10 ottobre 2003

Roma, addio alla stele di Axum

 

di

A 57 anni dal primo accordo (il trattato di pace Italia – Etiopia del 1947) la stele di Axum prende perdavvero la via dell’Abissinia. Velate proteste all’interno del Governo (essenzialmente da frangie di AN) e silenzio diffuso. Alla fine del mese di ottobre le 160 tonnellate di roccia verranno collocate in una buca già scavata nella città sacra di Axum.
E’ un giorno di lutto” ha dichiarato Vittorio Sgarbi. Questa volta siamo con lui.

articoli correlati
axum, i nostri scoop del 2001
Biglietto di sola andata per la Stele?
Stele di Axum: la svolta?

[exibart]

8 Commenti

  1. Siamo i soliti fessi. Ha vinto (come spesso accade) la demagogia terzomondista. Peccato che americani e francesi non si sentano di fare altrettanto con le centinaia di capolavori della nostra storia dell’arte che si trovano nei loro musei. Continuiamo a farci del male…

  2. alessandro mi fa piacere la tua presa di posizione. cerca -per quanto ti è possibile- di segnalare con egual sdegno questa bestemmia culturale sulle importanti testate di cui sei collaboratore.

  3. Siamo strafessi…!!! Ancora una volta il silenzio e l’omertà politica e quella degli “intellettuali” collusi col potere ha fatto in modo di sottrarci un bene culturale che comunque ha una propria storia, anche se geograficamente non ci appartiene, ma culturalmente oramai si. Anche tanti capolavori italiani sono all’estero più o meno illegalmente esportati, o frutto di rapine e saccheggi del passato. Ma nessuno si sogna di restituirli. Forse l’unico che ha contato in tal senso è stato Rodolfo Siviero…ma erano altri tempi!Oggi il Louvre o altri musei non si sognerebbe mai di restituirci le opere italiane che possiede, certo non la “Gioconda” di Leonardo che egli donò a Francesco I e che di diritto appartiene alla Francia.

  4. Sono in totale disaccordo con i precedenti messaggi. Non esiste alcun legame tra la situazione della stele e quella della Gioconda (la committenza era francese, la Francia non deve restituirci niente). D’altronde il comportamento sbagliato di altri non qualifica come “fessi” chi -per una volta- fa un gesto corretto. La stele di Axum non appartiene per nulla alla nostra cultura, e’ stata derubata dai fascisti agli etiopi (gia’ gassati, ricordate?); quanto alla storia dell’ospedale cadiamo nel ridicolo, gli affari hanno “senso” e “valore” se entrambe le parti hanno analogo potere contrattuale, e non penso che questa fosse la situazione nell’Etiopia degli anni ’30. E non si tratta, affatto, di senso di colpa, ma di un minimo di giustizia.

  5. Non sono quasi mai in accordo con Sgarbi, ma stavolta si. Mi dispiace leggere i commenti di alcuni che non volendo bene all’Italia dicono che sia giusto restituire la stele di Axum all’Etiopia. Ma purtroppo siamo una nazione non una patria, e i ricordi dell’Impoero Fascista ancora fanno molto male, non si comprende come quegli intellettualastri comunistacci, non si prodighino per riavere le opere d arte italiane sottratte rubate e trafugate da napoleone e dai suoi compagni, così come invece difendono gli Etiopi.

  6. Ma si rendono conto che in Eritrea fino a pochi anni fa c’era la guerra civile?
    E lo sanno che ad Axum, oltre alla famosa stele, ce ne sono anche altre?
    Che l’Eritrea non ha ne’ fondi, ne’ volonta’ per custodire, restaurare, proteggere opere d’arte?
    Che Eritrea ed Etiopia, sebbene ufficialmente
    non piu’ in guerra, di fatto lo sono ancora?
    (fonte: webpage Foreign Office britannico)

    La stele in Eritrea (assieme alle altre) rischia di finire come i Budda afgani.

    Almeno fin che era in Italia si sarebbe preservata e sarebbe stata un bene artistico accessibile all’umanita’.
    E gli eritrei amanti dell’arte avrebbero comunque avuto a disposizione le altre steli.

    Voglio vedere chi si fidera’ di andare in una zona di guerra per vedere questo monumento.

    Si potrebbero restituire anche i tesori artistici afgani custoditi dal museo orientale di Roma. In Afganistan sarebbero certamente apprezzati ed al sicuro.

    Siamo proprio un paese anticulturale e senza orgoglio.

  7. No,secondo me la stele doveva rimanere in Italia e qui infatti ha ragione Sgarbi.
    Non vedo perchè l’Italia deve restituire il maltolto e gli altri no….
    Forse xchè semplicemente noi la 2guerra mondiale l’abbiamo persa?

  8. La Stele deve essere riportata ad Axum e, anzi, non doveva mai essere strappata dal paese originario. Un’opera d’arte compone un tutt’uno, organico, con l’ambiente che l’ha creata e per il quale è destinata, come ci dice Quatremere De Quincy. In questo caso, la Stele è testimonianza dello scambio culturale degli axumiti con gli egiziani e importante simbolo religioso, infatti, stava ad indicare la presenza di una tomba reale. Pertanto i cittadini di Axum, per 68 annni, sono stati privati di un bene prezioso ed è giusto che l’Italia si appresti a restituirla.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui