23 gennaio 2011

Milano bacchettona, la carne di Gligorov censurata al PAC

 

di

78709
Un colpo alla
botte, dopo quello al cerchio. Dopo aver criticato il Corriere della Sera per
il marchiano errore su Mimmo Paladino “poverista”, riportiamo dal quotidiano
milanese questa notizia sull’ultima trovata degli amministratori meneghini: un
nuovo episodio di censura, dopo i molti che hanno meritato al Sindaco Moratti l’appellativo
– copyright Sgarbi – di “Suor Letizia”, dalla vicenda Vade Retro alle ultime
recentissime di Cattelan.
Ora nel
tritacarne – espressione quanto mai pertinente, come si vedrà – censorio finisce
Robert Gligorov, protagonista di una personale più volte rinviata al PAC, che
si inaugurerà nei prossimi giorni priva di due opere per le quali è scattato il
veto dei responsabili. Fra queste Guernica, una parete di 15 metri per 5 – nella foto,
ancora dal Corsera – completamente ricoperta di bistecche. Già esposta,
peraltro, a Firenze, in occasione del recente Florens2010. Ma a Milano no: c’è
il veto del garante per la tutela degli animali e della ASL. E a nulla valgono le
rassicurazioni dell’artista, ovvero che dopo i primi giorni la carne sarebbe
stata chiusa in una teca, o trattata con formaldeide per conservarla.

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VADE RETRO
SGARBI

[exibart]

3 Commenti

  1. Mi sento di condividere qualunque parere negativo sulla giunta milanese, e tengo a precisare che provo fastidio per ogni forma di censura. 0946097Le bistecche in formaldeide, però, le cercavo da sessant’anni.
    Mi auguro che vengano sostituite per ogni esibizione

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