20 marzo 2010

Lo spirito dell’arte. È morto il Vescovo don Carlo Chenis

 

di

Carlo Chenis
Nel pomeriggio di venerdì 19 marzo, dopo aver combattuto per mesi con una malattia implacabile, è scomparso Carlo Chenis, dal 2006 Vescovo ordinario della diocesi di Civitavecchia-Tarquinia e uno dei migliori amici che l’arte contemporanea avesse all’interno della Chiesa cattolica.
Salesiano, Chenis era nato a Torino nel 1954, aveva studiato filosofia e teologia, ma anche architettura e scienze artistiche, era docente di filosofia teoretica presso l’Università Salesiana di Roma e dal 1995 è stato Segretario della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e Membro della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Ma le sue tante esperienze lo avevano portato anche a essere parroco di frontiera a Roma, a Ponte Mammolo, in anni difficili, e a portare costantemente il suo sostegno pastorale nell’amata parrocchia di Borore, in provincia di Nuoro.
Chenis è stato legato profondamente all’arte e agli artisti con i quali aveva sempre un confronto ricco e libero da ogni preconcetto e stereotipo, all’insegna di un dialogo, spesso anche silenzioso ma sempre fondato su una tensione costruttiva, fatto di rispetto e di attenzione alla qualità delle arti visive e di un’architettura create per il culto e lontane dai tanti scadimenti che troppo spesso affliggono certe opere attuali.
Questo suo impegno, che era quello che forse sentiva più vicino alla sua indole che amava unire il rigore teorico alla creazione, da molti anni era diretto verso la Biennale d’Arte Sacra della Fondazione Stauròs di San Gabriele, di cui era l’ispiratore concettuale e un fondamentale supporto insieme a Padre Adriano di Bonaventura, scomparso anche lui lo scorso anno. Per un periodo è stato anche opinionista di Exibart.onpaper, con l’illuminante rubrica Parole Sante.
Carlo Chenis riconciliava con la spiritualità, con il senso e il mistero del sacro, scardinava la convenzioni con il suo sorriso che univa la vastità dello spirito alla profonda, melanconica e potente mitezza di un uomo illuminato da un lucido intelletto e da una fede appassionata anche nel rapporto positivo con la vita, con l’arte e con gli uomini. (lorenzo canova)

[exibart]

2 Commenti

  1. E’ stato comunicato ora che i funerali si terranno martedì 23 marzo alle ore 15.30 al porto di Civitavecchia

  2. Che splendida PERSONA.
    Credo che il mondo Cattolico e la Chiesa in generale invece di occuparsi un pò troppo di politica e di Berlusconi, potrebbero convogliare più Vescovi verso il mondo dell’arte, ne trerrebbero più vantaggio
    TUTTI, sicuramente un arrichimento morale e spirituale, notevole. Sentite Condoglianze alla Famiglia del Vescovo, lo ricorderò con una Preghiera, e mancherà tantissimo a tutti noi artisti il suo “FARE ARTE”.

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