud)di “immobilismo intellettuale”. Un saluto a te a tutti i lettori e ad Andrea il cui commento condivido totalmente.
Caro anonimo lettore, premesso che non ho scritto io l’articolo qua sopra, bensì una persona che neppure fa parte della redazione di Exibart, non ho trovato offensivo l’attacco del pezzo. Un attacco come un altro per far riferimento ad un episodio che sa tanto, per dirla alla politichese, di Prima Repubblica.
Io, dal canto mio, metto la Siclia subito al secondo posto dopo Roma (la mia città) tra i luoghi che amo di più. Al terzo posto? Napoli. Visto che non sono un leghista?
Spero davvero che questa sia l’ultima scempiaggine che tu voglia inserire in queste pagine
Il Direttore Tonelli è una persona di esperienza nel campo dove lavora e sa quello che deve fare, la libertà è una cosa importante in ogni campo, è importante pure non polemizzare e voler creare cavilli per il gusto di farlo.
Non entro nel campo politico, desidero solo che sia tenuta in considerazione la libertà di pensiero.
Cosa cosa? Ho capito bene??? La notizia l’ha scritta “un’altra persona che non fa neanche parte della redazione”? No, sentite, ho seguito nei giorni scorsi questo squallido dibattito rifiutandomi di scendere in campo – o sarebbe meglio dire cortile? – MA QUESTO E’ TROPPO!
Caro direttore, si rende conto di quello che dice? Capisco quanto sia imbarazzante assumersi la paternità di quell’articolo le cui prime righe, a onor del vero, risultano la cosa in assoluto più scandalosa vi si possa leggere (in tal senso mi dispiace deludere le aspettative di Adalberto Abbate), ma ci ha presi tutti per degli idioti?? (è un aggettivo che le scappa facilmente nei confronti dei suoi lettori). Lei vorrebbe farci credere che il direttore di una rivista d’informazione e di diffusione di arte e cultura pubblichi una mattina – sulla base di una notizia ricevuta “per vie traverse”, cioè dall’artista (parte in causa) – , con tanto di immagini e evidente intento sensazionalistico, un articolo che sin dalle prime battute è scritto per suscitare un vespaio, e che poi lasci al primo che capita – chi, mi scusi? – il compito di scriverlo? E come se non bastasse lo firma “Exibart” (che dovrebbe significare” la redazione”)? Via, direttore, si assuma la responsabilità delle sue asserzioni, o preferisce anche lei ricorrere all’anonimato? Di certo non può attribuire quelle righe a nessuno dei suoi collaboratori che non le abbia scritte (non credo che qualcuno si presterebbe, o si?) e dunque?… non resta che intestarle a una vaga, improbabile “persona” che non fa parte della redazione! Io mi chiedo sinceramente di fronte a cosa ci troviamo? Di che razza di sito per l’arte si tratti: Eppure io stesso l’ho letto spesso e ingenuamente convinto di essere di fronte a una rivista di una certa attendibilità…
Anch’io, come Andrea mi domando come mai Exibart non abbia pubblicato una sola parola sul Genio di Palermo, che io mi sono goduto per quattro bellissime giornate, e sul quale le voglio mandare il mio giudizio, condensandolo in un solo aggettivo: eccellente. Le tre ottime curatrici (ma credo che lei lo sappia bene) hanno lavorato anche stavolta con la professionalità, la bravura e la sensibilità che le hanno sempre contraddistinte. Non sarebbe doveroso che la sua rivista ci informasse su tutte le buone manifestazioni d’artein giro per il nostro paese? Non ce ne sono poi così tante. Se non sbaglio una delle curatrici è anche una sua stretta collaboratrice, capo redattrice per la Sicilia! Come mai è stato così solerte a prestare fede alla versione di Abbate e non si è quanto meno fatto venire un dubbio, avendo, suppongo, stima e considerazione per le responsabili della rassegna? Io le conosco e apprezzo da tempo. Per chi abbia un minimo di dimestichezza con le cose d’arte e col contemporaneo, non ci sono dubbi che siano lepiù qualificate (per la Sicilia poi, in assoluto) ma non sta a me tessere gli elogi – peraltro superflui – di Paola, Ida ed emilia. Rimango invece assai colpito della superficialità con cui lei assolve il suo compito di giornalista e direttore! Ma, dico? Lei e quanti altri si sono precipitati – firme in qualche caso un po’, ma solo un po’, più note – a difendere la causa del “povero” Abbate, ma l’avete letta la lettera di adalberto Abbate? italiano a parte. Ma vi sembra che se ne possa cavare qualcosa di sensato, o che da sola non basterebbe a screditarne l’attendibilità, anche d’artista? Definire le sue idee confuse mi sembra fin troppo gentile, deliranti forse sarebbe già più appropriato: Ma la vogliamo smettere di difendere sempre questi giovani artisti ad ogni costo, anche quando non hanno la capacità, né lo spessore di sostenere con un pensiero lucido, consapevole e maturo le loro stesse operazioni? Ma che ben venga, una volta tanto, una seria, determinata presa di posizione da parte della critica e che per una volta tanto gli artisti si assumano la responsabilità delle cose che affermano, anche quando non sanno esprimersi.
Giacomo
caro amico,
secondo le nostre statistiche questa segnalazione ha ricevuto 1015 visite ed avrà fatto parlare almeno altrettante persone. Dunque visibilità al Genio -sebbene su un tema scottante- c’è stata eccome. Visibilità gratuita, peraltro; mica a mille euro.
Andando oltre. La scelta dell’agenda, la scelta di cosa parlare e di cosa no è difficile. Ci sono sempre circa 900 eventi allestiti contemporaneamente in Italia. Non credo di dovermi giustificare con lei su quelle che scelgo e su quelle che casso, manco fosse un lettore che paga l’abbonamento da sostenitore…
Le strutture informative in Italia sono molte, la prego -se non trova qualcosa qui- di evitare insulse polemiche e di andarlo a cercare altrove.
Tutte le altre sue farneticazioni, sebbene ben ordite e preconfezionate, non sono degne di una risposta. Facciamola finita e passiamo alla polemica successiva per favore.
Il discorso di Abbate mi è sembrato molto lucido e il fatto che qualcuno possa non comprendere le sue dichiarazioni, o cerchi di sviare il problema di fondo, non fa che confermare la tesi dell’artista.
Ma è possibile poter vedere in questo sito le opere di ABBATE un pò meglio di adesso?
Certo che non bisogna sviare il problema di fondo. Ma, visto che la CENSURA è un problema serio, bisogna fugare ogni dubbio e credo sia lecito porsi delle domande, per evitare di liquidare la questione semplicisticamente.
Sperando che si sia trattato soltanto di una non corretta comunicazione tra le due parti.
Caro Adalberto, dopo divieto di esporre le tue opere, cosa ti ha spinto a partecipare al Genio di questa edizione?
Perchè partecipare ad una manifestazione organizzata da persone che secondo te utilizzano la censura?
Che reazione hanno avuto gli altri partecipanti appresa la notizia?
Care Curatrici che reazione, secondo voi, avrebbe potuto creare l’opera di Abbate qualora fosse stata esposta?
Non pensavate che si sarebbe potuta creare maggiore polemica vietando di esporre l’opera?
Nella vostra manifestazione ogni artista non è responsabile di quello che esprime in prima persona?
…giacomo mezzogiorno e’ un amico intimissimo delle tre grazie!!
dato che valuta la manifestazione in base alla sensibilita’ delle tre curatrici!!
la qualita’ dell’organizzazione e’ discutibilissima!!
E’ chiaro che non ha parlato con nessuno degli artisit presenti negli spazi!!
perche’ sputavano continue lamentele!!
la prossima volta approfittate degli artisti presenti negli spazi!!
conversate,interagite o statevene a casa a chiacchierare con le vostre sensibili amiche!!
che dolcezza dal mezzogiorno!!!
rispondete a questo andrea!!
poverino vuole capire e farci capire!!
mi commuovono le figure mediatrici!!
perche dato che conosci le due manifestazioni, l’artista e le curatrici non andavi a fare a loro le tue domande?a 4 occhi?
mi sa mi sa che nello spazio di abbate non ci sei stato perche se avessi visto i volantini,imonitor dei pc con le scritte di disapprovazione e censura in tedesco,e soprattutto se avessi parlato con lui avresti capito che abbate ha partecipato per poter manifestare e secondo me ha minato intelligentemente la “manifestazione” dall’interno!!
devo anche dire che ho trovato l’artista delusissimo della mancata presenza e risposta di molti artisti che invece di sostenerlo e manifestare lo schifo pensavano a strafogarsi i premi!!
tornando ad un precedente tuo commento non mi sembra un operazione reclame ma…un bel paio di palle!!
una domanda la faccio adesso:
sei per caso un’artista del genio?
perche mi e sembrato di cogliere un pelo di invidia!!
Ciao Adalberto,
My mother also baked swastika cookies but I didn’t think to
photograph it. wonderful picture !!
MAN WOMAN
Enzo mi fa piacere che ti sia commosso alle mie parole.
Avrei parlato volentieri con Adalberto se si fosse degnato talvolta di farsi trovare nel suo spazio.
Sono pienamente daccordo con te su quello che hai detto degli altri artisti.
Spero non ti commuova di nuovo.
La Ranocchia Eva di Stefano la smetta di scrivere messaggi patetici sottoforma anonima. Vero Giacomo?
Adalberto Abbate (Palermo 1975)
Dipinti, foto e piccoli set-scultura: ispirandosi ad un rinnovato Neo Pop impregnato di marchi, simboli e icone consumistiche, Adalberto Abbate delinea un mondo acido e corrosivo, veloce come uno spot, pungente e sarcastico. Ne viene fuori il ritratto contemporaneo di una società incrinata, sul punto di spezzarsi, che nasconde le sue magagne con un attento maquillage formale. La cosa più importante? Salvare le apparenze.
Questo è quanto scritto nel sito del genio,
http://www.sintesicultura.it/genio2003.htm,
tra l’altro difficilissimo da trovare nei vari motori di ricerca.
Ma se avete scritto questo, che coincide con quanto detto da Adalberto, perchè non fargli esporre l’opera?
e’ vero, Adalberto non era mai presente nel suo studio: era troppo impegnato a lavorare al suo “scoop”, a scrivere e-mail a tutti gli amici, a “concertare” con “exibart” le modalita` del suo prossimo lancio sulla scena artistica (evidentemente era poco soddisfatto della sua visibilta’, fino a questo momento… e dire che Antonio Arevalo si prodiga tanto per lui…
Sentite, le vostre frustrazioni d’artisti proprio non mi innteressano. Certo e’ paradossale, ed anche divertente, che io venga sospettato d’essere intimo amico delle curatrici – non ho certo nascosto di avere apprezzato sia la manifestazione che il lavoro di chi ne cura il progetto – quando queste pagine di commenti pullulano di amichetti di Adalberto che sotto varie forme esprimono il loro parere. E mi pare ovvio che ogni parere sia, per sua definizione, di parte. Ma voi proprio non riuscite a tollerare chi ha un’altra veduta delle cose. alla faccia del liberismo!
Ma, gentile – neanche tanto – Direttore, mi rivolgo ancora a lei. A lei che e’ abituato a bollare tutto con la sigla “farneticazioni”, a lei che aggira l’ostacolo, elude le domande e si appiglia al primo pretestuoso argomento per glissare. Lei ritiene dunque che le mie domande non meritino una risposta? Io credo che Lei non l’abbia una risposta! Lei preferisce essere ooffensivo e passare avanti. Ma non sa fare di meglio? Cosa vuol dire “nemmeno se pagasse l’abbonamento da sostenitore”? Il fatto che non pago un abbonamento la legittima a “scegliere” le notizie sulla base delle sue oscillazioni d’umore o alle sue personali scaramucce con questo o quello? Molto deludente! Ma lo sa che l’obiettivita’ e l’onesta’ intellettuale sono – sarebbero – alla base dei suoi doveri professionali? Cos’e’ poi la storia dei 1000 euro?? Mi sono forse perso qualche passaggio saliente scorrendo le 4/5 pagine che mi precedono? C’e’ forse qualche recondito, ulteriore motivo che l’ha spinta a “cassare” le notizie sulla manifestazione del Genio di Palermo, “aspetti scottanti” a parte, come lei li chiama (mi scusi se rido, tanto non si sente)??? La cosa si fa sempre piu’ avvincente! Quasi come in un thriller (di serie B, naturalmente)…. Mi dica, mi dica, Direttore, sono impaziente di capire. Sempre che le convenga. Male che vada potra’ sempre ricorrere a una delle sue solite risposte maleducate e liquidatorie. Come dire? rimango in attesa…
P.S: ha notato una cosa? Il livello dei commenti si fa sempre piu` basso, piu` scadente. Ma forse per lei e` dificile notarlo. E` perfettamente in linea con lo stile di cui Lei stesso fa compiaciuto sfoggio.
giacomo
giacomo, curioso che tu denunzi l’infimo livello dei commenti e poi continui a farne parte a pieno titolo…
Detto che l’agenda setting del mio giornale non me la faccio scrivere neppure dall’editore (figuriamoci dai lettori), se vuoi ulteriori e più approfondite spiegazioni avrai una mia risposta a seguito di una circostanziata email che spero mi vorrai inviare come fanno peraltro tutti quei lettori che voglion manifestarmi perplessità.
Onde, peraltro, consentire al commentario di concentrarsi su successive e più interessanti polemiche. CIAO
giacomo mille storie conosce proprio tutti e tutte!!anceh gli amici dell’artista!!
braccia rubate alla cultura !!
il giudizio verso i commenti rivelano di te una forte convinzione d’essere!!
sai anche che l’artista era a casa a spedire mail e ad organizzarsi con il direttore di exibart……sai pure cosa ha mangiato?
braccia rubate anche ai servizi segreti!!
la finisci di fare il ridicolo e di difendere quelle perdenti !!
Abbate non ha fatto secondo me nulla di viscido ……anzi!!
la mazzata nei piedi se la sono data le organizzatrici da sole!!
la notiziona poi fapiu pubblicita’ a loro povere sconosciute !!
n.b. non sono un amico dell’artista !
grazie vale…per il trafiletto critico recuperato dal cataloghetto geniale!!
ti chiedo :lo hanno scritto dopo aver consultato e incontrato l’artista?
te lo chiedo perche era una lamentela diffusa tra alcuni degli artisti!
mi incazzo poi perche ho raccolto una lamentela : molti artisti venivano richiamati in maniera certo rilassata ad allestire lo spazio come se fosse uno studio con le opere un po distribuite a casaccio, un po di disordine ” artisticio” ma questo non valeva per tutti gli artisti!!
perche altri artisti avevano trasformato lo spazio in gallerie superlusso!!
altri artisti sdirettamente venivano ospitati in spazi superlusso dove l’allestimento era perfetto e per niente confusionario e disordinato!!
in molti studi faceva senso ed era fastidioso pure entrare!!
la giuria avra avuto le mie stesse sensazioni di precarieta di certi artisti, sensazione amplificata dalla bruttezza di alcuni luoghi?
cmq un saluto e un incoraggiamento a tutti gli artisti!! ad exibart “coraggiosa” !!buon pranzo
Ho visto finalmente le immagini incriminate.
E francamente non capisco cosa ci sia da censurare.
Sopratutto perchè quanto scritto nel catalogo e riportato da Valentina, calza a pennello.
Peccato che non possiate vederle.
grazie Adalberto
Marco
Come volevasi dimostrare!
chi e’ che ha scritto “coraggiosa Exibart”?
ciao tonelli!
giacomo
Dopo una breve ricerca in internet ho trovato diversi siti in cui si parla e si vedono le opere di Abbate. Uno per tutti,oltre la exibintervista su exibart, (http://www.piziarte.net/abbate.htm )con una mostra virtuale di Abbate,
in cui Alessandro Riva scrive”…..Adalberto progetta mondi, situazioni, strani teatrini della meraviglia e dell’assurdo il cui fondamento è basato sulla tensione, sul gioco e sull’inquietudine, dove la violenza e il paradosso non sono più, come nel thriller di scuola borghese, il momento di rottura dell’ordine esistente, ma sono la regola del caos quotidiano, quello che fatalmente regge i rapporti di forza tra gli uomini, buñuelianamente sbalzati fuori dal quotidiano per simboleggiare e mettere alla berlina proprio ciò che tutti noi, ogni giorno, ipocritamente viviamo e contribuiamo a creare: un mondo retto da regole che fingiamo di rispettare e di riconoscere ma che costantemente, con la nostra condotta, con il nostro pensiero e con le nostre parole regolarmente e consapevolmente disconosciamo e smentiamo.”
Comunque, non condivido l’Abbate scrittore.
Mi piacciono le opere che ho visto,anche se sono convinto che abbia messo in scena una cattelanata!!
Lo sapevate che è anche finalista al premio Cairo?
stiamo ancora giudicando l’operato dell’artista?
continuiamo a paragonare l’accaduto ad un’operazione calcolata!!
a me sembra orrendo fare dei giri mentali sul problema sbagliato!!
non sono Abbate,Cattelan,Esposito,etc… etc…il problema !!!
chi fa l’artista deve fare l’artista in tutti i modi possibili e immaginabili per smascherare i manovratori inutili del magnifico parco giochi dell’arte!!
Gli artisti possono addirittura sparare cazzate o innalzarsi sopra Dio, moltiplicarsi, Falsificarsi, Autodistruggersi e’ nulla dio cio dovrebbe considerarsi vano o stupido!!
riflettiamo un po sul ruolo dell’artista oggi!!
non attacchiamo loro se i colpevoli li abbiamo sotto mano smascherati!!
sarebbe inutile!!
saremmo inutili !!
concentriamoci sulle opere e leggiamole non come ci dicono di leggerle ma come riusciamo aleggerle commentiamo conversiamo ma non attacchiamoli !!
Ci aiutano a discutere ,di problematiche disparate continuamente ma noi invece discutiamo di loro se sono,fanno,sembrano questo o quello …bla .bla bla!!
quest’opera devo dire mi ha fatto riflettere, anche i commenti e ho trovato il tutto bellissimo perche almeno ci ha fatto comunicare, interagire e confrontarci !!
anche le offese le trovo perfette!!
alla prossima volta !!
cattelan ha fatto le duchapate.
e poi non vedo nessuna cattelanata .
abbiamo l’abitudine oramai di confrontare tutto con cattelan.
Usiamo quello che è successo per discutere dei limiti dell’arte, della censura, e del problema di essere artista, critico, curatore,etc.
proviamoci che dite?
trasformiamo questa pag in un forum ?
_Icht habe es vor zwei Stunden erfahren
_Icht Mochte Hern Abbate sprechen.
Bils bald
Me duele amenudo una herida!
No hace nada.
Hasta la vista Palermo sin ninguna censura.
L’opera di Abbate non è poi questo granché (o come direbbe Fantozzi: è una cagata pazzesca) e solo l’atto scellerato di quelle tre sciagurate la fa sembrare un’opera d’arte.
Le vere artiste sono loro tre?
C’é qualcuno che può far luce nel buio della mia mente?
sono contenta che Palermo pulluli di esperti di arte contemporanea…..severi…..sicuri……cinefili…preparati….e che citazioni.
Ma gli altri concittadini ….mi chiedo…sono a conoscenza….dell’ esistenza di questi sommi personaggi della cultura mediterranea?
la cosa piu assurda e che a palermo o ci organizzano il genio o altre cazzate con artistini regionali o si ascoltano cazzate come quella dellanscita di succursali di musei internazionali come il Gug. o la triennale addirittura, o ancora peggio la nascita delmuseo……… del museo del mediterraneo che neanche e’nato ed e’ gia limitato nel nome.
i cantieri culturali della zisa si sono estinti…sono magazzini vuoti abbandonati,alcuni mal gestiti,segherie,etc.e nessuno dice niente, nessuno accusa questo sfacello.
che fanno ? chiacchierano, si mangiano i soldi,peggiorano la situazione culturale almassimo o la annullano.
Giocano con gli artisti gli danno il contentino ogni anno ,me ne accorgo,li vedo sofferenti, tranne qualcuno che invece e’ contento della situazione…..cazzi suoi.
La sofferenza continua nella musica, nel teatro,nel cinema,nella danza ,etc..
stiammo assistendo aldeclino !!
Onore solamente a chi si incazza contro la politica anticulturale della sicilia che destra o sinistra ha fatto sempre schifo.
Onore a chi la combatte e a chi sicuramente perdera’ la battaglia.
morte celebrale a tutti gli altri.
Parliamo invece di quel nazzista di Abbate. O è meglio far finta di niente?
Anche sette ha appoggiato il nazista! nessuno dice niente , vergognatevi.
Quando la vediamo quest’opera a torino?
ma vi conoscete? vi siete dati una specie di appuntamento? fidanzatini?
bella la mostra a caserta !! italia contro cile mi sembra?
aReA DiFeNdE OgNi FoRmA dI GiUdIzIo…. PeRcHè SuOnA BeNe!
E’ UN’IDEA GENIALE!
mr. Adalberto per quello che hai fatto…….ti amo!
lo sapete che : alla quadriennale non c’e’ uno spazio che propone il fermento artistico palemitano?
Eppure CI SONO I RAGAZZI DI AREA l’unico spazio che SECONDO NOI ha lavorato bene e che non ha ricevuto nessun invito!!
Ma forse avevano chiesto alle tre curatrici e loro …….boh?
cosa ne pensate di questa ennesima mancanza di una manifestazione come la quadriennale di indagine artistica soprattutto italiana?
Organizzatori dormite, Giornalisti dormite,Addetti ai lavori dormite, Collezionisti dormite, Riviste del settore dormite, Curatori dormite, Artisti portate un po di caffe’ ai signori e……buongiorno
Cinquantamila svastiche su Internet
BERLINO, 14 AGOSTO – Cinquantamila svastiche su internet: questa la sconfortante scoperta fatta da una società informatica di Kassel (Assia, Germania centrale).
Soltanto su siti internet tedeschi – ha detto oggi un portavoce della società ‘Only Solutions’ – sono stati scoperti 2 mila websites con simboli nazisti e contenuti di estrema destra. Servendosi di uno speciale programma per il rilevamento di immagini, gli esperti di Kassel nel giro di tre settimane hanno visitato un miliardo di siti internet sparsi in tutto il mondo alla ricerca di simboli nazisti.
L’85% delle pagine online con contenuto di orientamento nazifascista è risultato essere su server americani. Molto presenti sono paesi come la Svezia,, la Finlandia, l’Austria e il Giappone. Proprio ieri il capo della comunità ebraica in Germania Paul Spiegel – nel lanciare un nuovo appello alla lotta contro il dilagare in Germania del neonazismo e dell’estrema destra – aveva invitato in particolare a intensificare la vigilanza per ciò che concerne la propaganda della violenza xenofoba via internet.
SVASTICHE
Niente piu’ svastiche disegnate sui diari di scuola o sui muri, perche’ “grondano sangue”. E’ l’invito rivolto da Francesco Rutelli agli studenti di due licei di Roma durante un incontro sulla Giornata della Memoria……”dietro la svastica c’e’ un disegno mostruoso” (Corriere della sera, 27 gennaio). Detto in altri termini: cari ragazzi, siate meno ingenui; cari professori, insegnate la storia, che diamine, cosi’ avremo meno svastiche e piu’ opere di bene (e il Giubileo non sara’ passato invano). Avrebbe ragione Rutelli se non fosse per il fatto che i ragazzi sanno benissimo quale disegno mostruoso si nasconda dietro questo simbolo (forse pero’ non tutti conoscono da quali profondita’ storiche esso sia stato riesumato da Hitler, perche’, a quale scopo sia stato scelto come icona dal nazismo). Chi disegna le svastiche sui muri fa parte di quella categoria di giovani (e non sono una piccola minoranza) i cui genitori, secondo una indagine Eurispes, indicano negli zingari il gruppo etnico che fa piu’ paura (36,7% sul totale). E forse Rutelli dimentica che ogni giorno in Italia un immigrato viene aggredito e almeno uno su cinque poi muore in seguito al pestaggio subito. Per cui ha forse ragione Lia Levi, autrice di un bel libro dedicato ai ragazzi («Che cos’è l’antisemitismo, per favore rispondete», editore Mondatori) quando dice che “è finito l’antisemitismo di massa, quello «delle persone perbene», mentre rimane quello più becero, razzista e di fondo violento”. Quello dei “bambini cattivi e volgari” di cui parla la ricerca Eurispes e a cui Rutelli vorrebbe insegnare il bon ton.
CRONACHE Il rabbino Kermaier: «Scelta inaccettabile» Pupazzo con svastica in regalo con la Coca Cola E’ polemica ad Hong Kong per il gadget messo in vendita insieme alla bevanda: ha 2 svastiche sul petto
di Carlo Climati
Il rock nazista e neopagano
Perché un discreto numero di ragazzi risulta attratto dalla Germania hitleriana e dai suoi tristi ideali? Certi giovani sono davvero razzisti, violenti, antisemiti e guerrafondai?
Una cosa é certa. L’immaginario nazista, negli ultimi anni, ha trovato terreno fertile nel mondo giovanile, attraverso una serie di fenomeni che vanno dall’abbigliamento alla musica rock.
Tutto é cominciato verso la fine degli anni settanta, con l’avvento della moda “punk”. Fu in quel periodo che i ragazzi recuperarono la svastica, come emblema da dipingersi addosso o sulle magliette. Ma contemporaneamente indossavano la falce e il martello, per testimoniare l’annullamento di ogni ideologia.
Sono soprattutto gli anni ottanta e novanta a segnare l’affermazione degli ideali nazisti. Un buon numero di complessi rock, nella corrente dell’heavy metal (metallo pesante), si dichiara neopagano e rilancia le antiche teorie della razza ariana. Un caso clamoroso é quello del norvegese Count Grishnackh, leader dei Burzum, che ha dichiarato: “Stiamo assistendo a una cancellazione della razza nordica in favore di una internazionalizzazione. Una bastardizzazione della nazione, delle razze e delle culture. Io sono orgoglioso di essere un uomo bianco di razza ariana, con una figlia bianca ariana che ha anche una madre della sua stessa razza. Sono fiero dei miei occhi blu, dei miei capelli biondo scuro e della mia pelle bianca. Io amo solo la mia razza, la mia cultura pagana e la mia terra, la grande e orgogliosa Norvegia” (da un’intervista di Svithjob (trad. Pino Magliani), pubblicata sulla rivista “Flash”, settembre 1994).
In un’altra intervista, Count Grishnackh ha aggiunto: “Ci sono voci che dicono che io sia un nazista. Bene, non lo sono. Sono un uomo del Nord con un’ideologia norvegese, la morale dei Vichinghi. Io non odio le altre razze. Amo la mia e la voglio tenere bella e pura. La svastica non è altro per me che l’anello di Thor scagliato nell’oscurità della materia. La più meravigliosa arma di sempre. E’ il dio degli ebrei che ci ha oppresso con il suo ‘giusto e sbagliato’, ‘buono e cattivo’. Questo è il motivo per cui io parlo male di lui e dei suoi inetti seguaci, siano essi giudei o no. Schiacciateli, gassateli, qualunque cosa ma scacciateli dall’Europa, senza nessuna pietà. E non tradite la vostra razza: tradireste voi stessi, perché ne siete parte. Sono fiero di quello che sono, un figlio di Wotan!” (Dal libro di Stefano Marzorati “Autostrada per l’inferno”, Sperling & Kupfer Editori).
C’è, poi, il caso dei Darkthrone, che sul disco “Transylvanian Hunger” hanno scritto: “Chiunque osi parlar male del suddetto album sarà giudicato per il suo comportamento giudeo”. La casa discografica del gruppo, in seguito, ha chiesto pubblicamente scusa per l’oltraggio (notizie pubblicate in un articolo di Luigi Coppo sulla rivista “Flash”, aprile 1995).
In Italia ci sono i Deviate Ladies, che si dichiarano “cultori della razza bianca unica e dominatrice”. Il loro cantante, A.G. Volgar, ha tra le sue letture preferite il “Mein Kampf” di Adolf Hitler (notizie pubblicate sulla rivista “Metal Shock”, 15 marzo 1995).
Il mercato del rock nazista e neopagano, nonostante le esagerazioni dei suoi idoli, é considerato perfettamente legale. I ragazzi hanno la possibilità di comprare certi dischi nei negozi specializzati o tramite le vendite per corrispondenza. Si possono anche acquistare poster, magliette, spillette, cartoline e fotografie di questo tipo di “star”.
Se il mercato esiste, vuol dire che ci sono anche i compratori. Ma che cosa spinge i ragazzi degli anni novanta ad indossare ad ascoltare i dischi dei Burzum? La risposta a questo interrogativo si può ritrovare nel desiderio innato di trasgressione che caratterizza da sempre una parte dei giovani.
Viviamo in un’epoca di rovine, in cui ogni tabù sembra essere caduto. Droga e sesso non spaventano più nessuno. Perfino il satanismo, che fino a qualche anno fa era considerato una cosa orribile, tenta di presentarsi nei panni di “religione alternativa”, da tollerare ed accettare.
E allora, che cosa rimane per scandalizzare i genitori, gli insegnanti e i vicini di casa? Solamente il nazismo, le svastiche, il culto della razza ariana dominatrice.
Sul nazismo non si scherza. Adolf Hitler é l’unico “frutto proibito” rimasto da assaggiare, in un Paradiso terrestre che ne ha viste, ormai, di cotte e di crude. Per questo attrae i giovani, trasformandoli in inconsapevoli fans di un’ideologia che molti di loro neppure condividono.
Anche i più accaniti profeti della tolleranza, di fronte al nazismo, diventano dei terribili censori. Pensiamo, ad esempio, a Maurizio Costanzo. In una puntata del suo show ha attaccato duramente il disco di un gruppo musicale nazista, dicendo: “E’ una violenza inaudita. Non potrò mai essere dalla parte di chi giustifica che si possa cantare questa canzone. Io perseguirei legalmente e penalmente l’autore di un testo del genere”.
Se Costanzo si arrabbia, vuol dire che questo tipo di trasgressione funziona ancora. Addio droga! Addio sesso! Ci vogliono le svastiche per provocare mamma e papà.
Attenzione, comunque, a non sottovalutare un fenomeno che può presentare non pochi rischi. Il razzismo, anche se praticato per gioco o per provocazione, è sempre razzismo. Perciò: occhi aperti! Se qualcuno vuole ancora parlarci di razza ariana, diciamo “no”. Aiutiamolo a capire che, al di là della trasgressione, milioni di esseri umani hanno perso la vita a causa di certe penose teorie. E che il mondo ha bisogno di ben altri ideali.
HEIDER IN VATICANO:SVASTICHE E CROCI
Quest’anno, il tradizionale albero di Natale di Piazza San Pietro è stato donato
dalla Carinzia, di cui è governatore il neonazista Haider che sabato prossimo
sarà ricevuto dal Papa.
Alle proteste che da molte parti sono state sollevate, il cardinale Sodano ha
risposto che il Papa riceve tutti.
Come mai non sono stati ricevuti i Sem terra brasiliani, le Madri di Plaza de
Majo, i gay?
Come mai il Vescovo di San Cristobal de las Casas, mons. Samuel Ruiz è stato
ricevuto dal Papa dopo tre giorni di anticamera?
Queste scelte ci portano a ricordarne altre. Scelte di un altro papa, scelte di
oltre sessant’anni fa, scelte di segno diverso…Quando Hitler venne in visita in
Italia, Pio XI si rifiutò di incontrarlo. E mentre il Fuher visitava la città di
Roma, il Papa scelse di ritirarsi a Castelgandolfo. Non solo. Dispose finanche
la chiusura dei Musei Vaticani per impedire ai nazisti di mettervi piede. E di
fronte alle croci uncinate che sventolavano numerose nelle strade della
capitale, manifestò apertamente la sua tristezza perché a Roma era stata
innalzata una croce «che non era quella di Cristo».
Sono con l’artista che fa rima con naz-ista !Ma non dimentichiamoci delle censure e denunce e processi di cipri’ e maresco…………….mi sa mi sa che ha PALERMO si respira un linguaggio piu crudo da parte degl’artisti!!
Vorrei qualche info in piu su quello che succede a palermo ma forse verro io stesso a toccare con mano!
Tenete duro ragazzi!!
Attenti al Genio che ha usato i soldi di una giunta di ex mafiosi adottati da forza italia!
CULTURA E CENSURA FANNO RIMA MA NON CAMMINANO ASSIEME!!
Una svastica sulla foto di Cuffaro mi sembra una buona idea da suggerire.
E anche sulla valle dei templi circondate dalle villette dei mafiosi abusivi.
MA se guardiamo bene il simbolo della trinacria non e’ gia una svastica?
Good luck !!
HO CAPITO BENE !!PRIMA censurano e poi si scopre che lavorano per i cagnolini di BERlusconi…. che schifo……che vergogna …….ma cosa racconteranno ai loro figli delle loro scelte?
Questi curatori pardon curatrici sono come il rafanello rosso fuori e bianco dentro!
!VERGOGNA!
!VERGOGNA!
INDEGNO SU FLASH ART LEGGO : MENSIONE AD UN GRUPPO DI RAGAZZI CHE HANNO CREATO UNA CONTRO MANIFESTAZIONE “CONTRO GENIO” !!
RIESCONO AD INGLOBARE TUTTO SOTTO LE LORO BRACCIA E A FARLO PERDERE DI VALORE!!
E POI SULLA PUBBLICITA in rivista SOLO I NOMI DEI CURATORI E GLI ARTISTI?
ANCHE SU ALTRI GIORNALI LA STESSA FECCIA!!
FLASH ART FA SCHIFO E POLITI E’ UN IGNORANTONE UNICO!!
E TUTTO UN MERCATO DI LIBRICINI SU QUELLO E SU QUEST’ALTRO!!
MA PERCHE NON RISPARMIA CARTA!!
E VOI VI LAMENTATE DI CIO’ CHE LEGGETE!!!
BASTAAAAAAA!!!
Qualcuno mi spieghi perche non dovrei trovare offensiva “l’opera ” di abbate?
Dio mio!!
Caro ADALBERTO
visto che ci tenevi tanto a proporre quest’opera, ingiustamente censurata, perchè non l’hai presentata al Premio CAIRO?
O forse c’è censura anche li?
Caro Maurizio !
come dicevano i cinesi io non so perche’ ma tu forse sì!
Posso fare una previsione ?
Secondo me tra un po si assistera’ ad un fenomeno: si vedrano comparire svastiche in parecchie opere di artisti palermitani!
Spero di sbagliarmi!
un’altra cosa…secondo me nessuno te lo caghera’ mai questo tuo lavoro i frutti li raccoglieranno altri.
I miei saluti e tanto rispetto !
e buona fortuna
Sono stato al cairo ti avevo votato!
bellissima la sculturina con l’incidente ma non la immaginavo tanto piccola perche’ su arte
in foto sembrano diverse.
Eri all’inaugurazione?
ma chi le conosce ste’ 4 che censurano pure per farsi reclame !
sapete il detto: chi sa fa’
chi non sa critica
chi non sa criticare insegna
forza stupide che i fiumi sono in piena potete stare a galla!
c.a.s.a. mi manchi!
Hello Adalberto. We put in your pics on the friends of the swastika at the
bottom of the page http://www.manwoman.net/swastika/swastika3.html.
thanks ManWoman
Salut!
je ne comprends pas?..
..je n’aime pas!
non ci crederete ma ho indovinato la previsione!
auguri di cuore di bonne chance a uno in particolare…
Ma quando risentiro’ tremare la terra?
che noia .serena
Paola Nicita non abita più qui?
alla galleria fabio sargentini avevo visto tutti i dittatori in bella mostra !
mancavi tu!!
Adalberto quando vedremo la tua opera da AREA?
tienici informati
Adalberto è il male assoluto.
i love ada
Adalberto mi deludi, sei caduto proprio in basso, visto che ti fai prendere in giro anche dai Saccardi.
Ragisci.
Dì qualcosa di nazista!
Noto che molti punzecchiano Adalberto e questo è normale.
Mi da più fastidio vedere lo sfottò da parte dei Saccardi.
In qualche commento di un pò di pagine fà si chiedeva se c’era stata solidarietà da parte degli altri artisti del Genio.
Questa è la desolante risposta.
Ho letto piacevolmente tutti i commenti ! Il mio umile in aggiunta: mi sono accorto ancore di piu’ durante quest’ultimo passaggio a Palermo che tra artisti non c’e’ scambio culturale non si cresce assieme non c’e’ confronto ma invidia, stupida competizione, arrivismo e la cosa peggiore non si sanno schierare .
Forse e’ la fame che porta all’arrivismo o forse e’ anche un po di provincialita?….solo un po’?………tanta mi correggo tantissima provincialita’ perche’ bastava girare per gli spazi espositivi del genio per incontrare artisti di corte con la puzza sotto il naso, altri buffoni, altri ancora ridicoli vestiti come a carnevale, altri ignoranti e banali come non mai, altri ancora non saprei.
Si pensava insomma puerilmente piu a presentare il proprio ego ……invece di preoccuparsi di sostenere il proprio operato con idee valide e intelligenti
vedendo i selezionati al “genio di palermo” di questa fine estate ho capito i selezionatori! ho capito l’operazione di distacco di Abbate per il quale nutro adesso un enorme ammirazione.
Sono tristemente daccordo con “Giovanni” perche’ si puo’ non essere daccordo tra artisti ma solidali sempre soprattutto quando viene negata ad un di loro la possibilita’ di comunicare!
E se non solidali almeno non stupidi ma assolutamente rispettosi !
E’ un lavoro serio quello di fare l’artista ..prego per molti “GENII” astenersi !
Caro LUCIO, il genio è finito da 2 mesi eppure ancora se ne sente parlare.
Ne ho sentite di tutti i colori: merda agli artisti, alle curatrici, agli spazi espositivi, insomma merda al
genio-tutto…oppure meraviglia!
Insomma, la manifestazione non è un evento di chissà quale importanza, tuttavia te e quelli come te non fate altro che articolarne parole, discorsi su discorsi, stronzate sopra stronzate! mi chiedo: invidiosi voi?..o talmente annoiati e privi di interessi da preoccuparvi ancora degli indumenti degli “artisti” e bla bla bla?
Si è vero l’opera di Abbate non è stata esposta tutta, censura? in realtà non sappiamo come sono andate effettivamente le cose, non sappiamo che discorsi ci sono stati tra l’artista e le curatrici, certo però è facile mettersi dalla parte del “censurato”…fa notizia!
Per quanto riguarda tutti gli altri artisti, anch’io non ho trovato chissà quale genialità, malgrado ciò, qualche spunto interessante veniva fuori… e dobbiamo ammetterlo. MA TU SEI UN’ ARTISTA?
CARO ALESSANDRO NON SI PARLA A 50 ANNI PER INVIDIA, E SE SAPESSI DARE UNA LETTURA ATTUALE DELL’ARTE CONTEMPORANEA DOVRESTI OSSERVARE TUTTO !!ANCHE L’ABITO CHE OGGIGIORNO FA ANCOR DI PIU IL MONACO!!
PER ABITO CERTO NON INTENDO SOLO INDUMENTI MA TUTTO IL CONDIMENTO CHE ASSIEME AL CONCETTO…….QUANDO C’E’ .SI PRESENTA AL FRUITORE!!
PER QUANTO RIGUARDA LA MANIFESTAZIONE IO LA CONOSCO SOLO PERCHE’ PASSO DA PALERMO PROPRIO IN QUEL PERIODO!
PERCHE…. DIO MI FULMINI SE NE HO MAI SENTITO PARLARE AL DI FUORI DELLA CITTA’ SICULA DAGLIADDETTI AI LAVORI CHE PER’ALTRO SCONOSCONO LE CURATRICI!
CONOSCO ABBATE PERO’ FORSE UNO DEI POCHI ARTISTI SICILIANI CONOSCIUTI E VALIDI …….HO LETTO LA CRITICA SUL CATALOGO…E POI NON HO VISTO I PEZZI !!
COME LA CHIAMI TU !!
METTIAMOLA SU UN’ALTRO PUNTO DI VISTA :
E SE ABBATE FOSSE STATO DAVVERO UN ARTISTA NEONAZISTA NON GLI SI DOVEVA DARE ALCUNA POSSIBILITA’ COMUNICATIVA?
VIVIAMO IN UN EPOCA DI CENSURE ETICO-POLITICHE NAUSEANTE .
SI CONTINUA AD ATTACCARE CHI SI E’ GIA ARRESO E NON SI RISCHIA A PESTARE “PROPRIETA’ ALTRUI”
L’ARTE DIVENTA SEMPRE PIU EDUCATA E INUTILE ALCUNI CURATORI DOVREBBERO RIMANERE A CASA!
PRIMA DI COMMENTARE BISOGNEREBBE PREPARARSI SULLA LETTURA DELLA PRESENTAZIONE DI UN EVENTO CULTURALE!!
IL GENIO E ‘ ….E TUTTI LO SANNO UN FALLIMENTO !UN PO COME E’ UN FALLIMENTO LA GESTIONE CULTURALE PALERMITANA CHE FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI!
E POI SONO CONVINTO CHE UNO DEBBA SCHIERARSI SEMPRE NON SOPPORTO CHE TU DICA :
NON SI SA ALLA FINE CHI DEI DUE ABBIA RAGIONE IL CENSORE O IL CENSURATO !
MA DOVE VIVI !HAI TUTTO IL DIRITTO DI COMMENTARE ..MA CHE BUONISMO FALSO E DI MERDA!
Caro Alessandro se conoscessi minimamente l’artista avresti capito che quello che ha fatto non lo ha fatto certo per fare notizia!
Lucio ha totalmente ragione.
e poi dici che le stronzate le dicono gli altri. mah,addio a mai piu’
Carissimo LUCIO non ti scaldare in questo modo …e poi dai non sei tanto vecchio, 50 anni non sono così tanti…certo non sono neanche pochi! E non te la prendere se ti ho dato dell’invidioso, voleva essere una banale provocazione, evidentemente ti sei sentito attaccato. Tranquillo.. invidioso o no, non me ne può fregar di meno!
Ma…leggi bene quello che scrivo(forse eri senza occhiali)non mi sembra di avere osannato il Genio di Pale3rmo, ne tanto meno le curatrici, noto semplicemente con stupore che del Genio se ne continua a discutere.
Se Abbate fosse stato realmente neonazista (per fortuna non lo è)e io fossi stato un curatore…no, non lo avrei fatto esporre,perchè moralmente non mi sentirei di appoggiare per nessun motivo certe ideologie e malati fanatismi…e il bigottismo non c’entra.ESISTONO LE PERSONALI!
Ma il punto non è questo…incomprensioni? parole dette male? chissa! rimane il fatto che “censurato” e “censuratori” si conoscono da molto tempo e la svastica nelle istallazioni di Abbate è sempre stata presente. Se hai seguito le edizioni precedenti del Genio, ricorderai la grande bandiera con il simbolo esposta dall’artista.
Io non mi schiero da nessuna parte non per falso buonismo, ma perchè sull’accaduto non c’è chiarezza anzi è tutto molto confuso.
E poi sono daccordo con te quando dici che Adalberto è un artista valido e aggiungerei acuto…ma è anche bello vero Serena?(che la sua sia stata un’ operazione calcolata è ridicolo pure pensarlo,ed io non l’ho mai scritto.Anche tu problemi di vista o non sai leggere?)Tornando a noi caro Luca ah!perdono Lucio, ti porgo in anticipo le mie scuse nel caso ti fossi nuovamente offeso e ti mando i più cordiali saluti!
se sei gay chiamami.
bravo acuto e carino ma secondo te ..dovevo notarlo solamente perche carino! che battutine maliziose da microcefalo !
e tu come sei cosi magari potrei cambiare opinionesul tuo conto
no comment ! rileggiti e vedi se mancano ame gli occhiali!
scusate sono un’altro.
quello meno ridicolo e bigotto.
mi e’ piaciuta la disputa ma come fa a non sapere nenanche quello che scrive il mio omonimo.
contento lui . Non fatelo risvegliare dal suo mondo che tanto non fa male se parla parla e non curera’ mai un evento. fortunatamente.
beh…effettivamente la tetta è nazista.
L’artista lo conosco personalmente e le sue idee non sono naziste.
L’artista non lo conosco personalmente e le sue idee sono naziste?
Resta il fatto che vedo e penso che la tetta è nazista…potrei pensare anche il contrario..o no!Almeno penso e non di fare politica..ma di continuare a scrivere messaggi sensa senso,ma non per questo potete considerarmi stupido,ma stupito.
Alessandro ho la tua stessa capacità di critica!
ricercando su search di exibart “cipri e maresco” non ho trovato alcuna notizia eppure meriterebbero uno spazio enorme in un portale d’arte internazionale come exibart!!
siete daccordo ?
propongo un’ intervista almeno alla direzione!
Approfitto di questo spazio perche molto frequentato!
ciao
Paolo che sei un …….. si intuisce.Se becco te e Abbate vi riempo di randellate sui denti.
bellissima la nuova tipa di adalberto!
Sono solidale con Adalberto, anche se avrei preferito che scegliesse di non partecipare al Genio.
Così l’hai solo legittimato.
Se inviti un’artista ad una mostra lo fai esporre qualunque cosa porti, in quanto responsabile delle proprie azioni.
Se si ritiene l’artista immaturo o incapace non lo si invita.
Se non si capisce ciò non si curano mostre ma ci si occupa al massimo di ristorazione (vedi pane e panelle anche se dubito sappiate farlo).
va bene va BENE MA A CURARE DOVREBBE ESSERCI GENTE CAPACE ,INTELLIGENTE, FERRATA,PREPARATA SICURA,PRONTA A LOTTARE SPALLA A SPALLA CON L’ARTISTA !
PERCHE SI SA SENZA L’ARTISTA IL CURATORE PUO STURARE CESSI.
E INVECE MI SEMBRA CHE I RUOLI A PALERMO SI SIANO INVERTITI!
R CHR GLI ARTISTI SI FANNO ADDOMESTICARE BRAVO ABBATE SOLO PERCHE SEI USCITO DAL MUCCHIO POI PER QUANTO RIGUARDA IL LAVORO COMMENTERO’ QUANDO LO VEDRO INTERAMENTE.
GUARDATEVI : THE BELIVER, AMERICAN HISTORY X,AMEN,CONSPIRACY, SCHINDLER LIST,MUSIC BOX,STURM TRUPPEN,LA GRANDE GUERRA,IL PIANISTA,IL GRANDE DITTATORE,I RAGAZZI VENUTI DAL BRASILE,INDIANA JONES,ROMA CITTA’ APERTA,LA VITA E BELLA ,FUGA PER LA VITTORIA,ETC. ETC.
IO SONO PIU CHE SOLIDALE CON L’OPERA !
cara marina, intanto abbate non è stato invitato al genio, ma è stato lui stesso a presentarsi alla selezione x la PARTECIPAZIONE. Inoltre le curatrici inizialmente favorevoli al lavoro dell’artista (dunque alle swastike) hanno poi cabbiato idea. Non si sa cosa abbia loro fatto cambiare opinione, sta comunque il fatto che l’artista non abbia mai espresso nulla sull’argomento in questione, o se l’ha fatto nessuno ci ha mai capito niente. sbaglio???
A me sembra che l’intento del suo lavoro si spiega gia’ abbastanza attraverso il lavoro che intravedo qui in alto sulla pagina!
So che non e’ tutto nella sua interezza ma da quel poco che molti hanno visto e’ nato una duscussione a mio parere rara!
Potere che hanno solo poche ..pochissime opere con una valenza ipercomunicativa!
Si continua a dire che non si capisce Abbate neanche quando ha spiegato il lavoro..ma ..anche se a me non e’ capitato parlando con lui..forse si dovrebbe amplificare alcune capacita’ atrofizzate del cervello per capire attraverso l’opera l’artista e la sua denuncia o la sua più raffinata provocazione.
Va bene leggere commenti divertenti e sarcastici e anche altri politicamente corretti ma puerili e ignoranti proprio no!
Non sono costruttivi per la mente e per chi li fà.
dice bene chi ha scritto su exibart:
“…L’assurdità del provvedimento non meriterebbe commento…”
brava exibart .
Che pena Exibart, forum d’arte aperto a ogni sciocchezza.
Ma ancor più pena fanno i numerosi CRITICI che hanno scritto le loro scempiaggini di commento a questa notizia idiota, per sostenere il loro pupillo.
Gente che qualcosa conta nel mondo dell’arte in Italia e che, scopriamo qui, non sa pensare, ragionare, argomentare.
Che fesseria è diventata l’arte italiana.
Che cosa superficiale, per persone che vivono alle spalle della società senza dare nulla in cambio…(idee, creatività, visioni, miraggi, prospettive nuove, ipotesi di crescita…).
Il giochetto della PROVOCAZIONE è un’espediente frusto. Anche i bambini deficienti ne sono capaci. I critici italiani sembrano non averlo capito ancora però.
Che tristezza che fate con i vostri interventini di sostegno su queste pagine, all’artista bambino immaturo del momento.
Dite qualcosa di interessante!!!
E’ l’arte che ve lo imporrebbe. Ma non ve ne accorgete?
Avete una responsabilità enorme.
Pensavate fosse solo un’attività salottiera per persone sfaccendate con qualche gusto estetico e qualche talento per il contatto interpersonale? Vi sbagliavate.
Il vostro ruolo è adesso a rischio. Dopo queste ennesime prese di posizione superficiali e cialtrone, forse nessuno riuscirà più a prendervi sul serio.
Il problema è forse che mancano persone intelligenti nel mondo dell’arte contemporanea.
L’arte sembra morta. Speriamo che la brace sotto la cenere non si spenga del tutto. Ci siamo arrivati molto vicini.
Buon natale!
Quanto m’avete annoiato! ancora a commentare quest’opera, al di là di tutto, di così scarso interesse…..
quanto alle curatrici, credo che sia comodo ed eccitante per tutti gridare al censore, ma è evidente che qualcosa di meno banale deve averle indotte ad assumere una posizione determinate e per nulla comoda. Per quanto ne so conoscono molto bene il lavoro di Abbate, e da tempo. E soprattutto non sono delle sprovvedute.
Ma se proprio ci tenete, continuate a sollazzarvi intrattenendo questo ormai ridicolo “salottino” da quattro soldi.
Buon Natale
Penso e penserò sempre che l’espressione creativa sia libera. Ovviamente critici e censori esisteranno sempre ma se la motivazione per la propria opera è forte tutto ciò che loro potranno fare non sarà altro che renderle onore.
Ciao e Auguri
già! “se la motivazione per la propria opera è forte”…… non mi sembra che sia questo il caso, però. peccato!!
E’ forte !! fidati solo per te non lo e’!
sei il mio preferito!!
quanti pagliacci invidiosi leggo tra queste righe!
resisti!
ancora censure…
e’ vero che per organizzare il genio le organizzatrici hanno leccato il culo alla giunta di forza italia!!
la politica mi chiedo….e’ una piaga per la cultura o la cultura scende a compromessi con la politica !!
e poi si parla di Provenzano!!
A palermo chi gestisce la cultura ha dimostrato a pieno titolo di avere le mani in pasta e di non volere alle proprie manifestazione chi puo’ far lievitare il pane!!
brave !!
la cultura è sempre stata strumento per far politica. Anche nell’antichità, che discorsi.
Quando un’esposizione politicamente scorretta?
…belle tette…!
È passato quasi un anno
ma non mi pare che Adalberto abbia esposto quest’opera da qualche altra parte
PERCHÈ?
” PAURA ” semplicemente ” PAURA”
ADALBERTO che fine hai fatto?
Qualcuno ha visto quest’opera esposta da qualche parte?
io l’ho vista al flash art fair, troppo bella la nonnina.
ma le altre foto?