05 novembre 2010

Da Torino: e Jonathan Monk la buttò giù molto chiara…

 

di


Primo giorno di fiera, per cui è prematuro per dire
se gli affari andranno bene, o meno. Certo, a prescindere da questo è
indubitabile che il momento – a livello economico – è quello che è. Ed anche i galleristi
e gli artisti mettono – ironicamente – le mani avanti.
E indovinate un po’ dove si trova il palese omaggio
all’Italia che vedete nella foto? Alla londinesissima Lisson, dove il grande
Jonathan Monk ha deciso così di aprire lo stand…

[exibart]

2 Commenti

  1. Ma no, quest è un’opera dei Claire Fontaine. Sono loro che riflettono sul valore dell’opera e su questioni economiche rielaborando il concettuale (neon, interventi minimi, ecc ecc). Esempio:

    http://www.google.it/imgres?imgurl=http://artnews.org/files/0000041000/0000040121.jpg/Claire_Fontaine.jpg&imgrefurl=http://artnews.org/gallery.php%3Fi%3D890%26exi%3D16008%26Claire_Fontaine&h=300&w=400&sz=31&tbnid=ygEKDuW6X357yM:&tbnh=93&tbnw=124&prev=/images%3Fq%3Dclaire%2Bfontaine&zoom=0&q=claire+fontaine&hl=it&usg=__Otq9rZiT5PgpJOr6Q3Wev_Vjp4A=&sa=X&ei=Nd_TTIzaEse74AaJ65yCBA&sqi=2&ved=0CDoQ9QEwBw

    Forse sarebbe stato meglio “solo contenuti”. Visto che il lavoro di molti artisti sembra uno standard omologato sembra incidere solo il luogo (lisson, T293, piuttosto che DI Mauro Arte Contemporanea a Barletta) e le relazioni che sostengono un lavoro. Questa è arte spazio-relazionale. Monk è anche molto bravo, il problema sono l’esercito di epigoni (claire fontaine, pennacchio argentato, wolfson, ecc ecc) che vanno a saturare e bloccare la scena.

  2. le letture dell’opera di quel furbacchione di monk possono essere molteplici: “solo contanti” ( l’arte si acquista solo in nero …), “solo con tanti “( soldi ….ovviamente )si acquista l’arte contemporanea ad artissima ed altrove , ed ancora l’artista in una fiera e'”solo con tanti” altri artisti, ma non mi convince quest’ultima lettura .

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