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Ancora è azzardato abbozzare bilanci, eppure
girando per Artefiera si sono sentiti diversi galleristi soddisfatti degli affari,
alcuni pure molto soddisfatti. Fra questi c’è probabilmente la Galleria Galica,
forse per il fatturato, di certo per il numero dei pezzi venduti.
Perché? Perché la galleria milanese aveva optato per
uno stand infarcito sì di buoni nomi – da Arthur Duff ad Arcangelo Sassolino -,
ma nella maggior parte dei casi presenti con dei multipli. Opzione “democratica”
e anticrisi, prezzi accessibilissimi – nell’ordine delle centinaia di euro – e clientela
di certo allargata. Tanto che i bramati “bollini rossi”, appiccicati alle opere
vendute, si sono presto moltiplicati: un’edizione di fotografie di Brigitte
Niedermair, proposta a 900 euro, ne aveva già cinque…
uno stand infarcito sì di buoni nomi – da Arthur Duff ad Arcangelo Sassolino -,
ma nella maggior parte dei casi presenti con dei multipli. Opzione “democratica”
e anticrisi, prezzi accessibilissimi – nell’ordine delle centinaia di euro – e clientela
di certo allargata. Tanto che i bramati “bollini rossi”, appiccicati alle opere
vendute, si sono presto moltiplicati: un’edizione di fotografie di Brigitte
Niedermair, proposta a 900 euro, ne aveva già cinque…
[exibart]
certo che non è difficile mettere bollini rossi ad un multiplo disponibile in x pezzi. è una buona strategia di marketing