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La partecipazione di Felice Casorati e di altre personalità – come Giorgio de Chirico e Mario Sironi – al Maggio Musicale Fiorentino del 1933, inaugura un lungo periodo di impegno dei più grandi artisti italiani alla ideazione degli apparati scenografici per gli spettacoli del Teatro Comunale di Firenze. Casorati in particolare realizzò le scenografie per l’Atto I dell’opera lirica la “Vestale“, diretta da Vittorio Gui su musiche di Gaspare Spontini e libretto di Victor étienne de Jouy. L’impianto scenografico era andato perduto, purtroppo irrimediabilmente, durante l’alluvione del 1966, e si credeva perduto anche il bozzetto scenografico, ora invece battuto presso la Casa d’Aste Pandolfini, a Firenze, ed acquistato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. La scena illustrata da Casorati, secondo le indicazioni del libretto, fa riferimento alla piazza di Roma antica dove sorge il tempio di Vesta e si consuma, in un tripudio di folla, il trionfo di Licinio che, nell’occasione, incontra l’amata alla quale è demandato dalla Gran Sacerdotessa il compito di incoronarlo con il serto di alloro riservato ai vincitori. Si deve a Moreno Bucci, Conservatore dell’Archivio Storico del Teatro del Maggio, l’aver segnalato con tempestività l’esistenza sul mercato del prezioso documento che, d’intesa tra la Fondazione del Teatro e l’Ente Cassa, è stato alfine definitivamente recuperato. Intanto, il bozzetto verrà esposto al pubblico in occasione della riapertura autunnale del Teatro.