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Dopo 100 giorni di
apertura nelle 14 sedi divise fra le città di Murcia e Cartagena, si è conclusa
nei giorni scorsi con circa 110mila visitatori l’ottava edizione della biennale
itinerante Manifesta. Per la prima volta fin dal titolo della rassegna è stata
evidenziata la dislocazione in dialogo con l’Africa, come diretta conseguenza delle
storiche influenze della cultura araba radicata nella regione di Murcia.
Eterogenea anche
l’estrazione dei tre team curatoriali, Alexandria Contemporary Arts Forum,
Chamber of Public Secrets e tranzit.org, che hanno coinvolto opere di 120
artisti provenienti da più di 45 paesi, molte delle quali di nuova produzione per
Manifesta 8.
l’estrazione dei tre team curatoriali, Alexandria Contemporary Arts Forum,
Chamber of Public Secrets e tranzit.org, che hanno coinvolto opere di 120
artisti provenienti da più di 45 paesi, molte delle quali di nuova produzione per
Manifesta 8.
Riguardo alla
correlazione con l’Africa settentrionale, ci sarà comunque una coda: il
progetto Incubator for a Pan-African Roaming Biennial, che i curatori di Alexandria
Contemporary Arts Forum spalmeranno su un anno e che prevede un sito web
(www.panafricannial.org), un workshop che avrà luogo in una città africana nel
mese di aprile 2011, e una pubblicazione in uscita nel settembre 2011.
correlazione con l’Africa settentrionale, ci sarà comunque una coda: il
progetto Incubator for a Pan-African Roaming Biennial, che i curatori di Alexandria
Contemporary Arts Forum spalmeranno su un anno e che prevede un sito web
(www.panafricannial.org), un workshop che avrà luogo in una città africana nel
mese di aprile 2011, e una pubblicazione in uscita nel settembre 2011.
www.manifesta.org
[exibart]