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I panni sporchi?
Si lavano in famiglia. Ed a Praga deve scendere in campo il ministro della
cultura in persona, Jiri Besser: alla fine qualcuno ne esce con le ossa rotte,
ma la Repubblica Ceca
ne esce con il suo artista per la partecipazione nazionale alla Biennale di
Venezia.
I fatti: un
comitato di selezione indipendente, appositamente costituito, sceglie come
rappresentante l’artista Dominik Lang, ma il direttore della National Gallery di
Praga, il grande artista Fluxus Milan Knizak, decide di esercitare il diritto
di veto che le norme gli attribuiscono. E sceglie motu proprio tre artisti in
alternativa, i giovani Vasil Artamonov, Alexey Klyuykov e Pavel Sterec.
comitato di selezione indipendente, appositamente costituito, sceglie come
rappresentante l’artista Dominik Lang, ma il direttore della National Gallery di
Praga, il grande artista Fluxus Milan Knizak, decide di esercitare il diritto
di veto che le norme gli attribuiscono. E sceglie motu proprio tre artisti in
alternativa, i giovani Vasil Artamonov, Alexey Klyuykov e Pavel Sterec.
Ma succede l’imponderabile:
i tre prescelti rifiutano, e sostengono pubblicamente che a Venezia deve andare
Lang. È l’impasse, la
Biennale si avvicina, e si rischia di passare il turno: ma il
ministro prende in mano la situazione, annichilisce Knizac e promuove Lang. In
Cechia evidentemente c’è un ministro in grado di decidere qualcosa…
i tre prescelti rifiutano, e sostengono pubblicamente che a Venezia deve andare
Lang. È l’impasse, la
Biennale si avvicina, e si rischia di passare il turno: ma il
ministro prende in mano la situazione, annichilisce Knizac e promuove Lang. In
Cechia evidentemente c’è un ministro in grado di decidere qualcosa…
[exibart]