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Dunque, fate bene attenzione, perché l’idea è stuzzicante, ma non così immediata da comprendere. “1hART dà agli artisti e agli addetti ai lavori la possibilità di creare un’ora di arte contemporanea gratuita totalmente dedicata a un pubblico generico”. Ovvero?
Poi la comunicazione entra nel dettaglio, chiarendo che a quest’idea ha contribuito le lecture tenuta quest’anno a Trento da Irit Rogoff, che fra l’altro ha posto una domanda riguardo al tanto discusso tema della partecipazione: cosa significa prendere parte alla cultura? Ora 1hART, iniziativa curata da Viviana Checchia con le partnership di neon>campobase (Bologna), Sabot Gallery (Cluj-Napoca, Romania), Stanica (Zilina, Slovacchia), vuole abolire la nicchia che l’arte contemporanea ha creato attorno a sé fino a diventare un “mondo”, per tornare a riflettere sulla partecipazione del pubblico al di fuori dei luoghi deputati. Cercando artisti, curatori, critici, galleristi, collezionisti, restauratori, editori e appassionati disposti a offrire “un’ora d’arte con consegna a domicilio gratuita, da documentare con foto, video o audio”.
A partire da un sito web – online dal 1 luglio 2009 -, gli utenti potranno selezionare uno Stato e un’area artistica di interesse, al cui interno saranno visibili i nominativi degli artisti, curatori che avranno aderito al progetto. I partecipanti potranno offrire performance, videoarte, lecture, presentazione portfolio, installazione, wall painting, workshop. Poco chiaro? Beh, il 1 luglio non è così lontano…
Poi la comunicazione entra nel dettaglio, chiarendo che a quest’idea ha contribuito le lecture tenuta quest’anno a Trento da Irit Rogoff, che fra l’altro ha posto una domanda riguardo al tanto discusso tema della partecipazione: cosa significa prendere parte alla cultura? Ora 1hART, iniziativa curata da Viviana Checchia con le partnership di neon>campobase (Bologna), Sabot Gallery (Cluj-Napoca, Romania), Stanica (Zilina, Slovacchia), vuole abolire la nicchia che l’arte contemporanea ha creato attorno a sé fino a diventare un “mondo”, per tornare a riflettere sulla partecipazione del pubblico al di fuori dei luoghi deputati. Cercando artisti, curatori, critici, galleristi, collezionisti, restauratori, editori e appassionati disposti a offrire “un’ora d’arte con consegna a domicilio gratuita, da documentare con foto, video o audio”.
A partire da un sito web – online dal 1 luglio 2009 -, gli utenti potranno selezionare uno Stato e un’area artistica di interesse, al cui interno saranno visibili i nominativi degli artisti, curatori che avranno aderito al progetto. I partecipanti potranno offrire performance, videoarte, lecture, presentazione portfolio, installazione, wall painting, workshop. Poco chiaro? Beh, il 1 luglio non è così lontano…