31 gennaio 2003

quelli di bologna A spasso per la fiera con il collezionista

 
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. E' il viaggio appassionato e competente di un giovane collezionista romano. L'ArteFiera di Bologna in prima persona...

di

Devo ammettere che preferisco Artissima e Miart, dove mancano le gallerie “classiche” che propongono i nomi storici dell’arte, sicuramente interessanti per i grandi collezionisti, ma meno per me. Dico subito che la divisione netta in due settori dove ci sono gallerie con uno spazio di 100-150 metri quadrati e tutte le altre con uno spazio di 25 mq. mi lascia perplesso. Non contesto il fatto che ci siano gallerie con maggioreArteFiera disponibilità economica che abbiano bisogno di una maggiore visibilità, per cui affittano uno stand più grande, ma avrei preferito che fossero mescolate gallerie con un piccolo spazio con altre dotate di maggiore spazio nello stesso settore.

Tra altri nomi di artisti che mi hanno colpito (sempre giovani) cito Francesco Carone, Corrado Zeni (ottimo pittore che manca di visibilità, nonostante il tentativo di Guidi & Schoen di Genova), Michele Chiossi (bravo in tutto: da No Code di Bologna), Davide Coltro (da La Giarina di Verona), Francesco Simeti (bravissimo, da Minini di Brescia). Più di tutti un altro campano, Francesco Sena, di 35 anni. Chi conosce l’originalità della sua tecnicaFrancesco Carone (bassorilievo e cera sulla tavola) e la maturità professionale (è passato dai paesaggi al figurativo, con un notevole miglioramento qualitativo), potrà darmi ragione. Mi aspetto, tra un po’, grosse collettive (mi ha detto che è stato invitato, insieme a Stefano Arienti, nel prossimo settembre, ad una collettiva di 15 artisti internazionali nel nuovo Museo di Arte Contemporanea di Napoli) ed ottime personali (da Bagnai di Firenze ed altre). Ho visto bene anche Paolo Leonardo ed un altro giovanissimo, Roberto Coda Zabetta. Ottima impressione mi ha fatto una giovanissima pittrice presentata da Sergio Tossi, Sandra Virlinzi. Stefano Cagol ha esposto delle belle foto in un paio di gallerie. I siciliani Bazan, Di Piazza, Di Marco sono bravi, ma, sembra, hanno venduto solo tele di piccole dimensioni e non le grandi in esposizione.Francesco Carone
Tra gli stranieri, bellissimo un tedesco che si chiama Harting Meyer, figurativo, somiglia, nei ritratti, un po’ a Presicce (chissà chi ha cominciato prima ad utilizzare le sfumature: Presicce oppure Meyer?). Mi sono piaciuti i tedeschi Monika Bravo e Mattel Vogel, entrambi fotografi. Luigi Presicce era un po’ in ombra, come tutti gli artisti di Cannaviello, tra cui l’ottimo giovane olandese Bas Meerman. Ottimo l’urbanista Stefan Hoenerloh (dipinge palazzi come Petrus): ha una forza pittorica notevole, ma, è molto caro. I due artisti erano esposti dalla galleria tedesca Voss, di Dusseldorf. Per non citare sempre i tedeschi, mi ha colpito molto la giapponese Yumi Karasumaru .Rielly Pittrice originalissima, quadri di grande impatto emotivo, anche nelle dimensioni contenute. Meriterebbe maggiore visibilità, secondo me.
Un altro artista che mi piace molto è Alvise Bittente, nei suoi disegni tecnicamente perfetti ed originali nei contenuti. Tra gli scultori (si sa che la scultura soffre nei confronti della pittura) ancora da Perugi di Padova, l’inglese che vive in Italia, Chris Gilmour, Pieluigi Calignano (molto ironico) prossima mostra da Colombo a Milano, Silvia Levenson (dalla Bassanese di Biella) e Beatrice Pasquali (utilizzano vetro e cera, rispettivamente). Per la fotografia, trovo notevoli i giovani Luisa Raffaelli, Giovanna Torresin (sempre dalla Bassanese), la Karin Andersen (ha esposto da Cannaviello) l’africano Ousmane Dago ed il “grande” Vik Muniz. Ovviamente anche Sissi e Matteo Basilè. Mi piace abbastanza Robert Gligorov .
Una nota sui nomi più conosciuti: grande effetto e grande vendite per Federico Guida, Papetti e Velasco (cifre altissime). Tanto successo e bellezza per Omar Galliani. Lo spazio più affollato è stato quello di Monica De Cardenas di Milano.Tony Cragg Nessuno vuole più Tino Stefanoni. Buone vendite per Luca Pignatelli, Guaitamacchi e Ryan Mendoza, l’americano di…Napoli, in penombra Pierluigi Pusole (che, tra l’altro, mi sembra ulteriormente migliorato nelle ultime prove), Federico Lombardo, che ora si dedica all’acquerello, con buoni risultati, ma inferiori a quelli ottenuti sulla tela. In penombra Greta Frau, che considero bellissima e bravissima, mi pare un po’ in penombra Livio Scarpella ed Alessandro Busci (ottimo pittore, ma supportato male dalla Jannone che non è abbastanza adeguata con un certo tipo di artisti), Clara Brasca, meravigliosa pittrice (forse troppo ripetitiva?), ma poco in vista. Una parola a parte merita il grandissimo Klaus Mehrkens, stupendo pittore, così sottovalutato dalla critica e dagli appassionati. Meriterebbe che costasse 10 volte tanto! Sembra, con il tedesco, di rifare i discorsi su Gian Marco Montesano , uno dei più grandi pittori italiano sottostimati, che non vende all’estero. Molto strano!
Per terminare, il fotografo e scultore marchigiano Rocco Dubbini . Secondo me è da seguire.

mauro di leo

[exibart]

28 Commenti

  1. Oioi, leggendo e guardando l’articolo per diagonali dev’esser stato un festino piuttosto noioso… e pensare che Politi lo aveva annunciato così bene…

    … nel dilemma sulla precocità delle sfumature tra Presicce o Meyer opterei per gli anonimi disegnatori del neolitico, tanto per non sbagliare… 😉

    e se soffrisse soltanto la scultura in Italia, ci si potrebbe già ritenere un paese privilegiato… e a prescindere inoltre dal fatto, che sono proprio la scultura e le plastiche installative di due italiani come Vangi o Cattelan che provedono attualmente a una straordinaria presenza culturale italiana all’estero… 😉

  2. “un viaggio appassionato e competente” ma che ridere questo articolo, a cominciare dalle immagini messe in pagina…2 foto di carone contro rielly e cragg, per i contenuti poi lasciamo perdere… è un elenco, non c’è uno spunto di riflessione (a parte chi ha iniziato prima le “sfumature” , già che dilemma! inciderà anche questo sui prezzi, chissà …) ma che senso ha pubblicare questi articoli me lo spiegate? a parte quello di farsi una risata!

  3. “Harting Meyer, figurativo, somiglia, nei ritratti, un po’ a Presicce (chissà chi ha cominciato prima ad utilizzare le sfumature: Presicce oppure Meyer?”
    risposta: Gerhard Richter.

  4. Mi fa piacere venire a sapere da Exibart quali sono i nomi degli artisti internazionali invitati nel nuovo Museo di Arte contemporanea di Napoli
    infatti io sono di Napoli e non lo sapevo
    Stefano Arienti di cui ho visto le opere alla Fiera di Bologna mi conferma sempre più di essere un artista sopravvalutatissimo, che non ha mai prodotto niente di significativo
    Chissà chi sono i gli altri artisti Internazionali(?)
    Se qualcuno lo sa può comunicarmelo?

  5. “chissà chi ha cominciato prima ad utilizzare le sfumature: Presicce oppure Meyer?”
    memo:
    …comunque, per la pittura italiana, magari ci sarebbe Daniele Galliano…

  6. certo che di idioti che rispondono ce ne sono parecchi…a cominciare da “alex”, che non è mai stato ad Arte Fiera, o dal pseudoartista fabio carrari fiori che non ha altro modo che farsi un po’ di pubblicità (vi consiglio di andare a vedere il suo sito: rimarrete rabbrividiti sulla qualità delle sue opere!). Non parlo di “blob”, frequente commentatore della…domenica. Se siete così bravi, fate voi il punto della situazione sull’arte contemporanea. Potreste trovare, forse, un nuovo lavoro. L’unica risposta decente la data “filippo”, almeno ha mostrato un po’ di cultura. Io ad Arte Fiera ci sono stata e devo dire che mi sono piaciuti sia Francesco Carone sia Francesco Sena. Con questo non esprimo una certezza, ma solo una mia opinione. E lasciate perdere Stefano Arienti perché ha già dimostrato di essere un grande talento. Forse, tra di voi, c’è qualcuno che lo invidia terribilmente…

  7. Una bellissima idea: i commenti in viva voce dei collezionisti!
    Uno squallido risultato: un elenco di nomi affastellati uno sull’altro senza alcuna riflessione o motivazione.
    Qui prodest?

  8. Signor collezionista presunto esperto e sostenitore dell’arte contemporanea: se i nomi fatti corrispondono a quelli della sua “raccolta di figurine” credo sia meglio che si dedichi alla “Panini”…
    che schifezza!!!

  9. sono un appassionato d’arte ed anche quest’anno sono stato a Bologna per arte fiera.
    Devo far rilevare che le opere degli artisti citati nell’articolo non mi sono assolutamente piaciute ad eccezione di quelle del maestro Omar Galliani,il quale viaggia su canali ben diversi .

  10. Sono stato ad ArteFiera anch’io (non come alcuni hanno scritto che non conoscono neanche gli artisti). Ovviamente su alcuni nomi posso concordare, su altri no, ma questo dipende che ognuno di noi ha un proprio gusto, un background culturale differente. Ci sono anche altri giovani artisti interessanti che non erano in esposizione a Bologna, ed, allora, come la mettiamo? Sono forse meno bravi perché non c’erano? Ma Bologna è la fiera dei “santoni”, se volete vedere i giovani andate a Miart a maggio, vedere Artissima di Torino dove non ci sono i soliti, ma pur bravi, Rotella, Schifano, Fontana, Baj, ecc. ecc. Comunque, viva l’arte contemporanea, abbasso i “criticoni”…

  11. RE:

    “03/02/2003
    manuela
    […] pseudoartista fabio carrari fiori che non ha altro modo che farsi un po’ di pubblicità (vi consiglio di andare a vedere il suo sito: rimarrete rabbrividiti sulla qualità delle sue opere!)”

    IN RISPOSTA A UNA MANUELA CHE…

    1) NON SA DISTINGUERE TRA INUTILE PUBBLICITA’ E VALIDO CONTRIBUTO…
    2) DA DEL PSEUDO A CHI DI PSEUDO NON HA NEMMENO IL NOME…
    3) SE HA VISITATO IL MIO SITO E NON VI HA TROVATO NULLA, NON POSSO CHE INVITARE DI VISTARE A BOLOGNA ANCHE LE TORRI DEGLI ASINELLI…
    4) SE RIVISITANDO IL MIO SITO RIDOVESSE RITROVARE DELLA PESSIMA QUALITA’, NON POSSO CHE INVITARE INOLTRE DI COLLEGARSI A SITI COME http://WWW.FORZAITALIA.IT O http://WWW.SONONATASCEMA.INFO
    4)INFINE INVITO A FIRMARE LA PROSSIMA VOLTA CON E-MAIL PER POTER RISPONDERE E LEGGERE DIRETTAMENTE SENZA PERDERE TEMPO A CERCARE LE SUE CAZZATE QUI…

    Grazie, 😉

  12. … e per evitare che risponda immediatamente dicendo che non so la sua lingua… errata corrige per la signorina che dal piacere di leggerla mi fa scrivere emozionato e in furia:

    VIS[I]TARE e VISITARE [A] e non “di”… grazie.

  13. Anche io sono stato a Bologna per la fiera e niente di nuovo su quel fronte ma bensì la solita solfa; c’era il gallerista umbro sempre in piedi come un salumiere e teso come la pacetta pronto ad accogliere gentilmente anche il più sprovveduto dei collezionisti, c’era quello che si cacava adosso perche aveva paura questa volta di aver fatto il passo piu lungo del dovuto avendo affitato uno stand molto più grande e costoso perchè entusiasta e fiducioso di aver l’esclusiva del grande artista del momento, il fenomeno e mago del cartone che con questo materiale tutto riproduce come una specie di michelangelo del cartone, (qualcuno dovrebbe dirgli che c’è un artigiano su via tuscolana che fa la stessa cosa con il giunco o cosi dette canne di bambu, ultima cosa che gli visto ben esposta difronte la vetrina del negozio una moto riprodotta di tutto punto, ma lui a Bologna non c’era….) che gli avrebbe fatto guadagnare tanti dindi sonanti, c’era il grande gallerista milanese con i suoi artisti tutti ricchi o straricchi, altrimenti mi tengo solo il cattelano che da furbacchione quale è fa tutto da se e da pochi pensieri, c’era il gallerista bergamasco con i suoi giovani artisti usa e getta e se vanno vanno altrimenti ce ne so tanti altri, c’era il gallerista di frontiera del nord est che punta sempre di più sul sesso ed i suoi derivati tanto è vero che il suo stand assomiglia sempre di più ad un sexy shop potrebbe aprire un localino a luci rosse io stidea nulla butterei via, c’era la gallerista bionda che ospita e propone nella suo spazio solo l’amichetto artista l’amichetta artista la fidanzata del fratello od al massimo qualche giovane artista locale che gli compra le sigarette e l’aiuta nelle faccede domestiche della galleria, c’era la galleria torinese con tutti quei giovani artisti copioni che riciclano e rivedono continuamente lavori vecchi di artisti già famosi o di altri più giovani e meno famosi, ma possibile che la gallerista non se ne accorga? Ma forse non resiste a presentare tali lavori perchè so troppppo poetici ed accattivanti anche se già visti e già fatti. C’era poi la galleria che se non è digitale la pittura non la volemo, solo digitale tutto il resto ce fà schifo se poi con il tempo l’opera se sbiadisce che ce frega noi avemo fatto i sordi e quelli nunse sbiadiscono e so sempre boni, c’era lo stand dei tedeschi invitati appositamente che se li lasciavano doverano nun facevano un sordo de danno e nessuno avrebbe sentito la loro mancanza escluso chi sperava de facce du euri, c’era la galleria solo taglie grandi che vendeva esclusivamente quadri e sculture enormi per tappa i buchi e riempire gli spazi di quelli che se lo possono permettere, che pare grazie a certa politica nazionale aumentino sempre di più, mentre er poraccio che deve copri er contatore dell’ENEL se deve sempre più accontentare di una stampa o poster di Picasso Klee o Miro, c’era le povere gallerie romane che pur cercando di succhiare la ruota alle più blasonate gallerie milanesi e torinesi fanno sempre più la figura delle sorelle povere ed un po misere facevano quasi tenerezza, c’era la galleria che aveva portato tutto Rotella perchè pare che tiri ed il mercato ha deciso che è giunto finalmente i suo momento,sorge un dubbio che stia forse per schiattà?, C’erano poi tante altre cose ma se tutto quello raccontato fino ad adesso era ridicolo, e perlomeno ce faceva ride… come dice Califano tutto il resto era noia noiia noiia noiaaaaa!…..

  14. gentile sig. Fabio Carrari Fiori, lei continua a farsi pubblicità inutilmente. Le sue qualità artistiche, del resto, sono testimoniate dal suo curriculum che documentano come, a 40 anni, lei ha esposto a Castelnuovo Garfagnana e a Barga, che (non credo che sia solo la mia opinione) non rappresentano il centro universale dell’arte. Continui a fare l’artista così come parla, sicuramente farà molta strada. Se, comunque, vuole vedere dei veri artisti, la invito ad andare a Miart (con tanta invidia…)

  15. per Manuela,
    scusami Manuela, ma veramente in questo articolo ha dato preferenze a tutti! Se si fosse soffermato su pochi nomi, dei quali ritiene doverne parlare per gusto personale, capacità artistica, competenza tecnica o attualità, sarebbe risultato più significativo l’articolo. Se volevo un elenco del telefono mi accontentavo della lista degli artisti presenti e delel gallerie che li rappresentano. Non metto in dubbio gli artisti citati, alcuni mi interessano, altri credo siano un fuoco di paglia…ma a mio modesto avviso era preferibile puntare su alcuni nomi magari facendo una analisi più costruttiva. E poi, si può essere o non essere d’accordo su una cosa, in egual misura ogni opinione va rispettata e onorata.La presunzione di saperla lunga è una brutta bestia. Certo pure io non sono esente da critiche per alcuni miei commenti vivaci o scellerati, ma dalla mia parte ho l’umiltà, cosa che mi sembra lontana dalla sua persona. E se per lei Filippo ha fatto l’unico intervento degno di considerazione converrà con me che si è autoesclusa dalla lista.Complimenti, l’intelligenza non si compra al supermercato, e lei a quanto vedo manco va a fare laspesa! Se ci provasse per lo meno!

  16. Non capisco il significato di certi commenti. Che c’è di male ad esprimere dei giudizi e dei favori verso quello o questo artista?
    Sono stato a Bologna e dico la mia.
    Ho visto bene:
    Christian Leperino
    Matteo Basilè
    Alessandro Bellucco
    Dormice
    Paola Gandolfi
    Davide La rocca
    Davide Nido
    Simone Racheli
    Andrea Salvino
    Nicola Verlato
    Italo Zuffi.
    Tanto per dire di alcuni giovani italiani. L’articolo del collezionista potete criticarlo, ma voi avreste scritto qualcosa di più profondo? Avanti ai nuovi “Achille Bonito Oliva”! Secondo voi qualcuno non vale od altri sono stati dimenticati? Ma su 1000 artisti, come si può scrivere di tutte le preferenze.
    Ragazzi, più contegno e …più competenza! Alle fiere dell’arte, non si frequenta solo il bar…

  17. Alla gentile signorina Manuela che desidera fare di questa pagina un bel carteggio amoroso tra un artista e una sensibile anima devota alle arti – non considerando che altri di tali stronzate non ne hanno voglia… comunque…

    … ha dimenticato di accennare a Pisa, per non parlare di altre città svizzere, ma lì saremmo già oltre i confini di Sua gentile capacità di comprendonio…

    … e se c’è un rammarico per un artista e un uomo di cultura, gentile anonima Manuela, che al mondo ci siano anche delle cacchine come Lei… continui anche sul Suo cammino, tesoro, ma la faccia finita perlomeno per non disidratare troppo!

  18. Caro Fabio Carrari Fiori,
    ebbene sì, l’amo e questo carteggio è il segno del mio cuore che palpita per la sua arte. Lei, per me, rappresenta l’artista più significativo del XXI secolo, più grande di Picasso, Andy Warhol, Lucio Fontana, Francesco Clemente. Anzi, consiglio tutti di visitare il tuo sito, amore mio, http://www.fabiocarrarifiori.it. Vedrete opere degne della migliore arte pittorica, in linea con il linguaggio poetico dell’artista che ama dedicarmi versi e boccheggi attraverso le pagine di exibart.
    Ma prima, vorrei avvisare i gentili visitatori, munitevi di medicine antivomito e contro i dolori di pancia e di testa, altrimenti rischiereste di andare urgentemente in un pronto soccorso in preda alle convulsioni!

  19. Al signor blob della domenica/in licenza feriale

    Mi sembra, per rimanere nel tema dell’articolo, che esprimere un giudizio sulla fiera di Bologna non mi sembra una catastrofe. Voleva pochi nomi? Sai quanti artisti sono stati presentati ad Arte Fiera? Più di 1000.
    Quanti nomi ci sono nell’articolo? 40? qual è la percentuale? il 4-5%? Ti sembra troppo?
    Sbaglio, o sull’ultimo numero di Flash Art c’è un elenco dei più significativi artisti contemporanei degli ultimi 10 anni: sono 100, dico cento. Ovviamente, molti saranno buoni, altri sono dei fuochi di paglia…
    Ma c’è bisogno di mettere in mezzo l’intelligenza? Gente, se continuate a scrivere i vostri commenti in questo modo, altro che intelligenza…
    altrimenti fate la fine del povero Carrari Fiori, che s’è impiccato con le sue stesse mani…anzi, dopo questo mio intervento, mi aspetto tante parolacce da lui…come ha regalato a manuela…
    A proposito, sono andato a vedere il tuo sito, fabio: No comment! Fabio, ma hai almeno un altro mestiere che ti aiuta a sbarcare il lunario a fine mese?

  20. D’accordo con te. Posso o no però dire la mia su come avrei gradito un articolo? Poi non è detto che debba essere accontentato per forza. Ma esprimo solo un parere mica voglio cambiare lo status quo! Insomma, un articolo del genere non dice niente! Vogliamo parlare di Arte Fiera? allora ci si spendono delle pagine e pagine, oppure si fa una bella sintesi sui generis dicendo quale è stata l’affluenza, che risposta ha dato il pubblico, su chi puntavano le gallerie, che propensione c’era per i giovani, quale invece per i classici…etc.A mio avviso, questo articolo non dice proprio niente, è come se io mi mettessi a scrivere chi mi è piaciuto limitando solo a fare i nomi, senza darne le motivazioni. Non volevo essere polemico, ma semplicemente dire la mia su questo articolo senza dover andare addosso a nessuno. Per una volta che mi sento soft e meno acido, mi ritrovo chiamato in causa con tono anche offensivo, gratuitamente. Chi ha chiesto niente a Manuela? Mi definisce commentatore della domenica e non sa nemmeno chi sono o cosa faccio.Massì lasciamo stare, tanto sembra fiato sprecato. Tornando al tuo commento devo dire che l’unica cosa che proprio non mi va giù è che mi hai citato flash art, aahahahah, sarà mica competente quella rivistucola…aahahahah.Contento tu di prenderla come vangelo, contenti tutti.Per il resto sono con te, ma non voglio entrare in merito al battibecco tra Fabio e Manuela, questo non mi riguarda. Un saluto.

  21. messaggio per blob

    Caro Blob, mi dispiace se ti sei offeso, non era nelle mie intenzioni. Tu, come altri, potete esprimere qualsiasi giudizio, come ha fatto il collezionista. Proprio qui è il punto. E’ un collezionista che ha scritto un commento personale, non è stato scritto da un critico d’arte, da un accademico, da un giornalista, da un gallerista, ma solo da un collezionista, cioé da, presumo, un amante dell’arte contemporanea. Come tale, va preso l’articolo. Non è la Bibbia! Per quanto riguarda Flash Art, stai in guardia ad offendere dei professionisti. Si può criticare tutto nella vita, ma resta il fatto che quella rivista è la più letta in Italia. Ci sarà pure una ragione! Poi, possiamo o non possiamo essere d’accordo su quello o questo commento, ma dobbiamo rispettare il lavoro degli altri. Non credo che il direttore Politi sia un fesso, si è fatto amici e nemici perché ha una grossa personalità, ma anche molta competenza. Anche lui sicuramente privilegia alcuni e dimentica altri che sono indubbiamente bravi artisti, ma, per questo, va messo sulla croce?
    Il mondo dell’arte è manovrato dai giornali, dai curatori e dai galleristi, molto meno dagli appassionati. Tuttavia, prima o poi, i grandi talenti emergono spontaneamente, mentre alcuni si rivelano dei fuochi di paglia…Il tempo ridimensiona quelli che sono stati “spinti” eccessivamente.

  22. Si vabbé sarà pure vero come dice Lucio che; “Tuttavia, prima o poi, i grandi talenti emergono spontaneamente, mentre alcuni si rivelano dei fuochi di paglia…Il tempo ridimensiona quelli che sono stati “spinti” eccessivamente.” Pero mica è giusto che molti artisti bravi debbano faticare sempre 30 volta più di altri per procurarsi un opportunità e spesso la fatica di dover correre sempre contro corrente demoralizza anche gli artisti piu tenaci anche se coscienti di essere dei buoni artisti. Non credo che tutto questo modo di agire del sistema dell’arte (tipicamente italiano piu degli altri stati) aiuti in maniera conveniente l’arte italiana ad emeregere nel panorama internazionale dove lo spazio e la visibilità viene concessa ad artisti non bravi (che escono fuori dal nulla come i funghi dopo una notte di leccate e non parlo di cattttellano e bicrofff) non capaci e non in grado di sostenere l’accanita concorrenza internazionale. Purtroppo il mondo dell’arte si muove in italia esattamente come per il mondo del lavoro, (argomento di cui si è molto parlato nei vari mass medie un po di tempo fa ma già dimenticato e tutto è tornato come prima) dove la critica e compagnia bella manda avanti i raccomandati invece dei meritevoli, . E cosi siamo solo capaci di fare i piantarelli se poi a livello internazionale abbiamo poco credito, ma come potrebbe essere diversamente se invece di proporre gli artisti più meritevoli mandiamo avanti quelli più ammanicati,quelli più raccomandati, quelli più ricchi, quelli più belli, quelli che so sostenuti dalla galleria fica? quelli di un certo ceto sociale, quelli più simpatici, quelli con i quali ci gioco a pallone, quelli che fa comodo ad alcuni sostenere. Eppure queste cose sono sotto gli occhi e le orecchie di tutti perchè tutti sappiamo che ambiente frequenta un certo artista chi sono i suoi amici chi è il suo fidanzato o fidanzata chi si scopa chi, forse ha propio ragine mia madre quando dice che tira di più un pelo di fica che cento madri, e probabilmente non ci si può far nulla…
    Spero che qualcuno mi rispondi e che questa ennessima denucia non cadi nel nulla come molte altre volte perchè il silezio fa commodo sempre ai soliti noti… anzi se anche loro una volta tanto trovassero il coraggio di rispodere sarebbe cosa buona e giusta……e Dio potrebbe salvarli dalle fiamme eterne dell’inferno alle quali sono destinati.

    ah grazie per il complimento cara Emanuela;

  23. Aceto, mi sembra che queste cose siano piuttosto evidenti, tutti siamo consapevoli di quello che dici, quelli che non hanno i giusti appoggi si consumano di rabbia, ect…
    L’intero mondo si basa su questi tipi di rapporti, in tutti gli ambienti di lavoro. Il guaio è che anche certi giovani continuano a sfruttare senza deniunciare queste possibilità. E la saga del ruffiano continua…

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