02 giugno 2008

Addio a Yves Saint Laurent, eterno enfant prodige della moda

 

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Come ormai quasi tutti i big del mondo della moda, la sua carriera si era incontrata a più riprese con le arti visive, fino alla trasformazione dell’ex casa di moda, nei pressi degli Champs-Elysées, in un Museo-Fondazione destinato a celebrare la sua produzione. Con un ampio spazio espositivo, una zona uffici e un deposito di 5mila abiti d’alta moda creati dalla maison nell’arco di 40 anni, e con l’esposizione di 42 abiti ispirati alle opere di alcuni artisti contemporanei, da Matisse a Van Gogh, Mondrian, Lèger, Braque, Picasso, Andy Warhol. Yves Saint Laurent, una delle icone che hanno segnato la storia della moda nel novecento, è morto a 71 anni a Parigi, nella notte di domenica 1 giugno. Nato in Algeria nel 1936, Yves Mathieu Saint Laurent era giunto a Parigi a 18 anni, iniziando a lavorare per Christian Dior, divenendo direttore dopo solo due anni, un riconoscimento senza precedenti per un disegnatore della sua età. Nel 1962 fonda il suo brand, YSL, finanziato e sostenuto da Pierre Bergé, che poi sarà suo socio e compagno per tutta la vita. Nel 1966 apre la prima boutique Saint Laurent Rive Gauche, a Parigi, e nel ’71 lancia il suo profumo Rive Gauche, mentre risalgono al 1973 le sue prime collaborazioni teatrali, con Roland Petit e Peter Handke. Gli anno ottanta vedono sue retrospettive al Metropolitan Museum di New York, nel Palazzo delle Belle Arti di Pechino, al Musée des Arts de la Mode di Parigi, all’Hermitage di San Pietroburgo. Nel 2002 aveva deciso di porre fine alla sua carriera.

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[exibart]

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