21 gennaio 2011

Della Valle? Non è un abusivo, quindi niente marchi per il restauro del Colosseo…

 

di

Ci sono una
serie di cose che non tornano nell’impegno dell’imprenditore Della Valle,
quello delle Hogan e delle Tod’s, nel restauro del Colosseo, impegno che è
stato ufficialmente certificato venerdì. “Tod’s spa – si legge
nel comunicato – si impegna a finanziare la realizzazione del Piano degli
Interventi mettendo a disposizione una somma in denaro omnicomprensiva pari a
25 milioni di Euro. Il pagamento del contributo sarà erogato alle imprese
appaltatrici sulla base degli stati di avanzamento lavori approvati dal
Commissario delegato e dalla Soprintendenza
”.

Il primo punto, che abbiamo già fatto
notare, è che questo restauro sarà pagato da un privato che non potrà esporre
il suo marchio sopra al Colosseo. Ci sembra un’ingiustizia già di per se (ai
privati, per invogliarli ad investire, occorre dare una contropartita in
termini di visibilità, altrimenti l’impegno da parte delle aziende nella
cultura sarà sempre sporadico, episodico) e ci sembra una ingiustizia al cubo
proprio a Roma dove negli ultimi due anni si è acconsentito alla completa
trasfigurazione di parchi, strade, piazze, slarghi con 150mila cartelloni
abusivi. Come sarebbe a dire? Se i cartelloni li installa la mafia e il racket
dei cartellonari allora possono andare in qualsiasi posto, quando invece c’è di
mezzo un imprenditore regolare apriti cielo e neppure gli facciamo esporre il
suo marchio manco piccolo piccolo così? Questa è oggi la mentalità delle nostre
Soprintendenze…

Secondo punto all’ordine del giorno che ci stona non poco è il fatto che il
monumento è dello Stato Italiano, mentre tutto il circondario è del Comune
di Roma. Comune che negli anni ne ha svenduto ogni centimetro quadrato (per
connivenza, corruzione o incapacità di gestione) a camion-bar, bancarelle di
ogni risma, finti gladiatori, guide turistiche abusivi, vu cumprà di ogni
specie. Ora ci domandiamo se Della Valle abbia calcolato che il “suo” Colosseo
restaurato e la nuova biglietteria – info point ove, finalmente, potrà modulare
la comunicazione delle sue aziende che hanno messo mano al portafoglio per
consentire la riqualificazione, saranno belli nascosti – domani come oggi –
dietro un’indescrivibile corte dei miracoli che abbiamo cercato di “riassumervi” in questo video. I furgoncini parcheggiati addosso all’Arco di Costantino ci consigliano di non aggiungere alcun commento…

[exibart]

 

3 Commenti

  1. Almeno ci mette i quattrini… lo stato non lo farebbe e il “suo” marchio… lo portiamo tutti i giorni scritto in fronte…
    é una forma ci ciecità credere che si possa aspirare a concessioni pecuniarie senza almeno un certo ritorno…Avreste preferisto che lo sponsor di questi lavori fosse Malboro? Nestlè? Shell?
    Oppure una SANA, gratuita e populista alernativa italiana… il crollo?

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