Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Un “pianeta” tutto da esplorare, che pure manda continui e concreti segnali di vita al mondo dell’arte. Immune agli eccessi post-sovietici, architettonicamente e urbanisticamente legato alle proprie tradizioni ottocentesche, ma aperto alle influenze dei “dirimpettai” scandinavi, e comunque determinato a dire la sua anche nella contemporaneità.
Parliamo delle repubbliche baltiche, della Lituania in particolare, dove ora giunge anche l’Italia con una mostra dedicata alla ricca tradizione creativa della ceramica tricolore. Patrocinata dall’Istituto Italiano di Cultura di Vilnius, l’esposizione – allestita alla Lietuvos Dailininku Sajungos Galerija – presenta le opere di una cinquantina di artisti, selezionati da Gian Carlo Bojani, già direttore del Museo Internazionale della Ceramica di Faenza. Da maestri affermati come Pino Castagna, Aldo Ajo’, Antonella Cimatti, Mirta Morigi, Giò Urbinati, fino a creativi più giovani come Michela Minotti, Rita Miranda, Simone Negri.