19 luglio 2009

“Sarà il museo più bello d’Europa”. In attesa della nuova ala, qualche novità da Macro (e da Macroamici)

 

di

68428Piuttosto eloquente l’assessore alla cultura del Comune di Roma Umberto Croppi: “Ce lo diciamo spesso con il direttore Barbero: questo sarà il più bel museo d’arte contemporanea d’Europa. Anche grazie all’intuizione di Odile Decq di fare di questo uno spazio intessuto con il quartiere, una piazza sospesa dove stare, transitare…”. E sembra sottolineare, l’assessore, che se Luca Massimo Barbero ha rischiato non poco mettendo la sua faccia in un’avventura fumosa andando a dirigere un museo che ancora non c’è, anche lui sul gioiellino in costruzione a Via Reggio Emilia ci si gioca una bella parte del suo mandato.
Altre caratteristiche che emergono dal progetto in via di ultimazione sono quelle della grande sala espositiva della nuova ala firmata dall’architetta parigina: secondo alcuni rumors si tratterebbe per dimensioni della più grande sala espositiva museale a ambiente unico in Europa, seconda solo alla Turbine Hall della londinese Tate Modern. Riguardo poi ai cosiddetti servizi aggiuntivi, la speranza diffusa nell’art world romano è che la burocrazia non impedisca al museo di dotarsi di un ristorante che sia di ricerca e di qualità tanto quanto di ricerca e di qualità dovranno essere le mostre.
Intanto, in attesa della primaveraestate 2010 che dovrà segnare il grande opening in tandem sempre più probabile con il Maxxi, si pensa alla collezione. Barbero ha puntato tutti i suoi contatti (anni e anni di Guggenheim non vengono per nuocere) per acquisire donazioni e comodati, ed i risultati non si sono fatti attendere. E per l’estate, ogni martedì, proseguono gli eventi serali con il museo aperto e le proiezioni dei video della collezione, “martedì scorso abbiamo avuto un’invasione di 800 persone, dal mecenate all’universitario, ad un certo punto si sono seduti per terra a bere e chiacchierare e alcuni hanno scelto il Macro per festeggiare il loro compleanno”, ha dichiarato Barbero in una conferenza stampa che voleva fare il punto della situazione a due mesi dalla riapertura di Macro.
Novità, infine, anche dal fronte di Macroamici, l’associazione di collezionisti e mecenati che tanto ha significato in sostegno al museo durante la passata gestione Eccher. Dopo un primo periodo di incertezze i rapporti tra Macro e Macroamici sono tornati sereni e, in una assemblea, l’associazione ha salutato l’arrivo del nuovo direttore ed ha eletto come nuovo presidente l’imprenditore Massimo Micangeli, in avvicendamento a Giovanni Giuliani.

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www.macro.roma.museum

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2 Commenti

  1. COME AL SOLITO LA PERIFERIA DI ROMA COMPLETAMENTE DIMENTICATA
    TANTISSIMI SOLDI PER UNA STRUTTURA MEGALOMANE CHE SOLO POCHISSIMI FREQUENTANO
    800 PERSONE, ROMA HA 3 MILIONI DI ABITANTI
    TUTTI AL MACRO?????

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