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L’arte del
presente è l’anima del futuro: nutriamola
Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani – ai tagli alla cultura
previsti dalla Finanziaria 2011, che sempre più concretamente rischiano di
compromettere la produzione e promozione artistico-culturale per l’anno appena
iniziato.
E l’AMACI scende
in campo con una campagna di sensibilizzazione a sostegno dell’arte contemporanea,
sostenuta – con lo slogan Cosa Vostra – da una squadra di undici big del
panorama italiano, da Carla Accardi a Stefano Arienti, Maurizio Cattelan, Enzo
Cucchi, Marisa Merz, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Mimmo Paladino, Michelangelo
Pistoletto, Paola Pivi, Francesco Vezzoli.
in campo con una campagna di sensibilizzazione a sostegno dell’arte contemporanea,
sostenuta – con lo slogan Cosa Vostra – da una squadra di undici big del
panorama italiano, da Carla Accardi a Stefano Arienti, Maurizio Cattelan, Enzo
Cucchi, Marisa Merz, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Mimmo Paladino, Michelangelo
Pistoletto, Paola Pivi, Francesco Vezzoli.
Artisti che hanno
risposto all’invito mettendo le loro creazioni a sostegno dell’arte, e realizzando
undici veri e propri “manifesti”, per ribadire l’importanza del “patrimonio
collettivo di opere, di relazioni, di immagine, di sapere e di stimolo
all’innovazione, portatore di un valore aggiunto agli investimenti pubblici che
lo sostengono”. (marianna agliottone)
risposto all’invito mettendo le loro creazioni a sostegno dell’arte, e realizzando
undici veri e propri “manifesti”, per ribadire l’importanza del “patrimonio
collettivo di opere, di relazioni, di immagine, di sapere e di stimolo
all’innovazione, portatore di un valore aggiunto agli investimenti pubblici che
lo sostengono”. (marianna agliottone)
link correlati
[exibart]
Ma, guarda un pò da che pulpito viene la predica. La cultura e l’arte non ha nulla a che spartire con le logiche perverse e aberranti dello Stato. Qui non si tratta di tagli alla cultura e all’arte, ma dell’idea stessa che ci si fa su di esse: (il connubio denaro cultura). Accettare finanziamenti pubblici, significa per un artista, mettersi sul loro libro paga. La cosa più importante per ogni artista è la libertà di critica e di pensiero. L’essenza della grande arte del passato, sta appunto nel fatto, che pur essendo socialmente condizionata, essa mostra qualche cosa di incondizionato, di puro e integrale, nella sua manifestazione intensiva del linguaggio e del pensiero dialettico. Non era certo, solo legata al denaro o condizionata al potere del suo tempo. Essa è sempre sopravvisuta anche senza i dovuti finanziamenti di principi e sovrani o sostegno di Stato. In questi tempi di vacche magre ebbene che tutti siano coscienti di questo.