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Il suo romanzo a fumetti voleva essere veritiero, cercare di rendere i caratteri e le personalità dei protagonisti fin nel profondo. E questo gli è costato un’accusa di diffusione di materiale pornografico, che comporterebbe una pena fino a un anno di prigione e mille dollari d’ammenda con ognuno dei sette capi d’accusa. Il tema dell’opera di Nick Bertozzi, The Salon, è la storia del Cubismo, e fra i personaggi compaiono Gertrude Stein, Georges Braque, Pablo Picasso, Alice B. Toklas, Erik Satie, Guillaume Apollinaire. C’è anche un’indagine su una serie di omicidi seriali di figure chiave della scena artistica parigina dell’epoca. L’ansia di aderenza alla verità ha portato Bertozzi a far proprio l’animo libertario di Picasso, che in alcune striscie viene ritratto nudo, in un contesto di completa libertà sessuale. Il libro però è arrivato fra le mani di un bambino di nove anni nello stato della Georgia, Usa, il cui padre ha informato la polizia. Un’organizzazione impegnata nella difesa della libertà d’espressione degli artisti ha già raccolto 80mila dollari per la difesa del disegnatore, che a giorni affronterà la prima udienza giudiziaria.
[exibart]












tutta la mia solidarietà al disegnatore…
meno ai genitori che dovrebbero riuscire a controllare quanto un bambino può trovarsi tra le mani
Ci voleva il cerottone nero! 😀