08 ottobre 2008

“Ridateci il Padiglione Italia”. Venezia si mobilita per l’arte italiana…

 

di

Franco BatacchiS’intitola Harakiri il pamphlet che porta il titolo del suicidio rituale che virtualmente Franco Batacchi, poliedrica e battagliera personalità del mondo dell’arte, attivo da decenni come pittore, giornalista, storico, critico d’arte e cittadino veneziano, non esita a compiere per togliersi macigni dallo stomaco. Denunciando senza mezzi termini, in un libello coraggioso, l’inadempienza delle istituzioni contro il “progressivo processo di colonizzazione culturale che, sotto le insegne di una globalizzazione inarrestabile, tende a imporre modelli pilotati da centri di potere internazionali improntati a logiche esclusivamente economico-finanziario”. Nasce parallelamente, per iniziativa dello stesso autore, MO.P.A.I., apolitico e apartitico Movimento per l’Arte Italiana, che raccoglie operatori italiani nel campo dell’arte proponendosi di tramutare il diffuso e silenzioso malcontento in azione. MO.P.A.I. promuove l’alleanza tra professionisti dell’arte, artisti, galleristi, collezionisti, critici, dirigenti museali come osservatorio per monitorare la regolarità dei concorsi pubblici per opere d’arte, per stimolare la presenza di artisti italiani nelle esposizioni promosse da enti pubblici, per verificare la corretta applicazione della legge 717 del 1949 che riserva il 2% della spesa per gli edifici pubblici al loro “abbellimento con opere d’arte”, attualmente ampliamente disapplicata, e per salvare l’arte italiana dall’ostracismo la cui immagine patente è l’eliminazione dai giardini veneziani della Biennale del Padiglione nazionale. Cinquecento adesioni in poco tempo danno il polso della situazione: l’intenzione è quella di portare mille persone all’apertura della Biennale 2009 con uno striscione lungo 50 metri con la scritta “Ridateci il Padiglione Italia”.

[exibart]

3 Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui