21 agosto 2010

La giovane arte italiana? In sosta culturale. A Berlino, a bordo di un camion…

 

di

75711

L’unica preoccupazione? Non parcheggiare in sosta vietata, altrimenti l’inflessibile Polizei porrà fine senza tante storie al progetto. Sì, perché l’ultima frontiera della giovane arte italica in cerca di fortuna oltre frontiera viaggia su quattro ruote, e si appresta a cercare un posto all’incrocio fra Oderberger Straße ed Eberswalder Straße, a Berlino.

Un piccolo camion di quelli normalmente utilizzati per traslochi o spostamento di materiali, preso a noleggio e parcheggiato a lato della strada: questa la “location” dell’evento Pilota, una mostra di un giorno – domenica 22 agosto – allestita all’interno del container del camion. Protagonisti 28 artisti, prevalentemente di nazionalità italiana, da Federico Arcuri a Elena Bellantoni, Franko B, Ignacio Chávarri, Giuseppe Ciracì, Fabrizio Cotognini, Derek Di Fabio, Alessandro Di Pietro, Cesare Galluzzo, Jessica Gaudino, Luigi e Luca, Federico Lupo, Alice Masprone, Stefano Minzi, Stefania Migliorati, Gianni Moretti, Gemma Noris, Irina Novarese, Maria Elisabetta Novello, Bruno Ollé, Svetlana Ostapovici, Marco Pezzotta, Matteo Sanna, Ivana Spinelli, Pietro Spoto, Annelore Van Dijck, Cristiano Tassinari, Serena Vestrucci.

Una “sosta culturale”, la definiscono: sperando che la Polizei non sanzioni pure quella… (marianna agliottone)

[exibart]

9 Commenti

  1. se solo ogni tanto si avesse il buon gusto di non fare gli artisti-curatori-organizzatori pur di infilarsi in una mostra…

  2. sono perfettamente d’accordo sul fatto che è troppo facile fare gli artisi-curatori! almeno così si è certi di esserci.

  3. L’iniziativa Pilota è ottima, come lo è stato il suo esito finale. Gli artisti organizzatori sono stati supportati da un’associazione culturale, scatolabianca, che nel suo piccolo ha una rete attiva e professionale di critici e curatori che hanno valutato e approvato il progetto. Fare è sempre un’impresa che va stimata anche quando è criticabile, a patto che le critiche siano costruttive e non faziose. Berlino è sicuramente un luogo-parcheggio per aspiranti artisti che mai diverranno tali, ma che a Pilota non erano presenti. Pilota presentava una selezione seria e professionale.

  4. Complimenti a M. Cavallarin!
    Trovo il progetto furbo e interessante, con artisti validi..
    e poi non c’è la solita Paperina!!
    Finalmente!!!

  5. idea vecchia dato che negli usa di questi progetti ce ne sono tantissimi, ormai da una decina d’anni se non di più….cmq meglio tardi che mai

  6. Cara Cavallarin, se l’iniziativa sia stata “ottima” o no dovrebbero non dovrebbero dirlo gli organizzatori, che comprensibilmente coccolano la propria “creatura”. Naturalmente, si spera che il riscontro di critica e pubblico – come suol dirsi – sia stato altrettanto positivo, perché godere di un insuccesso italiano all’estero è stupido e meschino, oltre che inutile

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