26 gennaio 2011

Luci di Pubblica Piazza, a Bologna la quarta edizione. Con ingresso al MAMbo…

 

di

Zimmerfrei - Casa Grande
Giunge alla
quarta edizione a Bologna, fra le tante iniziative collaterali ad Arte Fiera,
il progetto On. Luci di Pubblica Piazza, a cura di Martina Angelotti e Anna de
Manincor. Due gli artisti scelti per questa manifestazione, che attraverso
interventi d’arte pubblica intende marcare e reinventare alcuni luoghi, spazi e
prospettive della città.
Per quattro
giorni si alterneranno due momenti legati a due visioni contrapposte: uno a
terra, in Piazza Verdi, con una installazione video e sonora di Eva Frapiccini,
l’altro in aria, con un’azione di Aldo Giannotti, visibile solo la sera del 29
gennaio durante Art White Night.
Frapiccini, dopo
aver raccolto voci e testimonianze di netturbini, forze dell’ordine, insonni,
operatori sociali, venditori ambulanti e immigrati, prova a raccontare il luogo
scelto da un punto d’osservazione inedito. Giannotti, invece, libererà nel
cielo un oggetto aereo luminoso che sorvolerà Bologna, confondendo le
coordinate spaziali e modificando la consueta traiettoria dell’orientamento urbano.
Il 2011 vedrà inoltre un altro importante appuntamento di On. Luci di pubblica
piazza. L’opera Casa Grande di ZimmerFrei, il lampadario in formato gigante
realizzato in occasione dell’edizione passata, sarà installata permanentemente
di fronte all’entrata del Cinema Lumière in via Azzo Gardino 65. È questa la
prima installazione di On a essere acquistata dalla collezione permanente del
Museo MAMbo. Per gli organizzatori è un
primo importante passo verso la realizzazione di quella collezione pubblica di
cui On si è fatto promotore fin dalla sua genesi. (helga marsala)

Dal 27 al 30
gennaio 2011
Luoghi vari –
Bologna
www.onoff.co.it

[exibart]

2 Commenti

  1. Queste cose sono fantastiche. Il contenuto intorno a cui gira tutto è un banale lampadario (ditemi voi se non si tratta di ikea evoluta, di installazione prevedibile ma pretenziosa..) e le testimonianza di chi vive una dato luogo X (tecnica buonista ormai sfruttata da decine e decine di artisti, Garutti in testa: “cerchiamo di entrare in relazione con chi vive questo luogo”). Artisti che sono costretti a invitare se stessi (zimmerfrei) per poi vedere acquistato dal Mambo un lampadario. Poi ci si chiede perchè il contemporanea venga osteggiato.

  2. Si è diffusa una nuova tendenza o moda nei musei pubblici italioti: quella di acquistare ordinarie cianfruglie d’arredo (stile ikea spa) da esporre in collezioni pubbliche. Il Mambo, il Madre di Napoli, il museoo Pecci di Prato e tante altre realtà d’arte italiane, sono già in coma da tempo e non si risveglieranno dal torpore con i finanziamenti pubblici.

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