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La suaformazione era iniziata da autodidatta, ma il suo spirito sempre teso alla
sperimentazione e alla conoscenza lo aveva portato negli anni a indagare
diversi ambiti creativi, con lunghi soggiorni a Parigi, a Londra – dove soggiornò
dal 1964 al 1970 – e negli Stati Uniti. Ma
poi Paolo Cotani nel 1970 era rientrato nella natia Roma, che ha visto il maturarsi
ed il compiersi del suo percorso nella sintesi dei diversi linguaggi
sperimentati. Ed a Roma, dove era nato nel 1940 e dove aveva infine stabilito i
suoi contatti più profondi e significativi, Cotani è morto nella mattina di ieri
9 gennaio.
Nel 1958 in Francia aveva
potuto studiare i maestri delle avanguardie storiche, dopo di che era rientrato
a Roma frequentando esponenti dell’Informale ed interessandosi alle ricerche
portate avanti dal Gruppo ‘63. A Londra i fondamentali incontri con lo storico
dell’architettura Joseph Rykwert e con esponenti dell’area della Poesia Visiva.
Negli anni ’80 aveva stretto amicizia con il fotografo Ralph Gibson, che aveva
stimolato la sua attenzione alla fotografia, che – dopo esperienze concettuali
– nei lavori degli ultimi anni dialogherà continuamente con pittura.
potuto studiare i maestri delle avanguardie storiche, dopo di che era rientrato
a Roma frequentando esponenti dell’Informale ed interessandosi alle ricerche
portate avanti dal Gruppo ‘63. A Londra i fondamentali incontri con lo storico
dell’architettura Joseph Rykwert e con esponenti dell’area della Poesia Visiva.
Negli anni ’80 aveva stretto amicizia con il fotografo Ralph Gibson, che aveva
stimolato la sua attenzione alla fotografia, che – dopo esperienze concettuali
– nei lavori degli ultimi anni dialogherà continuamente con pittura.
video correlati
Paolo Cotani –
Chorus Line – Il Ponte, Firenze
[exibart]
tanto per saperne di più: http://www.artapartofculture.net/2011/01/09/ciao-paolo-cotani-di-barbara-martusciello/
Ciao Paolo, buon viaggio! Ti ricordo nelle tue stesse parole: “Credo sia essenziale “pensarci orfani”, per potere prefigurare una condizione di disponibilità alle cose” (L’aragosta è un mostro delicato, Genova, Edizioni Masnata, 1995).
Ho avuto la fortuna di conoscerlo e di averlo come professore al liceo artistico di Roma….ricordato sino a qualche giorno fa come il ‘ nostro professore’…e’ stato per noi un punto fondamentale di crescita..arrivederci Paolo e grazie.
Mi carissimo prof. quanto avrei voluto rincontrarLa, mi fece appassionare della sua arte al Liceo Artistico.
Devo tanto a Lei e alla sua arte.
Un grande saluto con la tristezza nel cuore
Valentina