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5, 6 e 7 novembre 2010: Torino saluta Artissima, edizione numero diciassette. A 500 metri dai consueti spazi del Lingotto, la fiera internazionale cambia sede e s’ingrandisce. Saranno infatti i 20mila mq del padiglione Oval, costruito in occasione dei giochi olimpici invernali del 2006, ad ospitare le 152 gallerie e un’accurata selezione di eventi culturali collaterali. Francesco Manacorda, direttore artistico di quest’anno, ha posto un tema, presentando la fiera a Milano, Terrazza Martini: la contaminazione di generi artistici.
Tra la main section della fiera (98 gallerie delle quali metà straniere), le New Entries (selezione di gallerie con meno di 5 anni) e l’area Present Future (15 giovani artisti presentati dalle gallerie di riferimento) sono due le vere novità per l’Oval. La prima – già nota – è Back to the future, sezione dedicata a gallerie che presentano mostre personali di artisti caratterizzati da un limitato riconoscimento negli ultimi decenni, nonostante il loro lavoro resti oggi particolarmente significativo.
La seconda è la casa delle contaminazioni. Progetto architettonico temporaneo, realizzato con materiali in fase di riciclo, uno spazio che conterrà aree collegate tra loro e pensate in funzione di destinazione e uso. La struttura includerà a sua volta sezioni diverse per ognuno dei campi artistici approfonditi, ospitando programmi di danza, cinema, letteratura, grafica e formazione culturale… (ginevra bria)
Tra la main section della fiera (98 gallerie delle quali metà straniere), le New Entries (selezione di gallerie con meno di 5 anni) e l’area Present Future (15 giovani artisti presentati dalle gallerie di riferimento) sono due le vere novità per l’Oval. La prima – già nota – è Back to the future, sezione dedicata a gallerie che presentano mostre personali di artisti caratterizzati da un limitato riconoscimento negli ultimi decenni, nonostante il loro lavoro resti oggi particolarmente significativo.
La seconda è la casa delle contaminazioni. Progetto architettonico temporaneo, realizzato con materiali in fase di riciclo, uno spazio che conterrà aree collegate tra loro e pensate in funzione di destinazione e uso. La struttura includerà a sua volta sezioni diverse per ognuno dei campi artistici approfonditi, ospitando programmi di danza, cinema, letteratura, grafica e formazione culturale… (ginevra bria)
[exibart]
la contaminazione di generi…. certo, tematica di grande attualità…. mi viene da piangere 🙁
ragazzi ha ragione ABO: l’arte (delle gallerie) è stata travolta dal web!
artissima farà la fine del salone dell’auto.