26 gennaio 2011

Non è Damien Hirst! Grazie, Bonami, ma Exibart l’ha detto due anni fa…

 

di

Un particolare del non-Damien Hirst in questione…
Francesco Bonami
è leggermente in ritardo. Mica tanto leggermente: due annetti e mezzo tondi
tondi. Cosa ha combinato il famoso fiorentino? Ha sparato sulla prima pagina di
un quotidiano nazionale uno “scoop” noto invece da oltre due anni,
indirettamente spacciandolo come sua intuizione, anche nel titolo.
Per carità, l’intuizione ci fu, ma fu di Exibart: data 22 giugno 2008. I fatti?
Giunge in redazione un comunicato stampa, che annuncia la presentazione a
Milano di una nuova mirabolante opera di Damien Hirst, un pene d’oro ricoperto
di diamanti. Orrendo, e improbabilissimo. Cinque secondi netti, e sgamiamo il
tutto: si tratta di una (tentata) beffa di “Quelli della New Gallery”, che
infatti poco dopo confessano di essere stati presi con le mani nel barattolo
della marmellata. Ci casca con tutti e due i piedi Vittorio Sgarbi su un
settimanale, non ci casca Alessandra Mammì sull’Espresso dell’agosto 2008, ma
solo quando Exibart aveva già ampliamente smascherato. Ma poi tutto finisce.
Fino a ieri, quando Bonami – complice il noiosissimo tentativo di riproporre la
bufala a Roma, Palazzo Venezia – “rivela” al mondo, sul Riformista: è un falso.
Redarguito oggi dalla lettera di Quelli della New Gallery, pubblicata dal
quotidiano: quell’opera non esiste, è puro e semplice photoshop. E lo si sapeva
da due anni e mezzo…

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[exibart]

10 Commenti

  1. Bravi Exibart, “Date a Cesare quello che e’ di Cesare” Geniali quelli della New Gallery. Ma questo Bonami che mi combina?

  2. Non ci credo ma come e’ possibile un tale errore, sono passati due anni e questo signore non si e’ accorto di nulla, non ci posso credere, ma che professionista e’?
    Viviamo davvero in una societa’ superficiale, questo signore dovrebbe dimettersi o nascondersi sotto la sabbia dalla vergogna.

  3. Ma che bella storia! Confesso che anch’io ci sarei cascata con tutte le scarpe anche se conosco bene il lavoro di Damien Hirst. Sono una sua ammiratrice e non mi avrebbe per niente sorpreso se l’opera fosse stata sua. Fra l’altro la trovo anche bella (non fraintendete però, mi riferisco all’opera e all’idea). Sarei curiosa di sapere se lui, intendo Hirst, oggi metterebbe veramente sul mercato un’opera del genere o il suo ruolo di leader ormai lo ha talmente coinvolto che non ne avrebbe più il coraggio.
    Comunque, ben vengano queste storie. Con il piattume che c’è in giro……

  4. Ma chi sono questi della new gallery? forse dovrebbero svelarsi, ci vuole un po’ di coraggio. hanno sicuramente paura delle denunce che gli pioverebbero addosso.
    Certo che il critico in questione. come dicono a Roma dorme proprio da piedi.

  5. E se Bonami conosceva gia la storia di questo falso? Facendo finta di nulla e sollevando tutto questo imbroglio ha fatto semplicemente il suo tornaonto. Quelli della New gallery sono grandi artisti italiani.

  6. Orrendo .improbabilissimo scrive Exibart. a me non sembra se dopo oltre due anni dopo Sgarbi anche Bonami e’ caduto. appunto in fallo.
    Ma non sara’ che questi della New Gallery alla fine il fallo lo hanno saputo usare meglio di tutti?

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