16 gennaio 2011

Ci metto la firma. Arte e cultura in prima linea a sostegno di Umberto Croppi

 

di

Umberto Croppi

La notizia del
licenziamento di Umberto Croppi priva la città di Roma di una personalità
altamente competente nei campi della cultura, delle arti e dello spettacolo. L’incomprensibile
decisione del Sindaco Gianni Alemanno, frutto evidente di un clima di triste
omologazione a logiche di partito e di correnti, sacrifica un Assessore alla
Cultura che, in quasi tre anni di mandato, ha sempre operato
in piena libertà e in assoluta autonomia, a prescindere dalle appartenenze o dagli
schieramenti. Croppi ha saputo valorizzare le migliori esperienze culturali
della città senza pregiudizi, privilegiando sempre la qualità delle iniziative.

E lo sconcerto generalizzato
per il “defenestramento” ho stimolato – come Exibart ha già segnalato –
reazioni spontanee sfociate in prese di posizione pubbliche e raccolte di
firme, sia nell’incontro avvenuto l’altra sera in Campidoglio, sia via
internet. Intellettuali, art-addict, critici, artisti, tutti pronti a
testimoniare la propria stima verso Croppi, senza distinzione di ideologie o
preferenze politiche.
Qualche nome? Personaggi
come Dacia Maraini, Giordano Bruno Guerri, Francesco Garofalo, Giacomo Marramao, Pietrangelo
Buttafuoco (autore su Libero di oggi di un articolo al fulmicotone dedicato all’accaduto),
Maria Giovanna Maglie, Giampiero Mughini, Chicco Testa, Renato Nicolini, Roberto
Casiraghi, Antonio Galdo, politici come Ugo Intini, Leoluca Orlando, Willer
Bordon, Giuseppe Lobefaro, critici d’arte come Raffaele Gavarro, Adriana
Polveroni, Teresa Macrì, Micol di Veroli, Marco Altavilla, Pietro Gaglianò, Marcello
Smarrelli, Lorenzo Canova, Angelo Bucarelli, Adrienne Drake, Ilaria Gianni. E anche
artisti come Franco Mulas, Luca Francesconi, Andrea Aquilanti, Gian Maria
Tosatti, e poi ancora Mario De Simoni, Francesco Cascino, Rossella Reale, Giancarlo
De Laurentiis, Gianluca Nicoletti, Paolo Le Grazie, Davide Blei, Paola Rampini,
Alessandra Sette, Alessandra Santerini, Clara Tosi Pamphili, Giorgio Galotti, Francesco
Cascino, Stefano Sciarretta, Vincenzo De Bellis, Carlo Infante, Guido Cabib, Armando
Porcari.
Volete
aggiungere il vostro contributo alla mobilitazione? Basta seguire il link
riportato sotto…

link correlati

www.firmiamo.it/petizione-pro-croppi

[exibart]

 

9 Commenti

  1. l’unico messaggio negativo sulla figura di Croppi, cioè il mio, non lo avete pubblicato! Come mai? Forse ce ne sono altri? Anche questi non sono stati pubblicati?
    Vi ricordo l’argomento … 40.000,00 euro dati in premio ad un’ agenzia di Torino per un marchio “Tremendo”, vincitrice del concorso “Roma in un’immagine”.

  2. A cosa serve mettere una firma?
    Forse, dobbiamo legittimare, una figura politica, fatta fuori dai suoi stessi amici di cordata. Dobbiamo legittimare un sistema politico consolidato di potere culturale pubblico. L’arte, non può essere ridotta a clientela o feticcio mediatico per l’immagine del politico? Non sarebbe meglio apporre una firma per abolire tutti gli assessorati alla cultura?

  3. Trovo sconcertante che il sindaco di Roma abbia defenestrato l’Assessore alla cultura Umberto Croppi che è l’unico elemento di qualità della sua squadra di governo della Capitale. L’Assessore ha svolto una politica culturale di ottimo livello, che non ha mai ceduto a spinte ideologiche preconcette, mantenendo una assoluta autonomia di scelta che ha sempre privilegiato la qualità. Come uomo laico di sinistra nonché pittore, propongo al Direttore di Exibart che si faccia promotore di organizzare una mostra degli artisti romani che non condividono la scelta politica di Alemanno, affinché sia reintegrato l’Assessore Croppi al suo incarico.

  4. … prego Marras,
    si, il collegio, ovvero la giuria era di amici e collaboratori, ben scelti da lui! Croppi era comunque il responsabile di un concorso che dispensava soldi pubblici.
    Il marchio tra l’altro non è mai stato utilizzato.

  5. Ricordo a Katja che l’argomento riguarda le competenze dell’Assessore Croppi in ambito artistico; Io , alla affermazione fatta dalla Befani, ho posto una leggitima domanda in quel determinato senso (non in quello di ordine politico oppure in quello che si adombra in questa sede , di ordine Amministrativo…. i 40000 euro …a titolo di premio a ….).
    Pertanto , per essere chiari, se è avvenuta una decisione collegiale nella scelta dell’opera è bene non attribuire ad un singolo la esclusiva paternita’ della medesima, si chiami Croppi…Pinco pallino ecc ecc ecc.

    Non sono amico dell’assessore Croppi ne’ difensore dal momento che il medesimo non è un imputato; detesto tuttavia quelli che avverto essere preliminari ad un linciaggio di rete.

    hai compreso Katja ?

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