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Cervelli in fuga, anzi, ormai fuggiti da tanti anni. Non risparmia – e non ha mai risparmiato – l’ambito della creatività, questo male endemico molto italiano, che vede personaggi in cerca di spazi e sostegno alle loro idee andare a cercarli fuori dalle patrie frontiere.
Personaggi come Massimo e Lella Vignelli, prestigiosi designer internazionali milanesi di origini ma ormai a New York da oltre quarant’anni. Autori – giusto per citare qualcuno dei loro moltissimi successi – della segnaletica della Metropolitana di New York, delle corporate identity di aziende come Xerox e American Airlines, dei packaging programs per Bloomingdales e Saks Fifth Avenue.
Ora la loro opera trova uno spazio di documentazione e studio con la recente inaugurazione, presso il Rochester Institute of Technology, stato di New York, del Vignelli Center for Design Studies, un archivio di oltre quarant’anni di carriera, con materiali resi accessibili agli studi.
Immancabile l’interrogativo: perché Milano, sempre alla ricerca di qualcosa che polarizzi le attenzioni e gli sforzi sul fronte del contemporaneo, anche in chiave Expo 2015, non ha saputo attrarre questi suoi “figliol prodighi” tanto celebrati oltreoceano?
link correlati
www.vignelli.com
[exibart]