28 febbraio 2010

3D-tredomande: Daniel Buren sulla sua prossima installazione al Macro

 

di

Daniel Buren
Lo incontriamo alla Galleria Continua, a San Gimignano, mentre cerca di fuggire alla “bolgia” del pubblico rifugiandosi negli uffici. Ma non ci facciamo sfuggire l’occasione per avere dalla viva voce di Daniel Buren qualche anticipazione sulla sua prossima installazione al Macro…

– Non fugga Maestro: ci dica qualcosa della sua nuova installazione per il Macro…
Sì, in realtà è difficile, perché è ancora in costruzione, io non l’ho vista, non amo parlare di opere che non ho viste finite. Sarà comunque un pezzo che gioca con l’architettura, con degli specchi, e che soprattutto sarà apprezzabile uscendo dal museo, piuttosto che entrando.

– Come sarà il dialogo con l’architettura di Odile Decq?
Beh, sarà un dialogo a distanza, visto che sarà collocata nei pressi dell’attuale ingresso del Macro, lontano dalla nuova ala. Magari nell’opera che io ho proposto si rifletterà in parte la facciata dell’architettura di Odile Decq, questo sì. Così come, uscendo, negli specchi si vedrà parte dell’architettura preesistente, ed anche il cielo…

– Come sarà Roma con i nuovi Maxxi e Macro?
Penso che potrebbero cambiare di molto l’approccio a una città come Roma, che attualmente non possiede un museo decente dedicato al contemporaneo. Ma le strutture non sono sufficienti: sarà decisivo vedere se proporranno mostre importanti…

[exibart]

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