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Dopo una lunga sequela di buone nuove, una notizia in controtendenza, per Torino. Che in prospettiva potrebbe celare – nascosto nelle circonvoluzioni dialettiche della comunicazione – un disimpegno del gruppo Intesa San Paolo nell’arte, un bel colpo per il capoluogo sabaudo. Tutto nasce dalla “
riorganizzazione degli Enti Strumentali”, intrapresa dal Comitato di Gestione della
Compagnia di San Paolo nella recente riunione del 22 settembre. Che ha deliberato, fra l’altro, “
di proporre al Consiglio Generale l’incorporazione nella Compagnia della ‘Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo’. […] Essendo scaduti gli organi della Fondazione per l’Arte, il Comitato di Gestione ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, interamente composto da esponenti interni della struttura della Compagnia, con il mandato di portare a compimento in tempi brevi il processo di incorporazione”. La decisione, che significherà con ogni probabilità la defenestrazione del presidente Carlo Callieri, ha spinto anche i dipendenti a diramare un polemico comunicato sulla vicenda, pubblicato sul sito della stessa Fondazione. La Fondazione per l’Arte si è distinta negli anni come promotrice di importantissimi eventi nel panorama torinese, fra i quali la mostra – ancora in corso presso il Museo di Antichità –
Il Celeste Impero. Dall’esercito di terracotta alla via della seta.
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Il comunicato dei dipendenti
[exibart]
