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C’è un ex aequo italo-coreano – rispettivamente Alessandra Giovannoni e Oan Kyu – sul gradino più alto del Premio Michetti, che a Francavilla al Mare ha celebrato la sua 59° edizione, curata da Maurizio Calvesi, Anna Imponente e Augusta Monferini. La giuria era composta da Vincenzo Centorame, Presidente Fondazione Michetti, Cordelia von den Steinen, Marisa Vescovo, Carlo Fabrizio Carli, Antonio D’Argento. Alessandra Giovannoni, per l’opera “Piazza quadrata“, è stata premiata “per la forza ed il sintetismo che attribuisce ad una abituale inquadratura urbana un respiro visionario”, Oan Kyu, per l’opera “Scrittura prima della scrittura“, “per la sensibilità poetica del segno-scrittura, sismografo di energie spirituali dell’autrice“. Nell’occasione sono stati attribuiti altri riconoscimenti, come il Premio Pastificio Cocco a Carla Mattii per l’opera “Amaryllys“, il premio Cantine Zaccagnini a Chiara Dynys per l’opera “Passages“, Il Premio Ruffini a Sandro Sanna, per l’opera “Verso Bisanzio“.
[exibart]
[exibart]
sicuramente saranno sempre gli stessi critici ad essere invitati. blindare innanzittutto!
certo che sono le stesse persone, sempre!
tra i nomi di rilevanza (ovvero rappresentanza) trovate anche nomi di persone che con l’arte non hanno proprio niente a che fare. non solo gli stessi critici o satelliti della commissione giudicatrice, ma pure gli stessi artisti (i nativi abruzzesi soprattutto)..un puotpourrì di nomi insomma, tanto per elogiarsi a vicenda. …per non parlare delle modalità con cui vengono invitati questi artisti (quale critierio?). troppa polemica? andate a vedere con i vostri occhi. entrate nel fantastico museo del mu.mi e cercate una persona, una, che se ne intenda di arte -anche solo quella contemporanea-.