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Entra senza indugi in uno dei temi più attuali e scottanti sulla piazza, DNA Italia, il primo salone dell’innovazione applicabile ai Beni Culturali che per tre giorni tiene banco a Lingotto Fiere di Torino. E lo fa con il convegno dal titolo Cultura come patrimonio o come reddito?, che focalizza il suo target con il sottotitolo La ricaduta economica dell’investimento culturale sulla società.
Un incontro che si propone di esaminare “come il ruolo della cultura in questo modello di città sia quello di operare come agente sinergico in grado di fornire agli attori del sistema urbano un valore aggiunto con cui valorizzare gli asset locali, attraverso la presentazione e discussione di modelli attuativi”.
Illustrissimo il carnet dei partecipanti, moderati da Severino Salvemini, dagli architetti Ico Migliore e Cristiano Picco a Ilaria Pappalepore, Ricercatore presso l’University of Westminster, dal Direttore Generale dei beni culturali del Piemonte Mario Turetta al Sindaco di Torino Sergio Chiamparino.
Un incontro che si propone di esaminare “come il ruolo della cultura in questo modello di città sia quello di operare come agente sinergico in grado di fornire agli attori del sistema urbano un valore aggiunto con cui valorizzare gli asset locali, attraverso la presentazione e discussione di modelli attuativi”.
Illustrissimo il carnet dei partecipanti, moderati da Severino Salvemini, dagli architetti Ico Migliore e Cristiano Picco a Ilaria Pappalepore, Ricercatore presso l’University of Westminster, dal Direttore Generale dei beni culturali del Piemonte Mario Turetta al Sindaco di Torino Sergio Chiamparino.