Immaginereste mai
di ritrovarvi un Massimo De Carlo direttore del Macro? O magari un Franco Noero
direttore della Sandretto Re Rebaudengo? Fantasie? Da noi, forse, anzi
probabilmente. Ma non lo sono nel mondo anglosassone, dove anzi la voga di
andare a pescare direttori museali fra i galleristi pare prendere piede.
Giusto un anno
fa negli Usa – e in tutto il mondo – si discusse a lungo della chiamata del gallerista
newyorkese Jeffrey Deitch alla direzione del MOCA di Los Angeles. Ora si
replica a Londra, dove Gregor Muir, dal 2004 alla guida del colosso
galleristico Hauser & Wirth, è stato chiamato a dirigere il
prestigiosissimo Institute of Contemporary Arts.
fa negli Usa – e in tutto il mondo – si discusse a lungo della chiamata del gallerista
newyorkese Jeffrey Deitch alla direzione del MOCA di Los Angeles. Ora si
replica a Londra, dove Gregor Muir, dal 2004 alla guida del colosso
galleristico Hauser & Wirth, è stato chiamato a dirigere il
prestigiosissimo Institute of Contemporary Arts.
Muir, grande esperto del gruppo degli Young British Artists (YBA), si troverà
ad affrontare una situazione di crisi che coinvolge l’ICA da oltre un anno,
aggravata dai tagli ai finanziamenti pubblici che anche in Inghilterra hanno sconvolto
le istituzioni culturali.
ad affrontare una situazione di crisi che coinvolge l’ICA da oltre un anno,
aggravata dai tagli ai finanziamenti pubblici che anche in Inghilterra hanno sconvolto
le istituzioni culturali.
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[exibart]
ma in questo mondo dell’arte dominato da checche, cosa volete aspettarvi?
e chi se non uno che opere nel reale mondo più reale del mercato dell’arte, mi pare uno spirito perfettamente pragmatico!