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È un progetto
multidisciplinare basato sulla relazione tra ambiente urbano e natura, e sulla
possibilità di imitare la natura attraverso la biomimetica applicata alle arti
visive e performative nello spazio pubblico. Un progetto che coinvolge quattro
spazi non profit per l’arte contemporanea: Neon>Campobase (Bologna), AAA –
Audiovisual Artists Anonymous (Brussels), Eastside Projects (Birmingham),
Fabrica de Pensule (Cluj-Napoca). Durante la primavera, ogni partner di Green
Days – questo il titolo – inviterà un artista a tenere un workshop nella
propria città, “riflettendo sul ruolo della natura e delle aree verdi nel
tessuto urbano, camminando attraverso gli spazi cittadini per portare così
avanti una sorta di indagine sociale e urbanistica, chiedendo al pubblico di
partecipare attivamente al processo artistico”.
multidisciplinare basato sulla relazione tra ambiente urbano e natura, e sulla
possibilità di imitare la natura attraverso la biomimetica applicata alle arti
visive e performative nello spazio pubblico. Un progetto che coinvolge quattro
spazi non profit per l’arte contemporanea: Neon>Campobase (Bologna), AAA –
Audiovisual Artists Anonymous (Brussels), Eastside Projects (Birmingham),
Fabrica de Pensule (Cluj-Napoca). Durante la primavera, ogni partner di Green
Days – questo il titolo – inviterà un artista a tenere un workshop nella
propria città, “riflettendo sul ruolo della natura e delle aree verdi nel
tessuto urbano, camminando attraverso gli spazi cittadini per portare così
avanti una sorta di indagine sociale e urbanistica, chiedendo al pubblico di
partecipare attivamente al processo artistico”.
What Can We
Learn From Nature? è il titolo del meeting che segna a Bologna l’inizio dei
lavori di Green Days, una domanda alla quale sono chiamati a dare una risposta
un gruppo di artisti e curatori. I nomi? Da Blauer Hase a Ettore Favini, Per
Hüttner, Daniel Knorr, Claudia Losi, Scenocosme, Nick Slater (Radar), Enrico
Vezzi, Wolfgang Weileder.
Learn From Nature? è il titolo del meeting che segna a Bologna l’inizio dei
lavori di Green Days, una domanda alla quale sono chiamati a dare una risposta
un gruppo di artisti e curatori. I nomi? Da Blauer Hase a Ettore Favini, Per
Hüttner, Daniel Knorr, Claudia Losi, Scenocosme, Nick Slater (Radar), Enrico
Vezzi, Wolfgang Weileder.
Venerdì 21
gennaio 2011 – ore 16.00
Urban Center Salaborsa
Piazza Nettuno –
Bologna
[exibart]
Nulla di nuovo, sono operazioni già fatte, stravecchie. L’arte sociologica, ambientale, urbana, non vi dice niente ?